L'AltraSersale

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Continuano gli strafalcioni dell'Amministrazione Comunale. Ieri si è tenuta la riunione (questa volta convocata da genitori degli alunni di Sersale, identificati!) sull'aumento delle tariffe del servizio mensa e scuolabus scolastici ed è apparso evidente a tutti i presenti quanto ormai nessuno dell'amministrazione si occupi delle cose pubbliche.

Infatti, ad alcune domande poste dai genitori sul perchè l'autobus non si fermi in alcune zone o sul perchè degli aumenti il vicesindaco ha accampato risposte evasive del tipo "vi direi una fesseria se facessi dei numeri" e "bisogna chiedere ai tecnici, noi non ne sappiamo granchè".

In realtà siamo venuti a conoscenza che nel contratto non è previsto alcun aumento meccanico delle tariffe e soprattutto, se questo fosse previsto non potrebbe essere di certo pari al 40-45% in più rispetto all'anno scorso. Gli aumenti sono dovuti a esigenze di bilancio... che in lingua italiana si traduce in stiamo con le pezze al culo!

La cosa più sconvolgente, in realtà, sono state le giustificazioni dell'Amministrazione.
Il vicesindaco, utilizzando pretestuosamente alcuni stralci del verbale di consiglio comunale, ha fatto intendere che l'aumento fosse stato votato anche e con l'approvazione dell'opposizione consiliare!!!
Inoltre ha cominciato a salmodiare sulla nostra infamante accusa (pubblicata domenica con manifesto pubblico) che l'amministrazione è latitante.

L'uso pretestuoso di stralci dei verbali di consiglio comunale, cucendo un po' le dichiarazioni dei consiglieri quasi per farne un collage, è veramente uno strappo istituzionale inaccettabile, sintomo di una percezione privatistica della cosa pubblica. Un membro della Giunta che arriva a manomettere le dichiarazioni di un consigliere di opposizione è roba che potete trovare su Libero o Il Giornale.
Teniamo a precisare che l'aumento delle tariffe era celato all'interno di una variazione di bilancio attraverso la quale si destinavano alcuni fondi per la realizzazione dei lavori di completamento della scala del Monte Crozze: se avessimo votato contro, noi atei comunisti, ci avrebero magari accusato di bloccare la via d'accesso a Dio!

In secondo luogo, vorremmo ricordare per l'ennesima volta all'Amministrazione comunale che più di altre si è distinta in attacchi giuristici contro consiglieri, esponenti di forze politiche avverse e giornalisti di ogni cultura politica che:
- ogni cittadino ha libertà di parola e di manifestare liberamente il proprio pensiero;
- i cittadini non sono sudditi e quindi non accettiamo supinamente le scelte dei padroni;
- la critica è, per sua natura, un invito a smentire con i fatti il pensiero altrui.

Invece alla riunione abbiamo sentito in soldoni che non è ammesso porre critiche all'amministrazione, che i cittadini non possono lamentarsi se un servizio fa schifo e, anzichè la smentita coi fatti sulle nostre ironie, sono arrivate alcune velate minacce contro il nostro manifesto.
E, siccome siamo abituati agli arguti manifesti intimidatori della destra, quelli che "sputtanano" l'avversario politico, aspettiamo con trepidante curiosità letteraria una risposta dell'amministrazione per riportare l'ordine e la disciplina tra i riottosi...

PS: vorremmo ribadire che della misteriosa assenza di ben 7 assessori alla riunione di sabato scorso non è stata ancora data spiegazione scientifica!

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