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Viabilità in tilt per i lavori infiniti sulla provinciale.

 

Da Calabriaora del 27 novembre 2011:

Viabilità in tilt per i lavori infiniti sulla provinciale.

Passata è la tempesta. Ma rimangono sulla piazza i residui dei temporali che hanno investito la Calabria ionica nell'ultima settimana. Benchè a Sersale non si registrino i disagi che le cronache hanno riportato, non sono da tacere alcuni disagi provocati dalle forti piogge che si sono abbattute sul territorio presilano nelle giornate di martedì e mercoledì. Per quanto riguarda il centro abitato non si segnalano quegli eventi che hanno minacciato la stabilità idrogeologica di altri comuni. Nel concreto, eccezion fatta per un muro crollato e un altro pericolante in una strada privata nei pressi della zona del campo sportivo, i danni da registrare riguardano piccole frane dovute alle particolari condizioni del territorio che riguardano soprattutto le strade principali. Eventi che non hanno comportato la sospensione della viabilità e che si registrano abitualmente. Forse il concreto disagio ha riguardato, nei momenti di pioggia incessante il sistema di raccolta delle acque bianche. Nel rione che insiste su via Greco sono saltati i tombini fognari; un fenomeno dovuto probabilmente al fatto che la rete fognaria raccoglie non solo i reflui di una zona dell'abitato abbastanza ampia ma anche le acque bianche di grondaie e caditoie private. L'eccessivo afflusso ha provocato una strozzatura che ha comportato la fuoriuscita di liquami nella serata di martedì scorso. Analogamente la furia dell'acqua ha dimostrato la superficiale manutenzione di cunette e scoli che hanno trasformato via Scalise e altre zone periferiche in un fiume. Problemi che i cittadini imputano sia alla piovosità straordinaria sia a qualche lacuna nella strutturazione della rete e della sua manutenzione.
Ben altri giudizi investono invece la viabilità. Il nervo scoperto rimane la SP/158. Nel tratto Sersale-Cropani, percorribile nonostante i lavori, mercoledì erano presenti detriti, fango e massi che hanno reso difficoltosa la percorribilità. Nel tratto già ultimato, inoltre, l'assenza della segnaletica orizzontale rende difficoltosa la guida in situazioni di nebbia fitta o di pioggia battente, mancando cunette e linee di mezzeria. Nel tratto Cropani-SS 106 invece, che avrebbe dovuto essere completato entro il 22 novembre, è il fango a farla da padrone. I tratti non asfaltati rallentano notevolmente il traffico e si registrano condizioni di scarsa aderenza dei veicoli al tracciato. Problemi imputabili ovviamente al fatto che si tratta di cantieri aperti e sui quali c'è poco da protestare, se non il fatto che non è dato sapere quando i lavori termineranno. Nell'ultimo incontro alla provincia i consiglieri comunali di minoranza hanno registrato le strette di spalle dei tecnici che non hanno saputo fornire termini puntuali, né i crono-programmi di ultimazione. Il rammarico dei cittadini è per quei mesi estivi in cui il cantiere è stato chiuso e che si tramuta oggi in disagi notevoli: oltre ai danni per i veicoli c'è da tenere presente l'aggravio dei tempi di percorrenza, le scarse condizioni di sicurezza, la mancanza assoluta di un tempo di fine lavori. Un campo sul quale gli amministratori della provincia hanno ormai perso ogni credibilità, essendo arrivati ormai all'ennesima proroga indefinita. Tra i residenti della zona, oltre alla sfiducia nel vedere ultimati i lavori, serpeggia ormai un senso di frustrazione per il mancato intervento di alcuna autorità per sanzionare la mancata consegna dell'opera. La Provincia è controllore è controllato, essendo i suoi tecnici anche responsabili dei lavori. Ma “altri potrebbero quantomeno sollecitare” - dicono preoccupati i cittadini.

Antonio Borelli

 

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