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Da Calabriaora dell'10 aprile 2011:

Poste, la distribuzione va in tilt.


Passano le stagioni ma rimangono gli stessi problemi: di nuovo in stato di assoluta paralisi la distribuzione della corrispondenza a Sersale. Da diversi giorni i cittadini lamentano la mancata consegna della posta almeno in due dei tre distretti in cui è suddiviso il centro presilano. Sia la zona centrale che quella più nuova sono rimaste sprovviste di portalettere e nell'ufficio di via Roma la posta si accumula, ritorna indietro, giace. E contemporaneamente scadono le bollette, non arrivano comunicazioni importanti, si perdono documenti.
Eppure lo stesso problema si era presentato sul finire dell'anno passato: allora, dopo le proteste di alcuni cittadini che si erano visti rescindere i contratti di luce e telefono per non aver ricevuto la bolletta, sia l'amministrazione comunale che i consiglieri di minoranza avevano adito il Prefetto di Catanzaro per interruzione di pubblico servizio. Allora, il Prefetto aveva intimato a Poste Italiane di porre rimedio al grave disservizio che non coinvolge solamente l'ufficio postale di Sersale, ma anche quelli del comprensorio.
E invece il disservizio si ripresenta: i dipendenti allo sportello fanno spallucce e giustificano che a fine marzo è scaduto il contratto dei portalettere e che dovrebbero arrivarne di nuovi. Ai cittadini più arrabbiati viene indicato un numero di telefono per fare rimostranza nella speranza che la mole delle lamentele spinga l'azienda a porre rimedio, ma se si prova a comporlo non risponde nessuno. Appare ormai chiaro che il ripetersi dei disagi non è dovuto a fatti eccezionali ma all'organizzazione ordinaria di Poste Italiane. Da un lato, si riduce il personale e si chiudono sportelli e uffici per razionalizzare la rete; dall'altro, si introducono forme di lavoro sempre più precarie per cui un portalettere non fa in tempo neanche ad imparare lo stradario che già viene licenziato o sostituito. Se si aggiungono gli ulteriori disagi dovuti ai soventi guasti di linea o di rete, com'è avvenuto nella giornata di sabato nella quale non era possibile compiere alcuna operazione, si comprende bene come la pazienza dei cittadini sia esaurita e si pensi già a vie legali.
Con uno stile di vita che ha fatto della rapidità il suo tratto distintivo, oggi i sersalesi si confrontano con code estenuanti, servizi non funzionanti e ritardi mensili nella consegna della posta. Sono i più anziani a sintetizzare con ironia lo stato delle cose: “aspettiamo il postale” sospirano riferendosi all'antico servizio di posta che arrivava assieme ai mezzi di trasporto a cadenza settimanale.


Antonio Borelli

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