L'AltraSersale

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Sinergie per il Turismo: una proposta per il Programma Elettorale.

Da qualche settimana si susseguono gli incontri per una costruzione condivisa del programma amministrativo.

In questi incontro sono emerse alcune linee guida per un programma amministrativo di alternativa al modus operandi di Progetto Sersale: se ci si candida a cambiare il paese lo si fa capovolgendo il metodo di chi amministra. Dall'uomo solo al comando, alla partecipazione dei cittadini. Dalle scelte al bisogno, alla programmazione degli interventi. Dagli spot alla realtà.

Un nuovo metodo. Abbiamo individuato nella partecipazione e condivisione delle scelte l'asse portante del programma amministrativo di chi amministrerà nei prossimi cinque anni perché esiste un margine di manovra e questo margine è tutto di prospettiva e di visione politica.

Prendendo spunto dalla notizia di qualche giorno fa della prossima discussione in consiglio regionale della legge istitutiva della Riserva Naturale delle "Valli Cupe", all'ultimo incontro si è discusso ampiamente di turismo. 

L'istituzione di una riserva comporta una notevole visibilità per il nostro comprensorio e le nostre ricchezze naturali e a questa visibilità si accompagna anche un incremento dei flussi turistici. Perciò è necessario disegnare sul territorio un'offerta turistica degna di tale nome.

Finora di turismo si sono occupati con merito e impegno gli attori privati: le cooperative per le visite, le associazioni di promozione del territorio e gli esercizi commerciali che hanno giovato e attratto il flusso di visitatori. Il ruolo dell'Amministrazione Comunale è stato - oltre la ovvia pubblicità e marketing - spesso singhiozzante, incoerente, altalenante. Oltre al patrocinio delle iniziative private come la realizzazione dei sentieri o delle manifestazioni, l'attività del Comune è stata pressoché di facciata.

Diciamo questo perché tutti sanno che il turismo è un prodotto complesso: è un prodotto che assembla beni comuni (gli attrattori naturalistici, le cascate o il canyon), competenze di settore (l'attività di guida turistica delle cooperative), marketing e comunicazione, ricettività (bar, ristoranti, alberghi e B&B), eventi e tradizioni, ospitalità e soprattutto servizi. I servizi al turismo comprendono tutta una serie di attività private e pubbliche senza le quali l'attrattiva turistica, seppur forte, rimane monca. Non genera indotto e ricchezza. Anzi senza una disciplina e regolamentazione dei servizi si rischia addirittura di far percepire il turismo come un 'guadagno per pochi'.

Per capirci meglio: se i bar sono chiusi a ferragosto, a cosa serve avere i turisti d'estate? se i ristoranti sono tutti chiusi il lunedì, a cosa serve organizzare le visite d'istruzione? se non si può dormire, a cosa serve avere un biglietto per tanti siti? se non si trovano le informazioni su internet a cosa serve avere i sentieri? se non si rispetta cosa si promette a che serve fare pubblicità? se il paese è sporco e senza servizi a cosa serve dire 'noi facciamo turismo'?

Per rilanciare il turismo a Sersale e trasformarlo in una economia è necessaria una sinergia pubblico-privato. In altri termini bisogna istituzionalizzare il dialogo e la collaborazione tra operatori del turismo, attività commerciali, associazioni e comune per garantire un'offerta turistica integrata e di qualità.

La proposta che ho portato al tavolo programmatico è la seguente:

L'Amministrazione Comunale deve farsi promotrice di un partenariato con gli attori presenti sul territorio (troveremo poi la formula adatta: consorzio, Associazione Temporanea d'Impresa, Gruppo d'azione, ecc.).

Questo partenariato deve favorire la partecipazione di tutti i soggetti interessati dal fenomeno turistico: il Comune, le cooperative, le associazioni, i ristoratori, i baristi, gli albergatori.

Il partenariato deve acquisire i suggerimenti e le richieste dei singoli membri e formulare una proposta di politiche sul territorio. Per esempio: la disciplina degli orari dei servizi, la campagna di comunicazione, la creazione di un biglietto integrato sentieri/servizi, il calendario degli eventi, l'analisi dei flussi, il servizio di informazione turistica.

Non si tratta di disegnare organismi fantascientifici, al contrario: realizzare la catena integrata di produzione turistica. Il partenariato realizza un sito internet, formula pacchetti che integrano la visita e l'accesso ai ristoranti, raccoglie le richieste dei turisti e dei commercianti per offrire sempre più servizi, inoltra al comune le priorità di intervento (manutenzioni, decoro urbano, programmi di attività ludiche, ecc.). 

Il partenariato pubblico-privato serve per mettere insieme non solo un prodotto ma una squadra che lavora insieme per il turismo. Come tutte le realtà associative, il partenariato è fatto dalla partecipazione di tutti i membri che ne finanziano il funzionamento; per tutti i membri è previsto un ruolo e delle responsabilità; delle regole di funzionamento.

Questa esigenza di partecipazione ci è stata segnalata dai diversi operatori economici che hanno capito che Sersale è ormai un attrattore turistico, ma i flussi arrivano, visitano e vanno via. Perché non trovano i bagni pubblici, o trovano l'ufficio informazioni chiuso, o trovano i bar chiusi. Oppure scoprono un paese sporco e abbandonato, con le chiese che non si possono visitare o con i volontari che non riescono a garantire l'apertura dei musei. Siamo tutti consapevoli che finora è stato grazie allo sforzo di volenterosi che Sersale è diventato un paese a vocazione turistica. Ma è giunto il momento di professionalizzarsi, di offrire un servizio all'altezza delle aspettative.

E si diventa professionali se ognuno svolge il suo compito: chi disciplina i servizi (il comune), chi li eroga (operatori commerciali), chi li rende accessibili (operatori del turismo). Se ognuno volge il suo compito sarà necessario avere servizi di qualità, e la qualità presuppone un circuito economico stabile e quindi il turismo diventa fonte di guadagno per tanti.

Se vogliamo essere all'altezza della sfida dobbiamo unire le forze e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Quelle di chi si candida a guidare lo sviluppo di Sersale sono le maggiori: fare in modo che tutti condividano un percorso comune.

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