L'AltraSersale

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Devoluzione. Non nel senso leghista del termine, ma più darwinianamente una lenta e inesorabile regressione di una specie al suo stadio "inferiore", a livelli di sviluppo psico-fisico minori rispetto al presente, l'esatto contrario di emancipazione ed evoluzione.

E' quello che da qualche anno avviene al centrosinistra dopo il disastro nucleare dovuto alla nascita del PD. Il caos per le elezioni ed alleanze regionali sembra confermare il declino di una specie (quella della sinistra) o l'intrapresa di un cammino che porta dritto all'estinzione.

Nel momento in cui scriviamo l'evolutissima razza degli inciucisti di sinistra 'ma anche' democristiani, quelli che si dicono contro il governo 'ma anche' un po' favorevoli alle leggi porcata, sta cercando di centrare il suo ennesimo risultato negativo: in Puglia, dopo 5 anni di governo riformista e innovatore di Nichi Vendola, il PD sceglie Boccia per verificare l'esistenza della possibilità di un'alleanza con l'UDC; nelle Marche, in Piemonte, Emilia e Liguria sembra già cosa fatta; in Calabria e nel Lazio, come in Campania, si confrontano potentati economico-politici per trovare la quadra.

Questa situazione, che un comune elettore definirebbe quantomeno ridicola e paradossale perchè non si capisce nulla, è solo l'ennesima dimostrazione di come Bersani, Veltroni e D'alema prima di lui, stiano alacremente lavorando per consegnare le regioni al centrodestra e alle lobby che esse rappresentano, oltre che collaborare alle riforme-inciucio salva Berlusconi sul piano nazionale.

Il declino della specie è iniziato il 14 ottobre 2007. In quella data - dalla fusione delle culture socialdemocratica e cristiano-democratica/cristiano sociale, unite alla sensibilità liberale, progressista, federalista e ambientalista - nasce il partito democratico. In quel momento il centrosinistra governa l'Italia, la maggior parte delle regioni e una miriade di amministrazioni locali attraverso l'accordo con la sinistra radicale.

Nel gennaio '08, il Governo di Romano Prodi, già logorato dai continui distinguo di vari esponenti di diversi partiti, per l'incapacità del governo di rispettare gli impegni assunti col programma, cade. Nel programa erano previsti alcuni punti fondanti: chiusura di CPT, superamento della legge Biagi sulla precarietà, investimento sulle energie rinnovabili, solidarietà sociale e raffarzamento dei servizi pubblici, riconoscimento dei diritti civili agli omossessuali. Su questi punti l'indecisione del PD, che dovrebbe essere il maggior sostenitore di Prodi, è il colpo di grazia: Lamberto Dini non sostiene le riforme della pensione e le leggi che vanno contro gli interessi di Confindustria, la deputata Binetti non vota sui progetti di legge sulle unioni civili, Clemente Mastella organizza i family day in sostegno dell'influenza del Vaticano sulla politica italiana, il PD preferisce le privatizzazioni amiche (vedi Ddl Lanzillotta), rifinanzia le missioni in Afghanista e Iraq, mantiene lo stato d'emergenza rifiuti in Campania e non sostiene le energie verdi perchè questi arrecherebbero un pregiudizio alla Marcegaglia e ai gruppi petroliferi amici. In tutte queste vicende il PD sceglie la strategia che decreta il fallimento dell'intera Unione: anzichè sostenere Prodi, gli affianca un segretario di un partito senz'anima perchè ne ha troppe: Walter Veltroni!

Durante la campagna elettorale del 2008 il segretario del PD lancia una serie di idee politiche di assoluta nullità: il "maanchismo", "il leader della coalizione avversaria", "il governo ombra". Il 13 e 14 aprile Veltroni consegue un risultato straordinario: nella stessa tornata elettorale consegna il governo della repubblica al peggior governo di destra (piduista e xenofobo), perde la città di Roma consegnandola alla destra ultrafascista, cancella dal parlamento i partiti di sinistra radicale (innalzando, insieme alla destra, il quorum al 4%).

Da allora comincia la nonopposizione al Governo Berlusconi. Tutte le leggi vergogna passano in parlamento senza la minima opposizione di Veltroni, che anzi insegue berlusconi alla ricerca di un dialogo per le riforme. Intanto, alle sue spalle si forma un gruppo dirigente che ne mina l'autorità... sembra quasi una componente genetica della sinistra: autodistruggersi come i ratti che in massa si gettano nei fiumi!!!

Nel 2009, Veltroni lascia la segreteria del PD, alle elezioni europee altra batosta per la sinistra. La destra e la lega prendono consensi nel paese non solo in termini di voti. Mentre la politica è scossa dagli scandali di corte di Berlusconi, il pD ha di meglio da fare: il congresso che porterà Bersani alla leadership. Ingannando quei vecchi comunisti che credono ancora in un futuro per il PD, raggirando il rinnovamento invocato dai giovani democratici, Bersani raccoglie i consensi dei dinosauri di partito: Bassolino, Loiero, Dalema... insomma una classe dirigente ampiamente deludente.

Il 5 dicembre 2009, al No-B day, il PD non aderisce e anzi scredita l'opposizione reale presente nel paese. Il 1 gennaio 2010, plaude al discorso del Presidente della Repubblica il quale aveva invocato il dialogo per le riforme. Il PD, inconsapevole di dover trattare con colui che sta distruggendo la Costituzione e lo stato di diritto in Italia, si lancia a testa bassa nel dialogo... inciucio dicono alcuni, disfatta secondo noi.

La storia del PD è storia di fallimenti elettorali e di cultura politica. Per il bene della sinistra, per la sopravvivenza della specie, se non volete morire democristiani diffidate del Partito Democratico.

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