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Consiglio Comunale del 11.11.2014: il bilancio e quello che ne residua.

Nella seduta di oggi siamo stati chiamati a discutere del Rendiconto di Gestione 2013, ovvero il bilancio dell'esercizio dell'anno 2013: dopo la dichiarazione del dissesto e l'approvazione dell'ipotesi di bilancio riequilibrato, è giunto il momento di chiudere con un anno di ritardo l'esercizio 2013. Pertanto il 2013 si chiude con un avanzo di 101.061 E.

Un risultato che ci conforta per la tenuta complessiva dei conti comunali, ma che in realtà viene fuori dallo scorporo dei residui attivi e passivi. I residui sono cespiti di entrate e uscite che le amministrazioni negli anni hanno riportato in bilancio senza effettivamente incassare o spendere. 

Con determina n. 9 del 13 ottobre 2014 il Servizio Finanziario ha proceduto a riaccertare l'ammontare di tali residui attivi e passivi. Successivamente alcuni di questi residui passano di competenza all'Organo Straordinario di Liquidazione (Commissario) che avrà l'ingrato compito di reperire i crediti del comune e pagare i creditori, trattando coi singoli quanto sono disposti a ricevere o a pagare.

Sinteticamente l'ammontare dei residui attivi, cioè i crediti che il comune vanta, è di circa 1.857.000 E, mentre i passivi sono circa 2.337.000 E. Ciò che rileva senza spulciare molto a fondo tra tali residui - alcuni datati anche 1988! - sono due notazioni, una di carattere politico e una di carattere economico:

  • è possibile che negli ultimi 20 anni nessuna amministrazione è stata in grado di recuperare tali fondi (alcuni si riferiscono a evasione delle tariffe idriche)? E in particolare molti di questi residui insistono sugli ultimi 10 anni: a titolo di esempio annotiamo 200.000 E di proventi da Parco Eolico - una cifra inserita nei recenti bilanci come trasferimento della Brulli, ma vincolata all'effettiva realizzazione del parco eolico, una cifra che ha fatto tornare i conti di qualche anno fa ma che ha fatto sballare il rendiconto 2012 e ha decretato lo stato di dissesto!
  • sarà possibile recuperare tali residui attivi? L'OSL avrà l'ingrato compito di accertare tali crediti e con questi pagare i passivi: facendo sempre lo stesso esempio, potrà mai recuperare 200.000 E da una ditta se la condizione per il pagamento non si è data?

Questo ci spinge a formulare un bilancio nel bilancio: l'OSL dovrà cercare di ridurre il passivo di circa 500.000 E tra i residui, ma pur sapendo che in realtà la differenza tra crediti e debiti sarà molto maggiore se è pressocché impossibile recuperare i proventi da parco eolico, le bollette dell'acqua di 10 anni fa, ecc... tutti crediti per i quali incorre la prescrizione!

Lo stesso dicasi per i residui che invece rimangono nella competenza del bilancio comunale che è stato approvato: a mo' di esempio basti citare una serie di mutui antecedenti il 2009 che ammontano a circa 300.000 E. Anche se l'amministrazione e il responsabile del servizio rassicurano sul fatto che questi mutui sono accantonati presso la CC.DD.PP. e che saranno esigibili quando si chiuderanno le vertenze relative alle rispettive utilizzazioni, dubitiamo che difficilmente saranno resi disponibili alle casse comunali: pertanto, anche il rendiconto appena approvato sarà suscettibile di revisione nel futuro. In altre parole i risultati sono corretti, ma i conti...

Infine una notazione sulla relazione del revisore dei conti.

Osservando il trend storico è facile osservare che:

  • le ENTRATE TRIBUTARIE (ICI, IMU, TARSU, TARES, ecc...) del comune passano in tre anni da 700.000 a 1.000.000 E e testimoniano un aumento della pressione fiscale sui cittadini;
  • la SPESA CORRENTE subisce un aumento: anziché ridurre le spese razionalizzando i servizi per far pagare meno ai cittadini, si è deciso semplicemente di aumentare al massimo le tariffe;
  • alla voce RIMBORSO PRESTITI (mutui) possiamo osservare il balzo del 2012, anno di campagna elettorale: da 488.000 a 1.114.000 E in un solo anno! Un risultato determinato da investimenti improduttivi come il PIP di Borda.

Pertanto, se è vero che la mazzata delle sentenze ha inciso sulla dichiarazione del dissesto, è anche vero che i conti di Progetto Sersale camminavano già sul baratro delle criticità strutturali. Infatti annota il revisore che, anche nel 2013 è stato raggiunto il limite di indebitamento e che il comune contempla ancora due su cinque dei parametri di deficitarietà. Infine sul tema dei residui, il revisore osserva come i residui costituiscano il 42% dei relativi titoli iscritti a bilancio e aggiunge che il recupero dell'evasione non ha finora portato risultati.

Elementi che giustificano il mio voto contrario a tale rendiconto.

PS: a margine dei lavori consiliari ho chiesto chiarimenti in merito al problema dell'approvvigionamento idrico, dopo i disagi degli ultimi giorni, e ho proposto che si intimi a SoRiCal di adeguare il potabilizzatore con un'altra vasca di riserva che ci permetta di superare le giornate di particolare torbidità del Crocchio, oppure di procedere alla ricaptazione delle sorgenti per garantirci un maggiore apporto da fonti che non subiscono variazioni in seguito a maltempo. Il nostro convincimento rimane sempre quello che l'acqua è un Bene Comune e vada tolto dalle mani di chi pensa solo a incassare le bollette senza spendere un centesimo per migliorare il servizio.

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