L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.

Tre mesi fa, in occasione dell’Assemblea Pubblica sulla Raccolta differenziata abbiamo sentito questa promessa:

La differenziata a Sersale partirà entro un mese… prima con un sistema a cassonetto e poi con il porta a porta, avvalendoci di piattaforme private per il conferimento e recupero dei materiali 

Sindaco, 15 febbraio 2014.

 

Eppure anche qualche anno fa, in occasione della compagna elettorale, avevamo sentito qualcosa di analogo. Vi ricordate della gigantografia 6x3?

Si sa, le promesse elettorali lasciano il tempo che trovano... ma davanti ad una assemblea che ascoltava quanto ci diceva il sindaco di Saracena, comune riciclone 2013, credevamo che le parole dell'Amministrazione Comunale avessero un seguito.

E infatti, sono passati 3 mesi ed ecco gli atti concreti: una lotta senza quartiere … alle cicche di sigaretta!

O R D I N A
1) E’ fatto divieto a chiunque di abbandonare rifiuti di qualsiasi genere sul suolo pubblico, ai sensi art. 192 del D.lgs 3.4.2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni.
2) E’ fatto obbligo a tutti i titolari di pubblici esercizi in sede fissa di somministrazione di alimenti e bevande ( ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie, pub, bar, caffè, gelaterie, pasticcerie, esercizi di pubblico trattenimento e/o svago, sale da gioco, sale da ballo ed esercizi similari) che operano nel territorio comunale, di provvedere alla costante pulizia del suolo occupato e dell’area minima di pertinenza circostante all’attività (come evidenziata negli elaborati grafici allegati alla presente ordinanza che ne costituiscono parte integrante e sostanziale anche ai fini dell’accettazione dei relativi obblighi) e provvedere alla rimozione giornaliera di immondizie, rifiuti o materiali in genere derivanti dalla loro attività (cicche di sigarette, chewing-gum, tappi e bottiglie di plastica, cannucce di plastica per bibite, lattine, residui di consumazioni, cocci e simili), abbandonati nella predetta area di pertinenza circostante l'attività stessa, in modo che all'orario di chiusura dell'esercizio l'area medesima risulti perfettamente pulita provvedendo, ove necessario, anche alla collocazione di idonei contenitori portarifiuti.
3) E’ fatto obbligo a tutti i titolari di pubblici esercizi (quali a titolo esemplificativo ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie, pub, bar, caffè, gelaterie, pasticcerie, esercizi di pubblico trattenimento e/o svago, sale da gioco, sale da ballo ed esercizi similari) che operano nel territorio comunale, entro trenta giorni dalla data della presente ordinanza, di dotarsi di adeguati posacenere contenenti sabbia, da collocare esternamente all’ingresso del proprio esercizio per il deposito di cicche da sigarette.
4) E’ fatto obbligo a chiunque eserciti attività mediante l’utilizzazione di strutture collocate, anche temporaneamente, su aree o spazi pubblici o di uso pubblico, di provvedere alla costante pulizia del suolo occupato e dell’area circostante. Nella esecuzione delle operazioni di pulizia è vietato trasferire i rifiuti sulla pubblica via. E’ vietato otturare scarichi pubblici o immettere oggetti che possano essere causa di intasamento, nonché introdurre spazzature nelle caditoie destinate allo scolo delle acque. E’ altresì vietato scaricare, svuotare, disperdere in rete fognaria e nella rete delle acque bianche oli, colori, diluenti e ogni altro liquido considerato inquinate dalle vigenti leggi. In tale fattispecie, i trasgressori saranno denunciati anche all’autorità giudiziaria.

Ora si fa sul serio! Finalmente "la tutela del decoro urbano, la pulizia di strade, piazze, parchi gioco e spazi pubblici in genere, rappresenta un obiettivo prioritario dell’Amministrazione comunale".

Una politica del decoro certamente condivisibile, peccato che contrasti visibilmente con un’Amministrazione Comunale ancora ferma ai cassonetti traboccanti, ai vicoli pieni di carte ed erbacce...

Ecco infatti qual'è la vera politica del decoro, quanto ci costa la raccolta (in)differenziata:

A Sersale invece, l’Amministrazione Torchia sa fare solo equità differenziata: dividere in modo iniquo tra i cittadini, privatizzare i vantaggi e socializzare i costi.

È equità chiedere ai cittadini 453.000 € per la TARES senza impegnarsi a risparmiare qualcosa con la differenziata?

Con la differenziata si potrebbero invece risparmiare circa 250.000 € (raccolta e smaltimento RSU), fare occupazione ed evitare le mega discariche. Il sindaco di Saracena tre mesi fa ci ha spiegato come si fa con una gestione pubblica.

È equità delegare la pulizia delle strade a baristi e ristoratori dopo aver chiesto 52.000 € per il servizio di spazzamento strade?

Non solo si chiede la Tassa sui rifiuti, ma quasi si impone agli esercenti di fare i netturbini. Infatti in caso di inosservanza di quanto prescritto con la presente Ordinanza, si procederà ad applicare la sanzione amministrativa pecuniaria da 25,00 Euro a 500,00 Euro!!!

Si può pretendere di risanare il dissesto e mantenere pulito il paese a spese dei cittadini?

 

L’Amministrazione Torchia finora ha fatto solo promesse e, in questi casi, ogni promessa (mancata) è solo un debito, quello del Comune!

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