Solo con tutti

[Rifondazione Sersale]

Solo con il sostegno di tutti. E' questa la sintesi della vittoria di Nichi Vendola alle primaria di ieri sera. Una vittoria trascinata ai seggi da 200.000 persone, dal sostegno dei cittadini comuni, dei militanti, dei partiti della sinistra radicale, dell'IDV, di parte del corpo politico-amministrativo del PD. Ciò che forse risulta più evidente di questo autentico plebiscito sono due fenomeni: l'irruzione della rete (reale e virtuale) nella politica; l'affondamento completo della politica del PD (e dell'UdC) da parte dei cittadini-militanti.

Su questa seconda componente della vittoria di Vendola ha detto bene Emiliano, il presidente del PD pugliese: "La vittoria di Nichi è una lezione al PD". L'imposizione romana delle scelte, soprattutto se non suffragata da alcun giudizio di merito sulla giunta Vendola, è sembrata una vera e propria forzatura inciucista del professionista dellinciucio D'Alema. E il veto imposto da Casini, ancor più perchè mai celato nè spiegato, non è nient'altro che una copertura per una joint venture con il PD per la spartizione dell'acquedotto e della sanità pugliese.

Il PD ha sbagliato su tutta la linea: perse nel 2005 le primarie, perse i pronostici quando Vendola vinse su Fitto alle regionali, perse perchè impose due Assessori regionali molto vicini a Giampi Tarantini (il magnaccia del puttaniere di Arcore) - l'unica macchia e nota oscura dell'operato di Vendola; e ha riperso ieri: ha distrutto e disgregato il partito su scala locale: i diregenti col portafogli a Roma e i militanti col cuore a Bari; ha consegnato la scelta della linea agli affaristi di centro; ha perso (speriamo definitivamente) il sostegno di un vasto popolo di sinistra.

Invece la vera novità è l'elemento popolare della vittoria: la rete e la Fabbrica di Nichi. Cittadini che si autorganizzano per votare, diffondono contenuti e motivazioni, vivono gli eventi off line e li riversano su Youtube e Facebook, il sostegno di Grillo... se si muove Grillo è perchè vi avrà pur fiutato qualcosa di affascinante!
E poi militanti, spesso giovanissimi, che hanno profuso tempo e fatiche per organizzare l'allegra macchina di Vendola.
Certo a molti, soprattutto a sinistra, il fare di Vendola sembrerà populistico o personalistico, e certamente vi sono elementi di spettacolarizzazione nella figura del presidente pugliese, ma questi sembrano convivere con altrettanti elementi concreti: i programmi giovanili, l'eolico, il turismo, la micro impresa sostenuti dalla Giunta Regionale avranno pur benefeciato qualcuno, visto che sono in 200.000 a sostenere il presidente uscente.
E questo aver ragione di Vendola, il suo "esser solo" ad aver lottato e vinto, solo con gli altri, con quelli che la pensano come lui, lancia a noi un altro segnale, quello che abbiamo sempre sostenuto: la gente, il popolo di facebook o gli iscritti di sezione, non condividono molto le alchimie.

Se questo popolo di Nichi ha rifiutato le alchimie di D'Alema, sicuramente non condividerà le alchimie mozionistiche dei congressi che hanno disgregato la sinistra in mille rivoli.

Dal laboratorio pugliese, proprio perchè è laboratorio fatto di persone, cresce più forte l'esigenza di una politica del reale, nè della poesia nè dell'ortodossia, come è invece prevalso finora nei congressi di Rifondazione o delle altre forze di sinistra. Infatti, mentre tutti ci siamo concentrati sulle mozioni congressuali, su Bersani e Franceschini, la destra ha avanzato chiudendo spazi sociali di confronto, riducendo la nostra agibilità politica...
Come ha sostenuto Zammartino su Repubblica, c'è una generazione che ha già capito come si fa politica nel 2010 e non sono le formule televisive di Minzolini, né gli ammicchi dalemiani, né i souvenir lanciati, a cambiare la sostanza delle cose.

La sostanza delle cose si fa qui e ora, è qualcosa di mutevole, si può non solo pensarla, ma realizzarla.
Sulla base di questa convinzione possiamo trarre dalla primavera pugliese segnali di coraggio e di speranza per chi come noi non ha mai smesso di immaginare nuovi mondi possibili!