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30 anni di culi e tette per dominare gli italiani


Mercoledì scorso, alla Biennale di Venezia, questo film - Videocracy, 30 anni di potere di Erik Gandini - ha ricevuto tre applausi spontanei e una standing ovation alla fine della proiezione. Due Giorni prima Rai e Mediaset, o per meglio dire Raiset visto che ormai appartengono alla medesima persona, avevano giudicato "fortemente lesivo dell'immagine del capo del governo" il trailer del film.
Delle due l'una: o alla biennale siamo in presenza di un covo di comunisti internazionali, oppure effettivamente danneggia il culto dell'immagine del premier.
In questo secondo caso c'è da chiedersi perchè lo danneggia. Il documentario è interamente fatto di immagini di repertorio che ritraggono 30 anni di TV commerciale italiana, da Colpo Grosso a X Factor, ed è stato girato e montato prima dello scandalo Noemi o D'Addario.

In che cosa allora è lesivo dell'immagine del premier? Semplicemente nell'immagine del grande imprenditore: Berlusconi è asceso in politica dipingendosi come un grande imprenditore di successo, che ha rivoluzionato la comunicazione italiana, che ha innovato la televisione, che intende aziendalizzare lo stato per renderlo più efficiente.

In realtà Videocracy dimostra il processo di rincoglionimento subito dagli italiani per opera della TV commerciale: reality, telequiz e televendite hanno completamente modificato l'immaginario collettivo. Calciatori e veline sono i modelli culturali di riferimento delle ultime generazioni. Il successo mediatico, e possibilmente nel più breve tempo possibile, è il credo che va per la maggiore.

Se non compari non esisti! Questo è stato il messaggio e oggi decine di deficienti ai funerali all'Aquila si mettevano dietro la telecamera a salutare... inoltre, il mondo patinato della Tv ha fatto saltare qualsiasi inibizione e qualsiasi senso del pudore. Nessuno si vergogna di mostrare tette e culo, di farne merce e carne da macello. Da qui alla prostituzione per ottenere favori e spintarelle il passo è brevissimo: se il corpo non ha più un valore condiviso allora può essere mercanteggiato e venduto al miglior offerente.

Da qui all'assuefazione difronte agli scandali sessuali della politica il passo è stato ancora più breve. Nessuno più si indigna e si scandalizza sul fatto che Papi frequentasse una minorenne. Ma se Noemi fosse vostra figlia, sareste felici di sapere che chiama Papi un prefetto sconosciuto di 70 anni?!?!

Videocracy mette a nudo il soft power berlusconiano, un potere fatto di immagini e di marketing potente, di bombardamento mediatico e di manipolazione dell'informazione. A fianco a questo potere 'soffice', diffuso, impercettibile c'è però il potere Hard (non nel senso di pornografico!) di Berlusconi.

Questo potere è fatto di relazioni di potere: le tangenti al PSI di Milano per la speculazione edilizia di Milano 2; le tangenti a Craxi per ottenere la licenza di trasmettere Mediaset su tutto il territorio nazionale (in violazione delle leggi nazionali); le tangenti per l'acquisizione di Mondadori e la concentrazione di mezzi di comunicazione (in violazione della normativa europea antitrust); i rapporti con la mafia attraverso Dell'Utri (condanna a 5 anni per associazione mafiosa) e Mangano che comportarono l'elezione di 60 deputati su 60 in Sicilia; il sostegno degli imprenditori fraudolenti che si traduce in sgravi fiscali, in depenalizzazione del falso in bilancio, nello scudo fiscale, nell'operazione CAI-Alitalia; il controllo della TV pubblica attraverso il Governo; la nomina dei parlamentari attraverso la legge elettorale porcata; l'amicizia con dittatori e plutocrati come Gheddafi e Putin; il sostegno di un partito xenofobo e razzista come la Lega e di uno post-fascista come AN.

Ma di tutte queste cose gli italiani hanno smesso di interessarsi, di essere semplicemente informati. Grazie all'emerito lavoro di giornalisti del calibro di Vespa, Mazza, Minzolini, Giordano, Belpietro, Feltri, ecc... ora le notizie non esistono più, esiste solo la verità e la menzogna. E sempre più spesso è difficile capire dove finisca l'una e inizi l'altra.

Insomma, Berlusconi in 30 anni è riuscito a realizzare molti dei punti del Piano di Rinascita Democratica della loggia segreta P2, di cui è stato tesserato. Uno di questi punti era il controllo dei mezzi di comunicazione locale e nazionale attraverso la diffusione della TV via cavo. Con l'avvento del digitale terrestre ci siamo quasi...

Videocracy, potere del video.

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