L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.

Da diversi mesi stiamo discutendo e lottando per evitare la privatizzazione dei servizi idrico, fognature e illuminazione deciso da Progetto Sersale “Affidamento a terzi del servizio idrico e fognario e del servizio di pubblica illuminazione”. Secondo l’amministrazione “l’affidamento a terzi […] oltre a generare introiti di natura economica per le casse comunali, consentirebbe di poter utilizzare per altri scopi istituzionali il personale del settore manutenzioni” (cit. delibera n° 9 ). E' bastata tale impostazione della delibera per capire il punto di arrivo dell'attività dell'amministrazione: svendere i beni comuni.


Allora comitati, partiti, singoli cittadini e consiglieri comunali di minoranza, insieme ci siamo mobilitati per difendere l'acqua pubblica (ma anche un'idea di servizi pubblici locali efficienti ed economici): perciò il 18 marzo ci siamo riuniti in assemblea per discutere sul da farsi. Questo è lo stato dell'acqua che abbiamo descritto ai presenti:

E questa è l'idea del servizio che abbiamo in mente (da sempre!): utilizzare la riduzione degli sprechi per finanziare nuove riparazioni e quindi ottenere nuovi risparmi sui consumi.
Quindi nell'assemblea - ascoltando dal sindaco la ferma volontà di voler proseguire nell'affidamento ai privati - si è deciso di promuovere una raccolta firme a sostegno di una proposta di deliber... ai sensi dell'art. 35 dello statuto. Nel manifesto a titolo "Una firma contro gli smemorati dell'acqua" abbiamo spiegato chiaramente che intendevamo integrare lo statuto per impedire la privatizzazione

Nel week-end della Resistenza i sersalesi hanno dato prova di attaccamento alla politica sottoscrivendo con 727 firme la "Proposta di Deliberazione di iniziativa Popolare" (scaricabile qui) che impegna il Consiglio Comunale a modificare lo Statuto Comunale:

  1. Inserendo l’acqua come diritto umanonello statuto comunale;

  2. Stabilendo che il servizio idrico è privo di rilevanza economica, cioè non può essere oggetto di guadagni, e pertanto può essere gestito in economia dal comune;

  3. Dando mandato all’amministrazione comunale di ricercare ogni soluzione utile ad una gestione pubblica e nell’interesse dei cittadini del servizio idrico.


Fin qui tutto è stato chiaro e cadenzato da manifesti pubblici, post sui social e sui blog accessibili da tutti, atti, richieste e istanze tutte protocollate all'ente che costituiscono prova tangibile di assoluta trasparenza.

L'acqua si fa torbida quando Progetto Sersale capisce che i cittadini questa volta non vogliono permettere nuovi scippi... allora è meglio prendere tempo, travisare e insinuare falsità nell'opinione pubblica.


L’11 maggio scorso il Sindaco, in una mail informale, aveva dichiarato che la discussione della Proposta di Deliberazione Popolare “sarà fissata entro la prima metà del prossimo mese di giugno”, poiché importanti erano le scadenze al consiglio del 30 maggio. 
Il 16 maggio abbiamo chiesto di rispettare il termine dei 30 giorni previsti dal... e di discutere la Proposta al consiglio del 30 maggio o precedentemente in una seduta “interamente dedicata all’argomento”. Invece al Consiglio, acquisita la volontà della maggioranza di non voler discutere il tema come previsto dalla legge, siamo stati costretti a lasciare i lavori per protesta e a scrivere al Prefetto. Sua Eccellenza ci ha ricevuti il 7 giugno e ci ha rassicurato che avrebbe garantito il ritorno alla normalità delle regole della democrazia - poiché la violazioni dei tempi dello statuto mortifica la partecipazione popolare, delegittima l'opposizione e squalifica l'intero consiglio comunale.

 

A oltre 40 giorni dal deposito delle firme notiamo che ancora si irride alla partecipazione popolare; tra l’altro insinuando falsità come quelle emerse nella (contro)assemblea pubblica di Progetto Sersale del 3 giugno. Ma almeno, in seguito all'intervento del Prefetto, è stato convocato il consiglio comunale per il 28 giugno prossimo alle ore 18.00.


