L'AltraSersale

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Raccolta differenziata: "si può fare, ma ci vuole la volontà politica".

Nella triste apatia che caratterizza la vita civica sersalese, dove tutti si lamentano ma "pochi" partecipano per informarsi, per contribuire, c'è ancora qualcuno che lotta per cambiare qualcosa.

Mario Albino Gagliardi è uno di questi. Il Sindaco di Saracena (CS) è stato ospite della nostra Assemblea per una Proposta Popolare di Raccolta Differenziata e ci ha spiegato che non solo è possibile differenziare, ma si può fare economia e attivare circuiti virtuosi anche per l'occupazione locale.

Nonostante la vistosissima e preoccupante assenza delle associazioni sersalesi, del circolo PD, della chiesa, delle istituzioni - ad eccezione del sindaco Torchia, che ringraziamo per la cortesia istituzionale - e il disinteresse diffuso, sabato pomeriggio abbiamo dato vita ad un utile momento di riflessione e di analisi.

Prima dell'intervento del Sindaco di Saracena, Comune Riciclone 2012, sono intervenuti il consigliere comunale Antonio Borelli e Gennaro Montuoro del Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica "Bruno Arcuri" e cittadini e membri di comitati di alcuni paesi della provincia, che sono venuti per capire come funziona il Ciclo integrato della raccolta Differenziata.

Il portavoce del Comitato Acqua Pubblica Sersale, Salvatore Borelli, ha introdotto i lavori sostenendo come l'azione civica dei comitati abbia portato alle importanti mobilitazioni per i referendum e per l'iniziativa di legge popolare regionale "Acqua Bene Comune Calabria". La scelta di spostare la battaglia dall'acqua ai rifiuti nasce dall'esigenza di portare i cittadini a conoscenza di ciò che le amministrazioni non fanno, di ciò che si potrebbe invece fare. Abbiamo scelto Saracena, oltre per i meriti certificati da Legambiente nel campo della differenziata, soprattutto perché ha la stessa conformazione di Sersale: paese montano, 4400 abitanti, stessa spesa per i rifiuti. Non un'assemblea contro qualcuno, ma per qualcosa.

Il Consigliere Antonio Borelli ha invece introdotto alcune informazioni sullo stato del servizio RSU a Sersale.

I sersalesi producono circa 1600 tonnellate/anno di rifiuti; per il conferimento alla discarica di Alli il Comune paga 91,84 E/ton + 17,54 E/ton per il trasferimento dei rifiuti a Pianopoli. Complessivamente nel bilancio vengono impegnati 108.274 E per il servizio di Raccolta e Trasporto RSU, mentre 149.000 è la spesa annua per il trattamento dei rifiuti (leggi sversamento in discarica).

Questo significa che ogni chilogrammo di rifiuti diventa un costo per la comunità e questo si trasforma pertanto il tariffa: non a caso nel bilancio di previsione è stato previsto di incassare dalla TARES 453.869 E (a fronte 417.590 dell'anno scorso). In pratica, la mancata realizzazione della differenziata si traduce in un aggravio di spesa per i cittadini, perché il rifiuto finisce talquale in discarica.

Invece è necessario concepire il rifiuto come risorsa, ed educare la cittadinanza a combattere abitudini consumistiche che portano nel cassonetto centinaia di tonnellate di merce che si potrebbe risparmiare; per esempio l'umido, che può diventare compost, o la cenere che può essere sparsa nei campi, o bere l'acqua del rubinetto per ridurre la plastica.

Mario Albino Gagliardi è partito proprio da questo: come Sindaco, nel 2007, ha organizzato assemblee pubbliche, poi incontri rionali, quindi ha diffuso un manuale per la differenziata presso ogni abitante. Dopodiché il Consiglio Comunale ha istituito l'Azienda Speciale per l'acqua e i rifiuti, un organismo strumentale previsto dal TUEL per dotare i comuni di servizi operativi economici, efficaci ed efficienti. 

Una volta costituita l'Azienda Speciale, sono siglati delle Convenzioni con il Conai, Coreve, Corepla, ecc. - consorzi nazionali per il recupero degli imballaggi in plastica, vetro, carta, acciaio, alluminio - che corrispondono ai Comuni una cifra a seconda della qualità del materiale differenziato conferito. Per esempio, nel 2013, una tonnellata di plastica viene pagata ai comuni dai 30 ai 296 E (a seconda della tipologia della plastica e della qualità della differenziata). Quindi il rifiuto, ha detto Gagliardi, smette di essere un peso e diviene una merce e come tale può portare guadagno.

Successivamente il Comune ha rilevato i cassonetti e ha distribuito i sacchetti per la differenziata; due operatori passano nei giorni stabiliti, Porta-a-Porta, e prelevano i sacchetti che vengono condotti all'Isola Ecologica Comunale. Qui altri operatori la separano per tipologia e per eliminare il superfluo e i singoli materiali sono inviati ai consorzi - "non a ditte private, che poi ci fanno affari!" dice Gagliardi.

