L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.

Le donne e gli uomini di Rifondazione e della Federazione della Sinistra hanno aderito alla manifestazione "SE NON ORA QUANDO?" che si terrà il 13 febbraio.

Questa manifestazione non è una manifestazione contro Berlusconi, ma contro il berlusconismo. 

Noi riteniamo da sempre che Berlusconi, grazie al suo insanabile conflitto d'interessi e al controllo del sistema televisivo pubblico e privato, sia riuscito a compiere una controrivoluzione culturale nel nostro paese. In un ventennio è riuscito a scardinare tutte le conquiste sociali e culturali di questo paese, rovesciando completamente il senso comune del popolo italiano.

 

La potente macchina comunicativa del presidente - una sorta orwelliano di Ministero della Verità  che lavora incessantemente per impedire l'informazione, per sabotare con disturbatori professionisti (Gasparri, Cicchitto o Santanchè) i programmi di approfondimento, per difendere l'indifendibile e per diffondere un modo di pensare - è all'opera da tempo nel tentativo di presentarci risultati di governo non suffragati dalla realtà, di annientare il dissenso sociale che monta nel paese reale, per orientare il pensiero popolare sulle questioni cruciali, per creare verità inattuali.

 

Nel caos scoppiato con l'ormai tristemente noto Caso Ruby sono molte le cose che si dicono, ma mai si toccano tre punti fondamentali:

 

1 - Tutti i cittadini sono uguali difronte alla legge - è assolutamente falso che con le intercettazioni si sia violata la vita privata del Presidente del Consiglio, nell'ordinamento italiano nessun cittadino può essere esente dalle misure d'indagine che servono per appurare ipotesi di reato. Se si presume che un cittadino abbia compiuto un reato, la magistratura ha il dovere di indagare e il cittadino ha il diritto di difendersi nella sede giudiziaria. Dato il fatto che la prostituzione minorile e la concussione sono reati previsti dalla legge per tutti i cittadini anche il cittadino Berlusconi è sottoposto alla legge e quindi deve essere processato.

Pur ammettendo che Berlusconi abbia chiamato in Questura per evitare un incidente diplomatico in quanto credeva che Ruby fosse nipote di Mubarack, si configura comunque il reato di concussione (approfittare delle proprie mansioni per obbligare un pubblico ufficiale a fare o non fare alcune cose). Nel Caso Ruby, non solo si sarebbe violata la procedura diplomatica che prevede il contatto con l'ambasciata egiziana, ma si sarebbe dovuto affidare la minorenne ad un istituto e non ad un'altra prostituta. Quindi, se proprio Berlusconi non ha fatto sesso con una minorenne, ha comunque violato una legge dello Stato Italiano in quanto presidente del consiglio.

 

2 - La figura di merda internazionale - non sono i giudici a far fare una pessima figura all'Italia, indagando il Presidente del Consiglio per "pornografia politica", semmai il contrario. In un paese libero si sarebbe sicuramente sottolineato l'inadeguatezza al ruolo di un presidente del consiglio che a) crede che Ruby sia una maggiorenne; b) crede che Ruby fosse la nipote di Mubarak; c) che dichiara pubblicamente la cosa rischiando l'incidente diplomatico; d) che si intrattiene in situazioni imbarazzanti fino a notte inoltrata sottraendo energie alla cosa pubblica; e) che anzichè andare subito in tribunale per dimostrare la sua innocenza, rifiuta qualsiasi forma di giudizio; f) che solleva un gravissimo conflitto di poteri; g) che in un summit europeo sul Mediterraneo parli delle sue faccende private.

A nostro parere, al di là delle scelte di vita privata, Berlusconi è inadeguato a ricoprire il suo ruolo.

I suoi comportamenti e le sue dichiarazioni azzoppano la credibilità delle istituzioni sia sul piano interno che internazionale.

 

3 - Il regresso culturale - nelle intercettazioni e nelle dichiarazioni di questi caotici giorni emerge un quadro di valori ampiamente disarmante: il berlusconismo ha sostituito la mignottocrazia alla meritocrazia. Oramai in Italia una larga fetta della popolazione crede che la via più breve per il successo e l'affermazione sia circuire un vecchio satrapo, che per ottenere incarichi pubblici e averi sia necessario mercificare il proprio corpo e la propria dignità. Siamo veramente al punto in cui la crisi economica e di futuro si traduce nell'equazione di Cetto Laqualunque "I have no dream ma me piace u pilu". L'esercito di veline che si prostituisce ad HarDcore è la dimostrazione che l'etica del lavoro e del merito, del sacrificio nello studio e nella vita sociale sono stati seppelliti dalla futilità dell'ideologia del successo ad ogni costo e con qualunque mezzo. E se quest'ideologia trasborda in qualsiasi campo della vita sociale di questo paese?

 

 

Quello che è successo ad Arcore non è solo una fattispecie di reato o il più basso livello toccato da una classe politica avvezza al privilegio.

Ad Arcore è stato raggiunto l'apice della controrivoluzione berlusconiana. Un popolo di guardoni, di arrapati, di puttanieri e faccendieri. L'idea che così fan tutti. Il senso comune del potere=sesso. La violenta speculazione sul corpo delle donne.

E' questo che non possiamo più tollerare. E' il momento di alzare la testa.

Se non ora, quando?

Visualizzazioni: 16

Commento

Devi essere membro di L'AltraSersale per aggiungere commenti!

Partecipa a L'AltraSersale

© 2024   Creato da Antonio Borelli.   Tecnologia

Segnala un problema  |  Termini del servizio