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L'uomo di Arcore ed il suo governo sbarcano in Calabria

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

L'uomo di Arcore ed il suo governo domani sbarcano in Calabria. La macchina propagandistica mediatica si è già messa in moto per far conoscere agli italiani l’impegno concreto della destra contro le mafie ed in particolare la ‘ndrangheta.
Una macchina spaventosa messa in piedi, per coprire lo scudo fiscale, il rientro dei capitali all’estero, un grande favore alle mafie.
Una scelta che va incontro alle richieste della borghesia mafiosa, che estende il suo dominio e di conseguenza consolida l’accumulazione del capitale.
Il processo breve si inserisce in questo tentativo di dominio. Cosi gli attacchi all’autonomia della Magistratura ed alla libertà di stampa.
A ciò si aggiunge l'intenzione eversiva, l'insofferenza sempre più marcata verso ogni e qualsiasi regola o potere che si frappongano all'esercizio del suo potere assoluto.
Rammento, la minaccia di tornare dal popolo sovrano per ottenere un mandato plebiscitario a cambiare la Costituzione.
Un ruolo sempre più da caudillo che ha ereditato dal «programma di rinascita democratica» del «venerabile maestro» Licio Gelli.
Non possono passare in sordina le minacce al Capo dello Stato per usurparne le prerogative, il voler ignorare le sentenze della Corte di Cassazione, l’essersi oramai sbarazzato del Parlamento, gli attacchi con ossessione compulsiva alla Costituzione, il tentativo di travolgere ogni senso di laicità dello Stato per conformarsi alle pulsioni più reazionarie della gerarchia vaticana.
Vi sono poi le politiche xenofobe e razziste.
Va ricordata, inoltre, la vera essenza antimeridionalista di questo governo.
I 13 miliardi di €uro dal Fondo Aree Sottosviluppate (FAS) per il periodo 2007-2013 spostati dal Sud al Nord
, oltre ai tagli come quelli dei finanziamenti destinati, per un importo di 1,3 miliardi di €, ad interventi infrastrutturali in Calabria ed in Sicilia (ammodernamento ss 106, tangenziale di Reggio Calabria e opere per l’efficienza del sistema degli attracchi a Villa San Giovanni), oppure il finanziamento, un miliardo di euro, già destinato alle strade di competenza delle province calabresi e siciliane. Ricordo ancora la controriforma Gelmini con il carico di immane disastro che ha provocato in Calabria.
Ve n'è più che abbastanza per comprendere che - forse come non mai in questa pessima stagione politica – Berlusconi ha superato la soglia di guardia, oltre la quale sono davvero messe a repentaglio la democrazia e le libertà fondamentali. Non è bene attendere che la corsa si fermi in fondo al piano inclinato. Perché allora potrebbe essere troppo tardi. Occorre mobilitarsi, da subito, in tutto il Paese, costruendo la massima unità.
Ve ne abbastanza per urlare tutto il nostro NO!!!!!!!!!!!!!!a questo governo di destra ed alla sua presenza in Calabria.

Pino Commodari
Componente del CPN

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