L'AltraSersale

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Sia lodato il cielo... verrebbe da dire questo appena la Corte Costituzionale - che, per la cronaca, giudica sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni (COST, art. 134), ed è composta di quindici giudici nominati per un terzo dal Presidente della Repubblica, per un terzo dal Parlamento in seduta comune [e quindi anche dal PdL] e per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative (COST, art. 135) - ha emesso la sentenza:

La Corte Costituzionale, giudicando sulle questioni di legittimità costituzionale poste con le ordinanze n. 397/08 e n. 398/08 del Tribunale di Milano e n. 9/09 del GIP del Tribunale di Roma ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 della legge 23 luglio 2008, n. 124 per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione.

Parole che andrebbero incise su una stele e posizionate in ogni piazza d'Italia.

Sia lodato il cielo...Tuttavia questa vicenda suggerisce tre questioni:


1. Il fatto che il Presidente del Consiglio reagisca ad un normale funzionamento dei poteri e contropoteri dello Stato, meccanismi studiati dalla Costituente nel 1948, con tanta veemenza, blaterando sullo schieramento politico dei giudici costituzioneli - che, sempre per la cronaca, sono nominati in parte dal suo stesso partito e che comunque sono persone di specchiata esperienza professionale e comprovata competenza accademica - è sconcertante: è il segnale che questo uomo ha una paura folle della giustizia! Che abbia agitato lo spettro del comunismo è l'ennesimo segnale della pochezza contenutistica del suo progetto politico, che invece nasconde interessi economici formidabili... se ci fossero tanti comunisti, il 72% (???) della stampa rossa, allora Berlusconi non esisterebbe, sarebbe solo una miserabile traccia nella cronaca italiana!

2. Il fatto che abbia dichiarato che "Mi sento preso in giro, non mi interessa cosa dice [il Presidente della Repubblica]" lancia un'ombra preoccupante su Giorgio Napolitano. Il Presidente ha già controfirmato troppi decreti-vergogna di questo governo (decreto sicurezza, lodo Alfano, scudo fiscale) che testimoniano una certa "debolezza" del Qirinale rispetto all'esecutivo; qualche giorno fa, lo stesso Presidente della Repubblica ad un cittadino rispose in soldoni che se non firmasse tali leggi il governo li ripresenterebbe uguali, ammettendo, quindi, la sua incapacità a esercitare il suo ruolo di "garante della Costituzione"; questa delusione di Berlusconi, ci autorizza a immaginare precedenti rassicurazioni sull'approvazione del lodo (e quindi anche a Napolitano avrebbe fatto comodo essere più uguale degli altri)!!!

3. La sconcertante dichiarazione di D'Alema ("Sono dell'opinione che sarebbe sbagliato, da una parte e dall'altra, trarre conseguenze politiche dalla sentenza") ci dà il senso dell'opposizione. Un opposizione inciuciona che ha permesso, nel passato, che Berlusconi aumentasse il proprio potere mediatico, che non ci fosse alcuna legge sul conflitto d'interesse e, da ultimo, che lo scudo fiscale passasse proprio grazie alle assenze del PD.
Un opposizione che ha già messo le mani avanti e non intende chiedere le dimissioni di un indagato per corruzione che è a capo dell'intera amministrazione dello Stato.






Vorremmo ricordare a D'Alema che Prodi si dimise a causa di un avviso di garanzia giunto alla moglie dell'allora Ministro della Giustizia (tale Mastella); vorremmo ricordare che chiedere le dimissioni del presidente del consiglio non è atto di coraggio politico, ma atto dovuto: se la sentenza Mills dice che l'avvocato inglese è stato corrotto, allora esiste un corruttore!
Vorremmo ricordare che il sostegno, anche indiretto, anche semplicemente non esercitando le proprie funzioni istituzionali, si chiama COLLUSIONE!
Ma nel PD, come dice Crozza, sembra che esista una norma dello Statuto che vieta ai suoi membri di far cadere i governi, tranne i propri!

Infine ricordiamo la proposta che ha formulato il segretario nazionale del PRC, Paolo Ferrero:

Proponiamo a tutte le forze democratiche presenti nel Paese di dare vita ad un brevissimo governo istituzionale con tre compiti precisi: - approvare una riforma in senso proporzionale della legge elettorale, al posto della legge porcata che garantisce a Berlusconi la maggioranza parlamentare pur non avendo la maggioranza dei consensi; - approvare una legge sul conflitto di interessi che impedisca ai cosiddetti poteri forti di influire sul naturale funzionamento delle istituzioni rappresentative della sovranità popolare;
- cancellarfe tutte le leggi vergognose di questo governo.

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