L'AltraSersale

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Primarie Centrosinistra 2012: la mia proposta programmatica.

Ieri ho presentato la mia candidatura in rappresentanza del Comitato per il Centrosinistra alle Elezioni Primarie 2012 del 25 febbraio. Impossibile raccontarvi la mia emozione e il mio orgoglio per l'opportunità che mi è stata offerta: rappresentare un'alternativa per Sersale, per il suo futuro.

Una sfida che rappresenta una grossa responsabilità ma che è per me anche una sfida con me stesso, con la mia storia. Anzi è una sfida con la nostra storia, perché per me è una battaglia generazionale e culturale.

Pubblico qui di seguito una sintesi della mia proposta programmatica al centrosinistra e al popolo delle primarie, perché credo che la scelta deve essere orientata non dalla dicotomia giovane/vecchio - sarebbe riduttivo per me e per il mio avversario - ma dai contenuti, da ciò che vogliamo per Sersale.

Innanzitutto mi preme sottolineare che la scelta del comitato di insistere sulle elezioni primarie è determinata da due obiettivi: battere le destre e costruire un centrosinistra che sia effettivamente alternativo all'offerta politica di Salvatore Torchia, candidato per il centrodestra.

E da due principi: permettere la partecipazione popolare e restituire dignità alla politica. Le Primarie non sono uno strumento di contrapposizione, ma un metodo di partecipazione, di costruzione dal basso dell'alternativa, di aggregazione. Il Comitato ha proposto fin da sempre le Primarie perché, per esempio, nelle battaglie referendarie, contro l'inquinamento elettromagnetico, per la strada Sersale-SS 106 ci siamo resi conto che a Sersale esiste una domanda straordinaria di partecipazione alla POLITICA; una domanda che i partiti non riescono più a intercettare perché troppo impegnati nelle loro schlerotizzazioni interne.

Siamo arrivati - il PD, Rifondazione Comunista, il Comitato per il Centrosinistra - ad un accordo che è, secondo noi, il meglio che potevamo offrire, in termini di scelta, al popolo del centrosinistra. Comunque vadano le Primarie, noi sosterremo il vincitore: se dovessi perdere le primarie contribuirò ad apportare istanze di cambiamento nel centrosinistra, mentre se dovessi vincerle so per certo che alle mie spalle ci sarà una squadra che offrirà la giusta esperienza per amministrare Sersale.

La mia candidatura nasce da una profonda istanza di cambiamento. Un rinnovamento culturale e generazionale nella classe dirigente di questo paese: appartengo ad una generazione a cui viene costantemente negato il futuro, ora è il momento di riprendercelo e di costruirlo noi. Insieme.

Appartengo ad una generazione che pensa in modo diverso il proprio mondo. Su questa base io ho deciso di proporre, anche sulla scorta di quanto emerso nel corso delle Primarie delle Idee, alla cittadinanza, al centrosinistra e al confronto col mio avversario la seguente base programmatica:

Come recita il Testo Unico sugli Enti Locali, un Comune esiste laddove c'è un Territorio e una Comunità. Ma anche un'Amministrazione attenta, presente e puntuale anche nei più piccoli problemi, come le strade. l'illuminazione, la manutenzione. Il mio programma riguarda appunto questi due elementi fondamentali.

TERRITORIO:

  • Consumo Zero del Territorio: noi riteniamo che bisogna difendere il territorio dalla cementificazione, perciò il prossimo Piano Strutturale Comunale dovrà essere partecipato - costuito insieme ai cittadini - e dovrà tendere al recupero dell'esistente, piuttosto che al consumo di altro territorio. Sersale non può permettersi, nè economicamente, nè ecologicamente, altre zone d'espansione, altre zone industriali. Bisogna migliorare quelle già individuate e recuperare il patrimonio urbano già esistente, sia in chiave residenziale che turistica.
  • Riduzione dell'impronta ecologica: la grandiosa vittoria della battaglia referendaria ci ha indicato un obiettivo da perseguire: l'ambiente è una risorsa scarsa e va preservata. Perciò noi ci proponiamo di realizzare un effettivo sistema di raccolta differenziata. Per Sersale, la differenziata fatta dalla Giunta Scalfaro è un costo piuttosto che un vantaggio e non si è tradotta in una riduzione delle tariffe. utilizzando gli stessi fondi, noi crediamo che si possa recuperare il riciclabile e venderlo come materie prime ad alcune aziende - come già fa il Comune di Cropani - e si possa anche creare qualche piccola forma di occupazione. I risparmi conseguiti in bilancio alleggeriranno le altissime tariffe che i sersalesi pagano. Sulla stessa linea anche lo sforzo di recuperare fondi per migliorare l'efficienza idrica della rete comunale. Evitare gli sprechi di acqua aiuta non solo l'ambiente ma anche le tasche dei cittadini, perché questo incide sulle bollette.

