L'AltraSersale

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07.38 am - MEDICINA LEGALE

UO LABORATORIO DI TOSSICOLOGIA

 

C'è ancora la foschia delle prime mattine di primavera, siamo nella periferia più estrema e aspettiamo davanti ad un portone in alluminio anodizzato. Fuori tra i cespugli incolti panche e frammenti di ospedale abbandonati. Qualcuno fuma nervosamente e qualcuno alita nell'umido del mattino.

 

Siamo in quattro, digiuni e con cerchi profondi attorno agli occhi: io ho dormito malissimo. Aspettiamo il nostro turno difronte alla legge. Ognuno affronta i propri guai. Uno dei quattro abbandona subito: analisi del capello... ha giusto il tempo di sussurrare "ma dopo quanto non mi beccano più?". Sei mesi. Ma nel frattempo può chiedere la sospensione temporanea del ritiro.

 

Ebbene si, siamo tutti lì per la stessa ragione: ci hanno ritirato la patente, chi a torto chi a ragione. Però l'effetto è lo stesso: una criminalizzazione insensata ed eccessiva, sembra di vivere saggi focaultiani. Un disciplinare infinito fatto di verbali che attestano la tua colpa grave (condizioni di equilibrio precario e quel 0,59 g/l di alcol che ti fanno colpevole, nel mio caso), di decreti prefettizi che ti comminano la colpa (tre mesi, 500€ e 10 punti in meno per una birra!), di ricorsi (perchè lo sbirro-di-frontiera-in-un-paese-neutrale ha omesso l'orario delle misurazioni), di analisi, di commissioni, di psicologi. Tutto per l'eccesso di zelo di un servo dei servi dei servi e per le assurde leggi del cattolicissimo (e quindi tollerante) Giovanardi: loro si mangiano l'Italia e io sono il criminale!!!

 

Ad ogni modo, il primo ci abbandona. Rimaniamo in tre, saliamo al primo piano e attendiamo un'ora in una sala fredda per la fredda luce al neon. La puzza di ospedale e di sigarette spente. Aspettiamo che apra il laboratorio, un prelievo da cui dipende il nostro futuro, con cui forse sarà rimossa l'etichetta che ci hanno incollato addosso: alcolisti... non importa per quanto, ma alcolisti!

Questa è la violenza dello stato, insieme al mare di burocrazia, al mucchio di soldi e al tempo che ci portano via. Un vero e proprio disciplinare del potere, con la sua terminologia spietata e arrogante, con le sue procedure, i suoi riti.

 

Inganniamo l'attesa raccontandoci le nostre vicende, proprio come i tossici. Forse sentire che un altro è peggio di te magari ti aiuta a superare il momento. C'è chi è lì per un tasso alcolico 3,5, 2000€ di verbale e patente ritirata per due anni. Chi ha invece 0,65 e per l'occasione si è fatto accompagnare da un amico che è stato già vittima della violenza di chi di questo stato una gabbia sta facendo. E' quest'ultimo a spiegare che, oltre il naturale errore di essersi messo a guidare brillo (errore che abbiamo commesso tutti, chi di più chi di meno), tutta questa trafila ha il solo ed esclusivo scopo di generare tasse per lo stato e violenza sul cittadino: "mi è bastato un piccolo precedente e l'aver superato lo 0,80 g/l e mi sono fatto sei mesi di carcere: una serata allegra e finisci in galera!"

 

Il tipo, jeans, felpa e marsupietto calato sul fianco, barba incolta e capelli rasati è molto chiaro: l'obiettivo di questa legge non è prevenire gli incidenti, altrimenti gli sbirri si metterebbero nei pressi dei centri di aggregazione per evitare che la gente si metta a guidare e non per strada, dove tu sei un pericolo e per di più una nota di merito dello sbirro che ti becca. Lui è l'eroe, tu il criminale.

Spesso ci si mette a guidare in condizioni pietose, ma oggettivamente il tasso minimo previsto equivale ad una birra. Ciò significa che non puoi andare neanche a cena, che non puoi consumare ciò che è lecito vendere. Questa è la contraddizione: se l'alcool è un problema, perchè lo si vende? Se la legge serve a prevenire perchè invece reprime?

 

"Io non guido più: sono rimasto scioccato dalla pena e non vado più in giro in macchina, se qualcuno mi porta vado a divertirmi, altrimenti me ne vado a dormire" - racconta l'amico dell'inquisito di oggi. Proprio l'inquisito aggiunge: "è inconcepibile che per una birra ti rovinino; verbale, punti e patente perchè? perchè una sera volevi evitare la noia di questi posti e ti sei concesso un giro con gli amici". E scopro che anche lui è stato beccato con un tasso bassisimo come me. Chiedo dove e quando e arriva la sorpresa: stessa sera, stesso luogo e stesso agente che ha braccato me!

 

Allora concludiamo l'amabile conversazione di tre allegri ragazzi 'tossici' con due minuti d'odio per l'eroe: l'agente A. L.T. Lui, con la protezione della sua divisa di servo del potere, si è divertito. Lui non parlava quella sera. Lui ha violato la nostra libertà personale col suo assurdo alcol test. lui non ci ha spiegato a cosa andavamo incontro. lui ha sbagliato anche il mio verbale e ha omesso anche gli orari delle misurazioni. Lui ha fatto giustizia.

Ma poteva essere flessibile, in fondo il nostro tasso alcolico non era da pericolosità sociale. bastava ripetere la misurazione dopo dieci minuti e saremmo stati sotto al fatidico 0,50. Ma lui, invece, ha preferito fare l'eroe. lo sbirro. Nel suo fascicolo risulteranno due patenti ritirate in più nel suo score, e via dritto verso l'encomio e magari la promozione a ispettore, a strumento repressivo dello stato. A picchiatore di manifestanti, a intruppato negli uffici, ad amanuense di verbali, di assurde burocrazie vessatorie.

 

Lui, il servo dei servi, l'eroe.

Lui, servitore dello stato, morto soffocato dalla sua birretta bevuta appena smontato dal turno del sabato sera.

Agente A.L.T. ti odio!

E non è odio personale, è odio di classe, "odio mosso da amore..."

 

 

 

 

 

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