L'AltraSersale

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"Quello che dallo scorso aprile riguarda il capo del governo Silvio Berlusconi non è affatto uno scandalo sessuale. Non lo alimenta il moralismo. Non mette in discussione il diritto alla privacy. Non è pettegolezzo. E specialmente non ha come confine il buco della serratura, ma qualcosa di un po’ piu’ ampio come la libertà di stampa, la libertà di critica, i diritti dell’opinione pubblica, i doveri della politica." - Pino Corrias, dal blog voglioscendere.it

Cosa succede in Italia? o meglio cosa continua a succedere in Italia?
E' una domanda che dobbiamo continuare a porci perchè se smettiamo di interrogarci sulla risposta finisce che i passi da "Paese Semilibero" (come ci classifica Freedom House) a "Paese Occupato" saranno più brevi del previsto.

Rimettere insieme i tasselli dello scandalo politico del premier è impresa ardua, ma se tralasciamo i fattarielli del suo lettone, i sussurri delle sue escort e nipotine acquisite di Casoria, il quadro diventa più chiaro.
Dopo gli scandali del maggio scorso, le intercettazioni che certificano la dubbia morale del capo del governo e del rischio a cui sottopone l'immagine pubblica e la sicurezza del paese, Berlusconi si era concentrato sul G8 all'Aquila riuscendo parzialmente a risalire la china della cronaca.

Tuttavia da un lato Bossi e le sue schizofreniche dichiarazioni, dall'altro l'UE con le sue richieste di chiarimenti sui respingimenti degli immigrati e il Vaticano che sta approfittando per alzare la posta delle estorsioni da operare a danno dello stato hanno sertiamente messo in difficoltà il premier.

La sua risposta, dopo la mancata cena della Perdonanza - quella nella quale il Pedofilo di Arcore avrebbe dovuto mercanteggiare la sua indulgenza con il cardinal Bertone - non si è fatta attendere: subito la querela a Repubblica per le 10 domande poste da Giuseppe D'Avanzo sulla condotta del premier sul Noemigate; poi le losche trattative e la partecipazione al 40° anniversario della presa del potere di Gheddafi; quindi l'aggressione ai commissari europei (di centro destra, ndr) perchè chiedevano chiarimenti sui respingimenti agli etiopi tragicamente morti nel canale di Sicilia. Infine le meschinità del "giornalismo" di Littorio Feltri contro il direttore di Avvenire.

Ci sono tutti i tratti del potere berlusconiano: il classico non parlate al conducente, il machismo puerile e volgare, il kitch nella politica estera, le gaffes, il dominio mediatico, l'insofferenza per lo stress politico e gli scatti che creano più danni che altro.

Lo evidenziava bene Travaglio sull'Espresso, che quando Ghedini e Feltri sono scesi in campo per il premier sono aumentati i guai: oltre a quelli che combina lui si aggiungono quelli che procurano i suoi servi per difenderlo amorevolmente.

Intanto il nostro paese si è trasformato in un orgia continua nella quale i valori sono i reality e l'ultima collezione della Gregoraci; in cui gli immigrati sono buoni solo se chinano la schiena nei campi di pomodori; in cui i precari della scuola sono stati ribattezzati tirocinanti o esuberi; in cui si indaga sui fondi della Fiat ma non si dice nulla sul riciclaggio che lo stato offre con lo scudo fiscale di Tremonti; un paese in cui uno spinello è punito con la reclusione mentre il fallimento e il falso in bilancio, che mandano sul lastrico centinaia di lavoratori, sono scontabili ai servizi sociali!

Questo è quello che succede in Italia...un paese in cui il cervello dei cittadini risulta spento o non raggiungibile!

Ma nel frattempo c'è ancora qualcuno che ha il coraggio di dire qualcosa contro questa mignottocrazia che sta occupando tutti i gangli del potere: il Parlamento e la comunicazione sono già in mano al premier, la giustizia verrà aggredita a breve, rimane solo la coscienza civile di un popolo che a mandato a casa un certo Mussolini.



In pochi giorni l'appello per la libertà di stampa, che sta diventando una battaglia civica e morale, ha raggiunto le 120.000 firme!


Dal mondo della cultura e dello spettacolo sono arrivate le firme di solidarietà, di Dario Fo, Andrea Camilleri, Roberto Saviano, di Vincenzo Consolo, Bernardo Bertolucci, dello scrittore cileno Luis Sepulveda, del critico cinematografico Maurizio Porro, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, di Daniele Silvestri, di Elio e le Storie tese. Roberto Benigni e Nicoletta Braschi, Liliana Cavani, Francesca Archibugi, Paola Cortellesi. Gli editori Alessandro e Giuseppe Laterza, l'attrice Lella Costa, Sandra Petrignani e Clara Sereni, il pittore e disegnatore Tullio Pericoli, Stefano Disegni e Massimo Caviglia.

E ancora, Jovanotti, Corrado Guzzanti, Paolo Hendel, Shel Shapiro, Arnoldo Foà, Giuseppe Piccioni, Riccardo Milani, Silvio Soldini, Andrea Vianello, Giovanni Floris, Corrado Augias, Maurizio Mannoni, Ludina Barzini, Fiorella Mannoia, Sergio Staino, Pippo Baudo, Niccolò Ammanniti, Claudio Bisio e Sandra Bonzi, Mariangela Melato, Antonio Albanese, Salvatore Settis, Caterina Murino, Filippo Timi, Asia Argento, il regista Enzo D'Alò.

C'è anche l'adesione di Adriano Celentano e di sua moglie Claudia Mori, Gino Strada, Luigi Spaventa, Franca Rame, Carlo Verdone, Elda Ferri, Victoria Cabello, Fabrizio Gifuni, Francesca Comencini, Gabriele Salvatores, Giulio Scarpati, Pierfrancesco Favino, Ascanio Celestini, i produttori cinematografici Angelo Barbagallo e Domenico Procacci, Marco Risi, Davide Ferrario, Sandro Veronesi, Carlo Lucarelli, Antonio Scurati, Erri De Luca, Giuseppe Montesano, Enrico Deaglio, Francesco Rosi, Carla Fracci e Beppe Menegatti, Ornella Vanoni, Miranda Martino, Angela Finocchiaro, Michele Placido e Renato De Maria.

E ancora, Guido Rossi, Carlo Ginzburg, Rosario Villari, Tullio Gregory, Corrado Stajano, Giovanni De Luna, Miguel Gotor, Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Ottavia Piccolo, Licia Maglietta, Carlo Freccero, Enrico Bertolino, Dori Ghezzi, Monica Guerritore, Ferzan Ozpetek, Milva, Marco Bellocchio, Teresa De Sio, Maurizio Nichetti, David Riondino, Franco Battiato, Saverio Costanzo, Carlo Degli Esposti, Massimo Ghini, Ettore Scola, Furio Colombo, Giacomo Marramao, Stefania Sandrelli, Giovanni Soldati, Valerio Mastandrea, Alessandro Gassman, Stefano Accorsi, Paolo Sorrentino. Maurizio Crozza.

Costoro hanno già aderito. Non smettere di pensare...

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