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Da Calabriaora del 1 aprile 2011:

Sersale, il derby sopra ogni cosa.


I primi tepori primaverili a Sersale li porta soltanto l'aria del derby. Domenica sarà infatti di scena questa inedita stracittadina nel campionato d'Eccellenza tra As sersale e FC Real Sersale. Un match che sembra avere più valore sul piano del tifo che su quello strettamente calcistico. Ai fini della classifica infatti i giochi sembrano ormai fatti per le sersalesi. L'As non ha più nulla da chiedere ad un campionato condotto egregiamente per essere una matricola, se non un punto per una salvezza aritmetica che non sembra essere però a rischio con l'attuale status quo. Rosati sembra essere riuscito nell'ennesima impresa a Sersale, dopo le due promozioni ora la conferma in eccellenza, un traguardo che ne fa un quotatissimo mister nelle classifiche d'opinione. Per ben altre ragioni anche i gialloverdi sembrano aver detto tutto in questo campionato. La classifica del Real è purtroppo eloquente, salvo movimenti in queste due ultime giornate gli uomini di Ardimentoso sono condannati alla retrocessione per direttissima. La cabala di risultati che riguardano le ultime cinque potrebbe lasciare ancora uno spiraglio per i playout, ma il Real avrebbe dovuto massimizzare i risultati delle ultime due gare interne per arrivare a questo derby con le giuste ambizioni. Cipparrone non sembra essere riuscito nell'impresa di risollevare le sorti dell'enfant prodige del calcio dilettantistico: probabilmente nel rendimento dei suoi avranno pesato dinamiche accessorie come la difficoltà di fare gruppo, l'eterogeneità della rosa e forse anche un po' di disaffezione dovuta alla spirale dei risultati.
Se il calcio si giocasse solo per i freddi calcoli aritmetici questo derby non avrebbe ragion d'essere. Invece nella febbre da pallone che ha investito il centro presilano il derby ha un doppio sapore: quello della vittoria calcistica e quello della battaglia fuori dal campo. Sul campo i gialloverdi vorranno sicuramente una dimostrazione di forza, proprio perchè il derby è una partia a se, ha un valore particolare, e il Real vanta l'unica vittoria nelle precedenti tre edizioni. Idem si dica sull'altra sponda, dove mancando il risultato si vorrebbe una vittoria che valga anche come saluto al pubblico casalingo.
Ma al di là del campo la frenesia vola nei preparativi: le tifoserie organizzano coreografie mentre sono in fase di ultimazione le nuove tribune del Ferrarizzi. Sulle pagine facebook corrono invece i consueti sfottò, le ironie e anche qualche discussione che esula il mondo del calcio. La distanza in classifica è il leitmotiv, anche se i gialloverdi ostentano indifferenza sottolineando quanto il Real e non il campionato sia la ragion di vita per i giallorossi. Questo copione da litigio di coppia, con una parte che provoca e l'altra che ignora o che viceversa risponde irritata, è effettivamente il metro per capire lo stato del calcio sersalese: una competizione tra due società che è stata foriera di grandi risultati per entrambe.
Del resto è più unico che raro che un piccolo centro come Sersale vanti ben due realtà d'Eccellenza, è più unico che raro vedere macchine organizzative in grado di affrontare costi e sfide superiori alle possibilità.
È più unico che raro osservare quanto il calcio pervada la vita di ognuno di noi, occupando, nel bene e nel male, il primo pensiero su ogni altra preoccupazione, discussione, situazione.





Antonio Borelli

 

 

 

 

 

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