 

COMUNITA':

  • La città dei servizi: guardando all'evoluzione socio-economica di Sersale noi ci troviamo davanti all'invecchiamento della popolazione e alla progressiva scolarizzazione della fascia giovanile. Questo significa da un lato una crescita della domanda di servizi culturali, sociali, assistenziali, sanitari e dall'altro in una massiccia disponibilità di saperi e competenze di livello medio-alto. Pertanto la prossima Amministrazione dovrà puntare alla realizzazione di efficienti servizi di assistenza agli anziani, ai malati, ai giovani. Dovrà investire in cultura e in turismo. Cercando di mettere a frutto le competenze locali e le specificità professionali. Questo potrebbe incentivare un minimo di occupazione e restituire a Sersale il suo ruolo guida nel comprensorio. Per essere capaci di ciò bisogna fare sistema, costruire una rete nella quale ognuno è necessario al successo di tutti. Ad esempio il turismo: il turismo è un prodotto che si compone di beni, servizi, marketing, logistica; senza i bagni pubblici o le panchine Sersale sarà sempre poco ospitale, senza bar aperti sarà vuoto, senza comunicazione sarà sempre un "segreto custodito". Il turismo è un prodotto complesso, esso non può essere delegato agli sforzi meritori degli attori privati, né al contributo spassionato del volontariato. Il turismo deve essere pianificato.
  • La città delle relazioni: Sersale è un paese ricco di socialità, di convivialità, di creatività; ma lo stile di vita dettato dalla crisi e dalla precairetà lo stanno trasformando nella terra dell'individualismo: il sé rappresenta un rifugio confortevole, senza impegni. Noi proponiamo invece un nuovo modo di intendere la vita sociale, attraverso al collettività: l'arte non deve più essere hobby personale, ma condivisione; la cultura deve essere accessibile, il volontariato e l'associazionismo genuini. Questo significa mettere al centro le relazioni, piuttosto che l'io. Le relazioni si costriuscono nella comunità: perciò tra le proposte del comitato vi sarà la realizzazione di un centro sociale per le donne; un luogo dove sia possibile condividere progetti e idee, scambiarsi i libri, realizzare attività di laboratorio... un luogo che completi un processo di lifelong learning (apprendimento lungo tutta la vita) che serve principalmente al benessere personale delle donne, e per riflesso a quello delle loro famiglie e dell'intera comunità.

Nell'augurarmi che le Primarie siano realmente partecipate e che contribuiscano a raggiungere l'obiettivo di battere le destre, colgo l'occasione per augurare "in bocca al lupo" al mio avversario. Con l'orgoglio e l'emozione di potermi confrontare con lui in una competizione serena, leale, politica.

Antonio Borelli


alle ELEZIONI PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA

SABATO 25 FEBBRAIO

SEDE PD - PIAZZA CADUTI PER LA PATRIA


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Commento da Antonio Borelli su 7 Febbraio 2012 a 23:16

E' questo ciò che intendo per Piano Strutturale Comunale partecipato: consultare la popolazione, discutere con tecnici ed esperti, individuare gli obiettivi e lavorare alla realizzazione.

La stessa cosa riguarda il turismo: con l'analisi SWOT si possono enucleare i punti di forza e le debolezze del sistema turistico locale, focalizzare le priorità.

Ci sono strumenti di amministrazione nuovi e più efficienti sul piano economico che solo adeguate professionalità possono costruire.

Spetta a noi raccoglierle e metterle a lavorare insieme.

Commento da carmine su 7 Febbraio 2012 a 18:38

Potrebbe essere interessante gestire meglio le risorse umane già presenti e a disposizione dell'amministrazione comunale, creare all'interno del municipio un'ufficio di studio, analisi e attrazione di investimenti dall'esterno, in poche parole creare una struttura solida sulla quale edificare il futuro di Sersale.

Fare una analisi SWOT del territorio di Sersale, potrebbe servire a creare un sistema solido sul tramite il quale porre le basi di uno sviluppo. Fin'ora qualsiasi scelta fatta dalle passate amministrazioni non sono state mai fatte all'interno di un quadro ben definito di sviluppo ma solo come scelte sporadiche per spendere fondi che venivano concesse.

Il centro Storico, la riorganizzazione dei servizi, l'ambito rurale potrebbero far parte del quadro generale di sviluppo.

Penso che la nuova squadra ammistrativa come ha già detto Antonio dovrebbe non pensare più pensare all'individualismo ma alla cooperazione.

Buon lavoro

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