L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.


Sono passati più di 40 anni da quando un medico, in giro per il mondo ad appiccare fochi di guerrilla, fu ucciso tra le montagne boliviane proprio mentre un intero continente, la Latinoamerica, alzava lo sguardo e il pugno chiuso contro i predoni imperialisti.
Era il 9 ottobre 1967 quando Ernesto Guevara de la Serna, 39 anni, medico, cessava la sua vita di instncabile sognatore di mondi utopici e più giusti e diventava un'icona secolare. La sua foto è la più riprodotta da quando esistono le pellicole, il suo sguardo dritto, fiero e profondo ha animato generazioni di ragazzi in tutto il mondo.

Ernesto "Che" Guevara è il volto più conosciuto al mondo, perfino nelle lande desolate della mongolia il suo volto è immediatamente riconosciuto e assimilato ad una idea millenaria: la rivoluzione!
Questo ribelle, appena laureato intraprese un viaggio in moto lungo il continente americano e nel suo viaggio di piacere incontrò indios, lebbrosi, minatori sfruttati, contadini sopraffatti dalle multinazionali e dai latifondisti, vide bambini scalzi e malnutriti, conobbe la solidarietà popolare degli umili. Prestò le sue cure ai lebbrosi emarginati nella foresta amazzonica, ascoltò il grido di sofferenza che si levava fino a Machu Picchu, un tempo capitale di una civiltà molto più avanti rispetto a quella che la sterminò.

In questo viaggio maturò una profonda avversione a quella logica che giace alla base di ogni efferatezza che insanguina il mondo: l'accumulazione incessante di profitto e di potere. E decise.
Si unì ad un sognatore carismatico di nome Fidel Castro e insieme ad altri giovani cubani abbattè il regime corrotto e repressivo di Batista, guidò la trasformazione di Cuba da bordello yankee in terzo paese per qualità della sanità (dopo Francia e Italia) e della scolarizzazione (95% di popolazione alfabetizzata); e ancora esportò il sogno della rivoluzione in Congo, in Bolivia.

Le sue idee affascinarono e guidano ancora oggi giovani europei, africani, americani che sognano un altro mondo possibile.

E' utile ricordare lo spessore di questo uomo, non del guerrigliero, non del medico, nè dello statista. E' utile perchè Ernesto Guevara è un idealtipo di uomo nuovo. Quell'uomo nuovo che i filosofi cercavano nel rinascimento, nelle rivoluzioni ottocentesche, nella resistenza antifascista. Un uomo che cercava di capire il mondo che lo circondava, non si rassegnava all'idea di contemplarlo e di spiegarlo, ma si sforzava di cambiarlo.

Abbiamo ancora bisogno di questi uomini, abbiamo bisogno ancora di utopie nelle quali credere.

Hasta la victoria siempre!




Siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza.

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