L'AltraSersale

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Finalmente ce l'ho fatta. Dopo una lunga e attenta analisi di due anni di analisi ho capito qual'è la politica estera di Frattini.

Mi sono sempre chiesto cosa facesse, quale fosse la grand strategy del ministrino degli esteri. Ho sempre ipotizzato che Franco Frattini fosse un volto presentabile tra la compagine di governo al quale è stato chiesto di prendersi una laurea triennale in Relazioni Internazionali (ma al CEPU) e di fare la bella faccia dell'Italia nello scacchiere internazionale. Ergo, il ministro degli esteri sarei capace di farlo anche io...

Assolutamente silente sulle più grosse crisi diplomatiche degli ultimi anni e cioè la questione di Emergency del mese scorso e la crisi (euro)greca di questi giorni, il mandato di Frattini è stato quello di agitare sul Financial Times lo spettro del complotto contro l'Italia (altrimenti non l'avrebbero mai intervistato) o attirarsi le antipatie iraniane, così giusto per creare casino.

"Vedo rabbia, dolore e stupore sincero sulla vicenda dei tre nostri connazionali. Ma noi non li abbiamo abbandonati: vale anche per loro la presunzione di innocenza, assieme all’impegno preso con noi dalle autorità afghane al rispetto dei loro diritti. Sono cittadini italiani, nostri connazionali, medici che hanno scelto la vocazione di servire chi soffre. Nessuna differenza o distanza ci potrà dividere da questo impegno e da questa appartenenza. Seguiamo e seguiremo con cura e attenzione l’evolversi della situazione" - ebbe a dichiarare su Facebook il ministrino in occasione dell'arresto dei tre medici di Emergency in Afghanistan. Stupore sincero? Presunzione d'innocenza? Seguiremo con cura? ma sul manuale di diritto internazionale, pag. 3, c'è scritto che gli Stati agiscono in difesa dei loro cittadini difronte all'arbitrio degli altri stati... se teniamo conto che i tre sono stati arrestati in un paese che esiste grazie all'impegno dei militari italiani, che la perquisizione all'ospedale l'hanno fatta altri militari NATO, io mi sarei aspettato quantomeno una lieve incazzatura, giusto per alzare il prezzo!

Nel caso della crisi greca solo una blanda accusa alla Merkel, ma più che altro per il ritardo degli interventi. Mentre tutti gli europei chiedono una modifica dell'accordo di Maastricht e, più genericamente, una revisione dell'euro ci saremmo aspettati dichiarazioni convintamente europeiste del ministrino, richiami alle radici e alla solidarietà europee, magari una visione più politica e meno monetaria dell'Unione. Invece Frattini è stato mandato a dichiarare che è necessario rispettare il Patto di Stabilità. Se lo avesse detto uno svedese... ma lo dice un rappresentante dei PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, grecia e Spagna, i paesi più indebitati d'Europa), nonchè il rappresentante del governo del falso in bilancio depenalizzato. Una barzelletta vivente.

Su queste basi avrei continuato a credere che la statura di Frattini sul piano internazionale sarebbe sempre apparsa inconsistente e, non a caso non abbiamo peso sul piano internazionale. Ma poi ho letto le dichiarazioni di Bertolaso: "io e Clinton abbiamo un problema che ha lo stesso nome: Monica!" e la Farnesina impegnata a dissociarsi dalle dichiarazioni di Guido-santo-subito. Oppure le scuse al sottosegretario di stato americano Hillary Clinton in occasione del terremoto di Haiti, quando sempre Bertoladro ebbe a criticare l'intervento americano con dichiarazioni da bar.
Ecco qual'è la mission di Frattini: salvare la faccia dello Stato dopo le corpose e innumerevoli figure di merda internazionali! Un ministro impegnato costantemente a spedire lettere di scuse per la violazione del cerimoniale diplomatico per le burle scolaresche del premier (e le sue imbarazzanti amicizie con dittatori e tiranni), a dissociarsi dalle dichiarazioni di un Calderoli o un Bertolaso qualunque, a fare chiarezza sui rapporti mafioso-economici tra i servizi segreti italiani e i signori della guerra somali... uno con tanto lavoro da fare non può dilettarsi a elaborare una grand strategy italiana.

E infatti anche il suo ufficio stampa non brilla per originalità nell'analisi e nella comunicazione. Perchè sulla sua pagina facebook Frattini ha evocato la strage di Monaco '72 (quando la delegazione israeliana alle olimpiadi fu presa in ostaggio da terroristi) riferendosi ad un presunto allarme attentati per la nazionale italiana in Sud Africa?
"Speriamo non si tratti un'altra Monaco" ha scritto il ministro bruciando la segretezza e le inchieste delle forze dell'ordine. Addirirttura creando allarmismo.

"E’ quello che in altri tempi si è sempre ricevuto dalle Amministrazioni dello Stato: freddezza, equilibrio, misura, realismo. Soprattutto se il periodo delle sparate elettorali è lontano, che bisogno c’è di evocare il sangue di Monaco? Ancora: perchè un ministro, un ministero come la Farnesina che dovrebbero essere la cassaforte della prudenza, si occupano di terrorismo su un mezzo (Facebook) che è il regno degli scambi adolescenziali? In politica si può usare anche Facebook, ma forse prima bisogna collegarlo alla politica" - ha commentato Vincenzo Nigro sul blog WebDiplomazia.

Freddezza, equilibrio, misura, realismo. Ma cosa vuoi da un piccolo funzionario pubblico?!

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