L'AltraSersale

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Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un volantino sul fatto che a Sersale ormai non esistono regole. La nostra ironia ci ha spinto a complimentarci con l'Amministrazione Comunale perchè è riuscita a superare la società capitalista trasformando il nostro paese in uno dei pochi posti al mondo in cui sussiste l'anarchia.

Questo giudizio ci deriva dal fatto che negli ultimi anni a Sersale si prendono decisioni alla bisogna, come capita, come viene... in libertà! non esistono piani turistici, piani commerciali, anche il piano regolatore viene costantemente derogato per consentire a questo o quello di costruire dove non sarebbe possibile.

Inoltre anche sugli eventi, sui servizi, sulle strategie economiche il comune non ha nessuna forma di pianificazione. Nessuna regola. La prassi dell'Amministrazione Comunale è quella di affrontare i problemi come vengono, di ricambiare il voto contraddicendo se stessa e le più elementari regole.

Nessuno vigila sul fatto che le strade sono ridotte un colabrodo, sulle perdite d'acqua, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, sugli sprechi pubblici e sull'inefficienza dell'amministrazione. Ogni qualvolta abbiamo sottolineato gravi infrazioni alle regole comuni, come nel caso del listino dei bar o della privatizzazione della pubblica illuminazione, l'Amministrazione ha risposto aizzando la popolazione contro di noi o contro il nostro Capogruppo in Consiglio Comunale.
Lo ha fatto dicendo alla gente che noi "disturbavamo le manovre, eravamo contrari, rompevamo le palle"!!!

Nell'ultimo caso lo scritto parte da una polemica sottovoce sull'appropriazione degli spazi pubblici da parte degli esercizi commerciali (ma anche da parte di privati cittadini); noi non siamo contro la concessione degli spazi ai bar, anzi questo è un interesse di qualunque commerciante. Quello che sottolineamo è che:
- le decisioni si prendono al chiuso senza coinvolgere chi usa quegli spazi, come gli anziani;
- non esistendo un piano commerciale, le concessioni si danno a simpatia e non secondo le regole dell'ordine pubblico o dell'urbanistica;
- nello stesso solco degli spazi pubblici dei bar si collocano le privatizzazioni dei boschi e dei servizi: questa amministrazione ha ceduto per 30 anni la gestione del demanio pubblico, quando noi avevamo proposto una gestione pubblica che avrebbe fruttato di più;
- l'amministrazione concepisce la cosa pubblica come un affare privato, da gestire in privato e in maniera privatistica;

Ribadiamo che a noi non interessa chi abbia ricevuto favori o sfavori, chi si sia avvantaggiato o chi sia stato danneggiato dalle scelte di questa amministrazione, a noi interessa che ci siano regole e metodi democratici.

Da anni chiediamo che vengano istituiti sistemi di consultazione e di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, invece il risultato è che al consiglio comunale non c'è la minima traccia di essere umano, perchè i cittadini sono stati indotti a esigere i loro diritti nel privato delle case e delle campagne elettorali.
Da anni chiediamo l'individuazione di metodi e regole condivise e valide per tutti. E la risposta è sempre stata sparare nel mucchio.

Giusto a titolo di cronaca, l'ultima ordinanza sindacale fa espresso divieto di consumare alimenti e vivande negli spazi aperti all'esterno dei locali, ciò significa che non si può mangiare per strada o bere nelle piazze e nei parchi. Se ciò è vero, per effetto del decreto sicurezza, le domande sono due:

1. a che serve concedere gli spazi ai bar e agli esercizi commerciali se poi non si può consumare all'esterno?
2. perchè è stato fatto questo divieto? forse a sersale nei parchi e nelle piazze ci sono stati episodi di violenza legati all'alcol?

La nostra risposta a queste domande è sempre la stessa: faciloneria e improvvisazione dell'Amministrazione!

In altre parole lo sceriffo impone le regole, il pastore intercede per i cittadini, i banditi assaltano la diligenza e gli indiani sono costretti nelle riserve.
Sersale - Far West!

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