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Mai confondere il turismo con l'immigrazione. Due-tre cose che Grillo e Lega dovrebbero sapere...

Ascoltando le farneticazioni di Grillo e Salvini sui migranti 'invasori', untori di malattie, da rispedire a casa, mi sono ricordato di una storiella di Pennac:

Un un signore, annoiatosi del paradiso, chiede di poter visitare l'inferno. Gli viene concesso e lo trova indicibilmente bello, ricco di suggestioni e forze tumultuose; tornato in paradiso, dopo un po' chiede, stavolta dietro pagamento, di poter rivisitare gli inferi. Ma l'inferno ora si dimostra per quello che è; il signore stupito chiede spiegazioni ad un diavolo, il quale cinicamente risponde: “Mai confondere il turismo con l'immigrazione!”

Una storiella utile se Grillo e Salvini avessero viaggiato sui barconi e sapessero un paio di cose:
1. Secondo la Convenzione di Ginevra e i Regolamenti “Dublino” ogni essere umano, e quindi anche quegli sporchi croceristi del Mediterraneo, ha diritto di chiedere asilo o protezione internazionale per il fondato timore di essere perseguitato per ragioni razziali, sessuali, etniche, religiose e politiche;
2. I paesi firmatari della Convenzione di Ginevra, tra cui l'Italia, si impegnano a non respingere alla frontiera i migranti qualora essi vogliano chiedere protezione internazionale, sparare ai barconi equivale a violazione dei diritti umani;
3. La legge italiana disciplina il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo: centri di prima accoglienza, centri permanenti, rete SPRAR, pasti, vitto e alloggio, servizi, ecc. Il Fondo Nazionale per i Rifugiati ha destinato una spesa giornaliera di 27,50 € a richiedente asilo, in questo costo sono compresi 2,5 €, i soli che vanno in tasca del turista per caso – il resto sono costi di gestione (ovviamente gonfiati dal business dell'accoglienza e della finta emergenza immigrazione).
4. Il richiedente deve essere ascoltato dalla Commissione Territoriale per il diritto di asilo, entro 35 giorni dalla data di presentazione della domanda, ma a Ginevra non sanno che i poliziotti si barricano in questura contro i virus anziché lavorare.
5. Il 70% dei profughi si definisce migrante economico in fuga da aree in crisi politica, economica e sociale determinate dalla ineguale suddivisione della ricchezza globale. I nigeriani fuggono perché l'Eni compra interessi petroliferi da bande di politici corrotti, questi utilizzano il denaro per costruire sistemi di violenza per escludere la popolazione dalla condivisione delle ricchezze del paese. L'altro 30% proviene da paesi gravemente compromessi da conflitti (Siria, Iraq, Palestina, Afghanistan). In generale il 70% intende raggiungere il nord Europa, per cui l'Italia è solo un paese di transito.
6. Se una persona stesse bene a casa sua, cosa lo spingerebbe ad attraversare deserti e mari? La migrazione non è solo il risultato del bisogno, ma anche il prodotto del desiderio. Pertanto è storicamente inarrestabile.

A Grillo e Salvini bisogna spiegare che in media occorrono 90 giorni prima che una solerte Questura faccia il fotosegnalamento e raccolga l'istanza di asilo, 6 mesi per l'audizione in commissione, altri 2 mesi per un permesso di soggiorno, anni per un ricorso: poi i profughi vagano per strada o nei CIE, perché l'espulsione costa troppo di aereo.

Intanto per intascare (il 10% dei) 900€ che dice Salvini, devono avere - per la tracciabilità! - un postepay, rilasciato solo a chi ha un documento di identità e un codice fiscale, che normalmente la Polizia concede dopo 120 giorni dall'arrivo.

Senza documenti non si può garantire la profilassi sanitaria (l'ASP non conosce il codice STP che garantisce cure emergenziali a tutti gli stranieri): a proposito, caro Beppe, l'ebola ha un'incubazione di 15 giorni, un profugo impiega sei mesi dal Sierra Leone a qui, perciò è un virus da turista, non da migrante!
Cari cazzari pentastellati, perché non fate questa proposta: trasformiamo le caserme dismesse in centri di accoglienza sorvegliati dalla Polizia per fornire immediatamente un permesso di soggiorno umanitario. Servirebbe a ridurre i costi per 'mantenere' i migranti e aumentare la sicurezza e facilitare gli spostamenti in Europa.
Una lezione dalle migrazioni: mio nonno, un migrante, col suo viaggio ha evitato a figli e nipoti di dover partire: certo la Germania i migranti li mette a lavoro, non a fare i villeggianti nei centri!
Ma inutile parlare se continuate a confondere il turismo con le migrazioni.

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