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Fonte: http://sersale.jimdo.com/

Da Calabriaora del 29 giugno 2010:

Una borsa di studio per ricordare Mariarosaria


È intitolata a Mariarosaria Schipani, giovane donna prematuramente scomparsa a causa della leucemia, la borsa di studio che l’AVIS comunale di Sersale ha isitutito in favore degli alunni delle quarte e quinte classi della scuola primaria “C. Borelli”. La manifestazione in onore di Mariarosaria rientra tra le iniziative per sostenere e diffondere la cultura della donazione: “abbiamo voluto coinvolgere soprattutto le giovani generazioni chiedendo loro di fare degli elaborati dedicati alla donazione in generale e a quella del midollo osseo in particolare”, ha esordito il presidente dell’Avis Natale Borelli, aprendo la manifestazione e sottolinenando con le sue parole l’importanza di un gesto spassionato qual'è la donazione. L’Avis – individuata con l’amministrazione comunale e la dirigente scolastica Gina Guzzi la commissione composta da Marisa Torchia, Salvatore Tallarico e Teresa Seganti – ha premiato cinque bambini: la prima classificata Ester Bianco e a seguire Capellupo Anna, Carrozza Martina, Talarico Salvatore, Giovanni Perri, distintisi per la qualità del tema e per l'impegno scolastico quotidiano. Tutti i lavori svolti saranno inoltre pubblicati e consegnati ai partecipanti al concorso e alle istituzioni locali. Il tema prevedeva una domanda sull'importanza e la nobiltà della donazione che i giovani scrittori avrebbero dovuto rivolgere ai genitori, in questo modo l'Avis ha puntato a coinvolgere anche un uditorio più adulto, al di là se si trattasse di donatori di sangue o meno.
Vari relatori si sono avvicendati nel corso della manifestazione muovendosi sul filo sottile che ha unito il volontariato alla solidarietà e alla vicinanza alla malattia di Mariarosaria. La dott.sa Elena Focarelli, responsabile del registro donatori di midollo osseo, ha infatti raccontato del via vai di sersalesi dal centro trasfusionale che chiedevano di tipizzare il proprio midolo nella speranza di aiutare la giovane mamma sersalese. La testimonianza di un anonimo donatore, che con il suo midollo osseo ha potuto salvare la vita di un giovane danese, ha confermato ai donatori sersalesi che, anche se non si è riusciti ad aiutare Mariarosaria, la donazione è comunque un gesto di grandiosa solidarietà. In seguito sono intervenuti Elisabetta Macrina, coordinatrice donazioni e trapianti, Mariagrazia Krop, dirigente reparto ematologia di Catanzaro che ha seguito Mariarosaria nel corso della sua malattia, il presidente Avis provinciale Carnovale, il vicepresidente Avis regionale Rizzuti, il consigliere Avis nazionale Chiriano. Tutti quanti, facendo riferimento alla generosità dei sersalesi, hanno contribuito al tema della manifestazione legando insieme esperienze e mondi diversi, sottolinenando quanto la scuola, il volontariato e l'umana vicinanza siano necessari per lo sviluppo di una società solidale.
Anche il vicesindaco Torchia ha messo in rilievo il lavoro di volontariato svolto dall’Avis di Sersale condividendo l'idea del concorso; mentre la dirigente scolastica Gina Guzzi ha voluto parlare di Mariarosaria, ricordandone la dolcezza, la tenerezza, la fragilità che allo stesso tempo mutavano in determinazione, in un sorriso da cui promanavano umanità, speranza e altruismo. Una persona, una storia di sofferenze, che come tante altre suscita una rabbia inconsolabile. Toccante l’intervento del padre di Mariarosaria che ha confessato di non riuscire ad accettare la perdita, ma che ha voluto comunque ringraziare quanti hanno tentato il tutto per tutto per dare una speranza di vita ad una donna che continua a vivere nei ricordi dei parenti, conoscenti e medici che si sono stretti attorno a Mariarosaria.

Antonio Borelli

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