Anche se in discussione ci sarà anche una sedicente proposta di deliberazione popolare ad opera del gruppo consiliare di maggioranza (sic!). Non sappiamo ancora in cosa consista, però se assomiglia a quanto detto nell'assemblea (rinvenibile anche su Facebook) convocata dal Sindaco lo scorso 3 giugno, ci piacerebbe farne un'esegesi, ma per non tediare il lettore ci limitiamo a smentire solo alcune sciocchezze:

  1. I 727 sottoscrittori non sono stati raggirati – nell’assemblea del 18 marzo, solo dopo che Progetto Sersale ha ribadito di voler privatizzare i servizi, i cittadini hanno promosso una raccolta firme per una proposta di deliberazione popolare; noi consiglieri di minoranza ci siamo solo fatti garanti e ambasciatori dei cittadini;
  2. La proposta di deliberazione non chiede l’istituzione di una ‘irrealizzabile’ azienda pubblica – i cittadini hanno chiesto che il Consiglio approvi solo una modifica dello statuto comunale: l’inserimento dei principi dell’acqua come diritto umano e servizio idrico privo di rilevanza economica. Due principi che servono a fermare la privatizzazione ora e a permettere la ripubblicizzazione in futuro, due principi che Progetto Sersale può sempre rifiutare di inserire – ma in consiglio, con voto di maggioranza e senza denigrare cittadini e opposizione;
  3. La proposta non richiede pareri tecnici specifici – essendo una dichiarazione di principi non comporta impegno di spesa, pertanto l’unico parere richiesto è quello del Segretario comunale circa l’ammissibilità amministrativa del testo; quindi è inutile farsi i calli per scrivere deliri ultraliberisti nella contro-proposta di Progetto Sersale, basta semplicemente portare in consiglio il tema e discuterlo;
  4. Progetto Sersale si è già espressa per l’acqua pubblica – con del. 30 del 14.6.2013 il Consiglio all’unanimità ha approvato l’assunto che “la Corte Costituzionale con sentenza 271/2004 ha definito i servizi locali privi di rilevanza economica non su base formale ma su base di elementi sostanziali, per cui le Autonomie Locali possono definire il servizio privo di rilevanza economica sottraendolo alla disciplina di mercato” e che il risultato referendario del 2011 ha ribadito la “non riviviscenza” dell’obbligo di procedere all’erogazione dei servizi mediante affidamento a privati – quindi: o non hanno capito cosa votavano allora o non capiscono cosa chiediamo oggi!
  5. Al punto 14 della proposta di Progetto Sersale (POSSESSO PER IL GESTORE DELLA QUALIFICA DI ENERGY SERVICE COMPANY (ESCO) PER L’UTILIZZO DELLE RETI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA CON INCASSI PER IL COMUNE”) si capisce cosa si intende fare: permettere ai privati di fare soldi con l’acqua che passa ai serbatoi col mini-idroelettrico, ma è chiaro che più acqua si consuma più corrente si produce; quindi: dov’è la salvaguardia dello spreco idrico? Dov’è il guadagno per i cittadini (non i 50.000€ per salvare i bilanci!)? Perché Progetto Sersale difende sempre il diritto dei privati a fare profitto coi beni comuni?

 

Infatti è rarissimo vedere benefattori regalare soldi ai comuni accollandosi reti colabrodo: anzi i movimenti per l’acqua ci insegnano che ovunque l’acqua è privata aumentano le bollette e il servizio è pessimo. Quello che chiedono i cittadini è di non svendere i beni comuni ai privati.

 

Perciò chiediamo ai cittadini di partecipare al prossimo consiglio, di utilizzare ogni forma di pressione per fare approvare la proposta popolare. Una volta privatizzata sarà poi difficile ritornare ad una gestione pubblica, perciò vi invitiamo a condividere sui social network questo banner:

Visualizzazioni: 63

Commento

Devi essere membro di L'AltraSersale per aggiungere commenti!

Partecipa a L'AltraSersale

© 2024   Creato da Antonio Borelli.   Tecnologia

Segnala un problema  |  Termini del servizio