Dopo qualche anno il Comune di Saracena ha ridotto del 50% il costo per il servizio integrato RSU, 13 operatori lavorano allo spazzamento stradale e alla raccolta differenziata.

Gagliardi è stato perentorio nella speigazione: prima di tutto c'è bisogno della cultura del rifiuto come risorsa e dell'educazione dei cittadini; in secondo luogo il Comune deve incentivare la differenziata garantendo riduzioni tariffarie (-25% a Saracena); quindi bisogna internalizzare i servizi, chi dice che vanno concessi a privati sostiene gli interessi dei privati, le ditte che si offrono di condurre la differenziata lo fanno perché poi ricavano proventi dalla vendita dei materiali riciclati, perché non può farlo direttamente il Comune?

Infine va concepito il circuito economico dei rifiuti: a Saracena il rifiuto diventa materia prima da piazzare sul mercato, i proventi dalla vendita alimentano il bilancio comunale il quale viene reinvestito nel miglioramento del servizio, la qualità del servizio richiede apparecchiature e personale che costituiscono poi l'indotto per il territorio.

A Saracena con circa 300.000 E non ci sono cassonetti traboccanti, lavorano 13 persone e il bilancio è sano. Per di più non si sversa più in discarica.

Ha concluso Gagliardi: "non sono più bravo degli altri, ho semplicemente visto i cassonetti stracolmi e mi sono messo a studiare il perché, quando ho capito che dietro ai rifiuti c'erano risorse economiche ho pensato a come poterlo fare anche io. Per farlo ho semplicemente copiato quello che visto in Svizzera o in Trentino.

Perciò sono a totale disposizione del Comune di Sersale per offrire un modello che si può attuare qui, da domani. Per permettere a Sersale di copiare".

A proposito delle discariche, Gennaro Montuoro ci ha spiegato come in Calabria si stia procedendo alla creazione di vere e propri bombe igienico-sanitarie. Il sistema dell'indifferenziato aumenta la richiesta di spazi in cui ammassare rifiuti e in questo i privati hanno fiutato l'aria e percepiscono l'affare. La Daneco gestisce ad esempio la discarica di Pianopoli, e tutte le altre fanno tanti più affari quanto grandi sono i camion dei rifiuti.

Il fatto che la Regione Calabria non abbia investito per un sistema integrato dei rifiuti promuovendo la differenziata spinta dimostra da che parte sono gli interessi di chi governa. La Calabria ha avuto un commissariamento per l'emergenza rifiuti durato 15 anni, ma l'emergenza è servita a giustificare solo l'apertura di nuove discariche piuttosto che l'avvio di servizi efficenti. Ma allo stesso modo che per l'Acqua Pubblica, la gente ha capito e a Rossano come a Borgia sono sorti i comitati per il NO alle discariche, consapevoli che quei milioni di tonnellate di rifiuti domani saranno una minaccia per la nostra salute.

Il consiglio di Gennaro Montuoro è quello di insistere con la modalità dei comitati civici, dei movimenti, perché in questo modo si può mettere il fiato sul collo degli amministratori. La forza dei movimenti è quella di chi si batte per istanze giuste al di là di chi governa, è la forza che può permettere il cambiamento radicale.

Il sindaco di Sersale ha poi informato che anche a Sersale la differenziata dovrebbe partire nel giro di un mese, ma con un sistema a cassonetto prima e porta a porta più in la, e si avvarrà della collaborazione di piattaforme private per il recupero dei materiali.

Come Comitato rimaniamo fiduciosi e siamo felici che la nostra assemblea abbia arricchito non solo i cittadini ma anche l'Amministrazione di spunti e di good practices. Il nostro ruolo è quello di informare, stimolare, controllare la gestione della cosa pubblica. Ovviamente rimaniamo convinti che solo la differenziata spinta e totalmente pubblica sia la via di uscita per un comune, come Sersale, che nella condizione di dissesto può recuperare risorse economiche solo ottimizzando i servizi pubblici: la spazzatura, l'acqua, i servizi scolastici. Se il Comune è in grado di internalizzare i servizi può non solo risparmiare ma creare occupazione.

Ringraziamo Mario Albino Gagliardi per la preziosa lectio e Gennaro Montuoro che da anni accompagna le nostre battaglie per i beni comuni; ringraziamo l'Amministrazione Comunale per la cordiale partecipazione, gli amici e compagni intervenuti dai paesi limitrofi, e quanti hanno preso parte all'assemblea consapevoli che la partecipazionè è l'unico argine alla mala politica.

Ringraziamo anche tutti quelli che non sono intervenuti, soprattutto le associazioni e i partiti, perché hanno dimostrato dove stanno i loro interessi e ci hanno chiarito con chi dialogare per il futuro di Sersale.

Ecco alcune slides riassuntive:

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Commento da Rifondazione Sersale su 17 Febbraio 2014 a 11:01

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