L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.



Anche quest'anno ce l'abbiamo fatta!
Organizzare, montare, allestire, gestire Liberafesta sta diventando sempre più difficile, ma sempre più soddisfacente. Due anni fa, all'ultima festa, venivamo da una grande delusione per le elezioni comunali, ma nonostante ciò volemmo testimoniare che per noi è più importante la società che il potere: i Rotta a Sud agli esordi, 'mparrettati e un caldo bestiale decretarono un successo inaspettato... facemmo più spettatori di Irene Grandi!

Quest'anno, la situazione era più avvilente: la sinistra frammentata e scomparsa dal parlamento, una situazione locale che definire pesante è dire poco, eppure volevamo testimoniarci, renderci conto che esistiamo e lanciare alcuni messaggi.

Ancora una volta siamo riusciti a coniugare prezzi popolari e qualità, dimostrando a tutti che i costi spropositati di bevande e cibi sono solo il frutto di speculazioni; siamo riusciti a mettere insieme arte e impegno politico, solidarietà e allegria. Di siucuro avremmo potuto organizzarci meglio, avremmo potuto fare le cose con più calma e meglio, avremmo potuto offrire più giochi e iniziative, ma purtroppo le forze fresche vanno latitando e abbiamo fatto tutto con poco...

Però qualcosa di strano è accaduto: pensando al tipo di spettacolo subito abbiamo pensato a Fabrizio De André, ne abbiamo parlato con Carmine Torchia e lentamente più realtà si sono avvicinate. Prima Graziella Spadafora ha insistito affinché ci fosse qualcosa di sperimentale, poi Gianluca Pitari, poi i "musicanti" che hanno veramente dato un grandissimo contributo ad un prezzo realmente popolare! (e per questo saremo eternamente grati)

Poi giorno dopo giorno insieme a Carmine abbiamo ideato e sperimentato nuove forme di comunicazione: la locandina, la pubbllicazione sul sito della Fondazione De André, i giornali... e poi Facebook (con una inusitata presenza di non sersalesi alla festa!), e infine anche il fotografo di teatro Tommaso LePera.

E quindi la gente si è appassionata, è rimasta nonostante "gli inconvenienti tecnici", ha letteralmente assaltato lo stand... e poi i complimenti mentre ci muovevamo in piazza. Non lo diciamo per autocelebrazione, lo diciamo perchè ne siamo fieri e orgogliosi!

Insomma, un bell'esempio di come dovrebbe funzionare una società migliore: ognuno col suo carico di umanità, le sue competenze e talenti, ognuno svolge il suo ruolo e il risultato è un obiettivo condiviso, una missione comune.

Volevamo inoltre chiedere al pubblico un sostegno alle nostre battaglie, piccole e grandi, perchè abbiamo ancora bisogno della sinistra e lo abbiamo fatto offrendo quegli spunti di riflessione che solo la poesia di Fabrizio De André poteva fornirci... perchè di fronte alla perdita di senso della società possiamo reagire solo con l'umanità, quella ricca e variopinta.

Con Liberafesta volevamo testimoniare che Rifondazione Comunista ha le potenzialità, come è stato anche in passato, di rappresentare l'alternativa per questo paese. Un'alternativa costruita dal basso e da tanti, una rete di individui e di soggetti. Volevamo praticare l'alternativa e ci siamo riusciti.

Realmente soddisfatti!

Leggi l'articolo di Maria Francesca Buffa sul Quotidiano.

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