L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.


Volume al massimo, prato abbastanza umido da scoraggiare una permanenza prolungata e la giusta quantità di gente, per cui non ti senti nè uno dei pochi nè soffocare dalla massa.

4 gruppi rock alla modica cifra di 15€ è un prezzo affare. Si, qualcuno obietta che comunque si tratta di un'ora ciascuno... ma in fondo vedi 4e stili, modi, suoni, colori diversi. E poi diciamocelo francamente, magari qualche gruppo dopo un po' stanca, o magari non conosci le canzoni, quindi tanto vale vederseli così come se fossero esposti su un vassoio di assaggi-omaggi dal salumiere.

Iniziano i Marlene Kuntz. Cristiano Godano è sempre più magro, ma l'energia rende giustizia da sola al prezzo del biglietto. Oltre ai classici, Pelle e Nuotando nell'aria su tutti, i Marlene si lanciano anche in un galoppo progressive di circa 10 minuti contagiati dalla potenza assoluta di Impressioni di settembre, la cover della Pfm che è l'ultimo singolo del gruppo.

Poi, al cambio degli strumenti, tocca a Daniele Silvestri. Lui dice di non volerla buttare subito in politica, ma quando uno ti canta Il mio nemico per iniziare si sa già dove andrà a parare... e infatti pronta arriva una canzonetta dedicata al nostro zar, come dice il ritornello. Beh poi, tra corde rotte e problemi tecnici, c'è spazio per Occhi da orientale, e poi il ritmo già andante ti prende con Salirò, La paranza, Kunta kinte... e infine, quella che tutti chiedono fin dal primo minuto: Cohiba!

Giusto il tempo di montare le scenografie che salgono sul palco i Rinoçeròse. Non conoscendoli non saprei che pezzo citare, nè come classificarli... ripeto una "citazione della serata": un po' più duri di Moby, meno armonici dei Massive Attack oppure un'accozzaglia di stili: ci sono gli Who, il Glam, l'elettronica, qualche tocco di pop.
Insomma più da discoteca che da rock festival. Però bravi.

E alla fine, Subsonica. Non sto qui a dirvi i pezzi perchè non conosco alcun titolo. Non sono mai stati nelle mie corde malgrado li abbia ascoltati al liceo, malgrado li abbia visti più volte in piazza, malgrado facciano parte di quei gruppi che hanno fatto il cosiddetto "rinascimento comunale italiano" nella seconda metà degli anni '90, insieme ai 99 Posse, ai Litfiba o agli Afterhours, nomi legati indissolubilmente alla storia delle loro città. Ecco dei Subsonica posso dire che mi hanno fatto partire il pippone sociologico! "nuova ossesione..."

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