Ragionier Frattini: il menestrello degli esteri

[Antonio Borelli]

Mi ero ripromesso, per la mia salute mentale, di non scrivere più di politica, o meglio di analisi politica. Ma lo spettacolo è talmente desolante che bisogna pur trovare delle distrazioni.

Prendi per esempio Franco Frattini, uno che fa il ministro degli esteri solo perchè nel PdL non c'era nessun altro in grado di mettersi a studiare un po' d'inglese per partecipare ai summit internazionali. Gli hanno fatto fare Relazioni Internazionali al CEPU e l'hanno piazzato alla Farnesina. Su questa base, e osservando quello che fa, io sarei certamente un ministro degli esteri più competente e dinamico. Quantomeno ho studiato questa robaccia per cinque anni.

Invece Frattini è troppo preso dal difendere all'estero il nostro paese dalle figure di merda internazionali che ci fa fare il nostro pornopremier. E spesso si abbandona, si lascia andare, e da volto presentabile del regime diventa zerbino, quasi peggio di Bondi. Anzi Bondi ne fa una ragione di estetica, di poesia.

Ieri, con la solerzia di un alacre dipendente brianzolo, il preferito del cummenda, si è presentato al Senato per un question time molto importante per la politica estera italiana. Se qualcuno ha creduto che si discutesse del ruolo dell'Italia nel Mediterraneo, o in Europa, oppure di imponenti strategie per riportare il nostro paese tra il novero delle grandi potenze, o che ci si spiegasse cosa sta accadendo in Egitto e Tunisia, magari una relazione sui nuovi equilibri mondiali, o di grand strategy ... quel qualcuno è rimasto deluso.

Il ragionier Frattini è venuto a raccontarci che dopo un accurata e delicatissima missione diplomatica col governo di Saint Lucia, il ministero degli esteri è venuto in possesso di importantissimi documenti. Se state pensando ai diari di Mussolini, o alle memorie di Kennedy, agli archivi del Kgb o alle soffiate di Wikileaks continuate a sbagliare.

Frattini ha riferito al paese che tale cittadino Tulliani è beneficiario di una villa a Saint Lucia che sarebbe di proprietà di una serie di società offshore (sai che novità per un paradiso fiscale!) e che quindi l'immobile non sarebbe dell'ex AN ma in uso al cognato del Presidente della Camera.

 

Ecco, mi sono scervellato. Ho cercato di analizzare la faccenda. Una villa che dovrebbe essere di un partito ma è usato da un familiare del presidente della Camera è un pericolo per la sicurezza nazionale? Ci possono essere ripercussioni sulla diplomazia italiana? Il Caso può compromettere le relazioni internazionali del nostro paese?

Al massimo Fini dovrebbe dimettersi come aveva promesso, ma se promette come Berlusconi giura di farsi processare possiamo stare tranquilli anche sul fronte interno!

 

Piuttosto mi sono chiesto se un premier che sta sveglio fino all'alba per concedersi a generosi festini non sia un pericolo per la nazione. Innanzitutto, con questi ritmi del bunga bunga ci sono pochi dubbi: Berlusconi la mattina non ce la fa a occuparsi della cosa pubblica. In secondo luogo un premier in mutande e con lo sguardo da Colpo Grosso, o ridicolo come Benny Hill, è poco credibile sulla scena internazionale: è come se il nostro massimo rappresentante fosse Alvaro Vitali. In terzo luogo, non è pericoloso per l'incolumità del premier e per la sicurezza nazionale che eserciti di signorine entrino e stiano a stretto contatto con documenti e istituzioni che dovrebbero essere protette? Se fossimo ancora ai bei tempi della guerra fredda, il Kgb non ci avrebbe messo molto a infiltrare una bella dottoressa slava nell'alcova di Hardcore per far fuori il nostro premier. Purtroppo solo Robert Ludlum potrebbe ancora regalarci queste emozioni!

 

Tempo fa avevo scritto "Ma che cosa ne vuoi di un ministrino?". Ora devo ricredermi e riconsiderare i miei giudizi su Frattini. Ora è il Menestrello degli Esteri: un ometto piacevole d'aspetto che diverte il suo signore facendo il saltimbanco presso la sua corte o come inviato nelle corti altrui...

Non c'è rispetto per il merito!