L'AltraSersale

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Da Calabriaora del 12 febbraio 2009:
I cittadini verranno rimborsati per le quote di depurazione

Almeno questa!
Come vedete la sinistra non è morta. Da circa tre mesi conduciamo insieme ad altre associazioni ecologiste, dei consumatori e sindacati una battaglia di giustizia.



Sulla stampa degli ultimi giorni c'è stata un po' di confusione sugli anni e sulle modalità di restituzione delle spese di depurazione: chiariamo subito che i cittadini hanno diritto al rimborso degli ultimi 10 anni di bollette e non sei come riportavano i giornali; e devono presentare domanda di rimborso al comune su apposito modello.

Da diversi mesi conduciamo insieme ad altre associazioni ecologiste, dei consumatori e sindacati una battaglia di giustizia per la restituzione del canone pagato per le spese di depurazione delle acque reflue nei comuni privi di depuratore.

Con sentenza numero 335 (del 10 ottobre 2008), la Corte Costituzionale ha corretto una norma della legge sul riordino idrico del 1994 che prevedeva che gli utenti dovessero pagare la quota di depurazione e fognatura, anche qualora il servizio in questione fosse inattivo.

Questa è stata la politica dei due tempi i comuni: prima la tariffa, poi il depuratore. E ciò per i cittadini ha significato nel tempo aumenti tariffari, servizi pagati e non ricevuti, mentre per le aziende le spalle erano ben coperte grazie agli introiti sicuri rappresentati dalle bollette. Questa d’altra parte è la logica pseudo-imprenditoriale introdotta con le privatizzazioni.

La sentenza n°335 ha definito la norma della legge del ‘94 incostituzionale sia perché introduceva un trattamento inuguale fra i cittadini, sia perché la bolletta che paghiamo deve coprire interamente i costi di gestione. Ma mentre per la quota distribuzione abbiamo ricevuto l'acqua dal potabilizzatore a monte di Sersale, nel caso della fognatura non avendo ricevuto alcun servizio, perchè il Comune è ancora sprovvisto di depuratore, non vi è ovviamente alcun servizio da pagare.

Giustizia è fatta! ed ora tutti i Comuni privi di impianti e che hanno riscosso la tariffa per la depurazione delle acque reflue, devono restituire le somme versate dai cittadini.
Visto che gli introiti per la depurazione devono essere accantonati in un fondo vincolato del bilancio comunale, non dovrebbero esserci problemi per la restituzione degli ultimi dieci anni di contribuzione.

Invitiamo pertanto i cittadini a richiedere il rimborso.

Rifondazione Comunista ha preparato un modello che può essere ritirato contattando il nostro circolo; richiedendolo con mail al seguente indirizzo di posta elettronica: rifondazionesersale@yahoo.it.
Oppure scaricandolo direttamente cliccando sul seguente link:

modello per i comuni privi di depurazione.pdf

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