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Il comune di Sersale con un comunicato ufficiale annuncia la riapertura della sp 158 (Sersale-Cropani) da lunedì 7 novembre. La strada sarà percorribile solo sul tracciato vecchio e solo a 30 km/h. Verrà posta un'adeguata segnaletica per facilitare gli automobilisti. Il comunicato arriva giusto in tempo perchè la riapertura era prevista proprio per oggi 5 novembre. Secondo quanto preannunciato in estate dal responsabile unico del procedimento, dott. Siniscalco, i lavori erano stati sospesi in estate per evitare disagi ai turisti ma la chiusura si rendeva necessaria comunque per ultimare gli interventi nei tratti di sovrapposizione tra nuovo e vecchio tracciato. I sersalesi e i cittadini del comprensorio hanno sopportato i disagi connessi alla chiusura di un'arteria fondamentale, come l'aumento dei consumi percorrendo altri percorsi per recarsi al lavoro, oppure la dilatazione della consegna delle merci per esercizi commerciali e piccole imprese - visto che camion di una certa tara hanno dovuto percorrere la strada di Mesoraca -, come il mancato lucro per i servizi pubblici. Tuttavia la loro rabbia è ormai al limite della sopportazione constatando che l'impresa esecutrice dei lavori ha lavorato con pochissimi mezzi e due o tre operai al massimo, che l'attività si è limitata soltanto alla rimozione dell'asfalto del vecchio tracciato e nessuna opera muraria è stata realizzata.
Sostanzialmente le condizioni della Sersale-Cropani sono peggiorate: mentre fino a questa estate il vecchio tracciato rimaneva almeno percorribile, ora è definitivamente scomparso e quello nuovo è lungi dall'essere completato. Mancano, oltre alla bitumazione finale, anche le opere murarie per consentire il completamento di tratti brevissimi, alcuni di poche decine di metri. Sono a mala pena accennate le cunette e i raccordi con i viadotti. Lavori che richiederebbero soltanto un impegno massiccio e costante di uomini per pochi giorni: si tratterebbe di realizzare muri non più alti di tre metri, di realizzare cunette e raccolta delle acque. Interventi per i quali i sersalesi hanno dato credito all'Amministrazione Provinciale allorquando è stata disposta la chiusura totale della strada. Ma, come si suol dire, le bugie hanno le gambe corte e qualsiasi cittadino si è reso conto di come la Provincia abbia semplicemente posticipato il momento della verità; la domanda vola di bocca in bocca: “cosa ci vuole per ultimare i lavori?”. La piazza discute e ormai da più parti si invoca una manifestazione per chiedere la fine dei lavori, o quantomeno la fine della presa in giro che la Provincia opera nei confronti di intere comunità, senza il minimo rispetto per chi lavora, chi studia e chi viaggia quotidianamente.
A guardar bene lo stato dei lavori ci si chiede come mai le autorità locali non abbiano ancora esercitato forme elementari di controllo, visto che è palese che i lavori non saranno ultimati per il cinque di novembre. Fatta salva l'ipotesi di una nuova chiusura e di una nuova presa per i fondelli.
Antonio Borelli
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