Qualche giorno fa ho incontrato gli amici di
Rinnovando Sersale. È stato piacevole riprendere il filo di tanti discorsi abbandonati mesi fa, a causa di un lockdown che ha segnato tutti e discutere con chi ha condiviso un cammino fatto di impegno politico, di fatiche, ma anche di gioie e soddisfazioni.
Siamo al giro di boa di questa consiliatura ma vivendo lontano da Sersale, anche se continuo a seguire attentamente ciò che succede, impegni familiari e professionali non mi consentono di dare un contributo pieno, almeno in questo momento.
Mi dispiace non poter più assolvere al compito che mi era stato affidato due anni fa, nella bella assemblea costitutiva di Rinnov@ndo: "coordinare" il movimento politico sorto attorno alla lista che ci ha visti protagonisti alle ultime elezioni.
Una sfida ardua e avvincente, portata comunque avanti a distanza per necessità politica contingente: sviluppare una ferma opposizione e avanzare proposte nel merito delle scelte amministrative, secondo il nostro programma elettorale.
Delegare agli altri il lavoro non è mio costume. Pertanto, non potendo più svolgerlo in prima persona, in questa fase credo sia giusto restituire al gruppo consiliare - che è punto di riferimento perché ci mette quotidianamente la faccia - il compito di guidare il lavoro di Rinnov@ndo, sia sul piano dell'opposizione consiliare che soprattutto nell'individuazione di nuove pratiche, uomini e proposte da offrire ai sersalesi e alle forze politiche che si identificano nel centrosinistra, nei valori dell'antifascismo e dei beni comuni. La missione di trovare nuove forme organizzative, magari più aderenti alle necessità sopraggiunte di un movimento politico giovane, in grado di affrontare la strutturale disaffezione e apatia politica che sorge tra un'elezione e l'altra - sempre marcando una differenziazione rispetto al passato e ai compeitors politici - credo spetti ai consiglieri comunali attraverso i quali, nel concreto in questi anni, abbiamo espresso la linea politica del movimento. Si tratta di un lavoro da fare con costanza e presenza che chi ha costruito questa compagine può portare attualmente avanti.
Si tratta di un "passo di lato" dopo oltre 20 anni di attivismo politico: la presenza e la partecipazione sono però alla base di qualsiasi attività politica organizzata, di proposta o di critica che sia. Ma non impedisce di osservare e pronunciarsi, e sarebbe per me difficile non farlo.
Infatti, per quel poco che vale, il mio sostegno a qualunque alternativa alle destre che si camuffano sotto le mentite spoglie delle liste civiche, ad una proposta differente, nel merito e nel metodo, a Progetto Sersale, ci sarà sempre. Quel piccolo bagaglio di esperienza e formazione politica rimane a disposizione di chiunque lo reputi utile per costruire pratiche politiche sempre nuove e alternative.
L'occasione è stata anche utile per guardare agli ultimi anni, a ciò che abbiamo fatto e pensare a quello che faremo, ciascuno per le sue possibilità, a come riannodare il tessuto di una comunità già lacerata da una strumentale frattura politica, ma ulteriormente sfilacciata dal risentimento politico e dai problemi del quotidiano, da ultimo quelle dovute all'epidemia che ha lasciato indietro alcuni sersalesi.
Ci siamo dati l'obiettivo di condividere scelte e posizioni, di formulare proposte e, seppure a fasi alterne, così è stato, anche se con una maggiore propensione all'attività di opposizione all'amministrazione Torchia.
Abbiamo dimostrato, con un corposo lavoro di interrogazioni, manifesti, interventi, tutti con carte alla mano, che oltre al massiccio uso di eventi propaganda, dietro a Progetto Sersale non c'è una visione di comunità.
Tutti i problemi concreti dei cittadini, dalla depurazione alla qualità dei servizi pubblici, tutte le contraddizioni e i conflitti d'interesse dell'amministrazione che abbiamo denunciato in campagna elettorale rimangono sul tavolo, sommersi da un costante lavoro di distrazione dell'opinione pubblica.
Rinnov@ndo ha il merito di aver inequivocabilmente chiarito alcune verità fondamentali: sugli avvisi di pagamento, la differenziata, il polivalente, il dissesto, la questione del servizio idrico, abbiamo smascherato anni di menzogne e di contraddizioni amministrative.
Al prezzo di un alto scontro politico, ma tenendo fermo il pallino sul bene comune e gli interessi dei cittadini, così è stato anche per la questione Valli Cupe. Utilizzata scientificamente per lacerare la nostra comunità solo per vincere le elezioni, è stata ricondotta nell'alveo della verità dei fatti. Il lavoro maggiore lo hanno fatto tutti i principali protagonisti, scambiandosi vergognose accuse perché non hanno trovato sponde in un movimento che ha lavorato invce all'esclusiva tutela degli interessi della Riserva e di Sersale.
Per questa attività abbiamo compiuto un lavoro enorme di studio delle carte, di spiegazione e subìto pesanti attacchi: condivido coi consiglieri comunali ogni parola e ogni posizione presa (ricostruite puntualmente in un lungo scritto-verità a febbraio scorso), perché sono il risultato di un preciso indirizzo politico, la cui coerenza credo sarà utile anche per il futuro.
È per questa coerenza che condivido anche la responsabilità di aver privilegiato in questi anni il lavoro di opposizione, piuttosto che tante altre proposte e iniziative, che pure un gruppo di giovani ha avanzato e portato avanti (i dibattiti sui diritti di donne e minoranze o la rubrica segnal@ando Sersale), nonostante le mille difficoltà legate ad impegni personali e ostacoli che il clima politico di Sersale spesso comporta. Su questo Rinnov@ndo Sersale deve sicuramente lavorare ancora molto, recuperando energie sopite o non valorizzate nel tempo e aprendo ulteriormente a nuovi apporti fattivi: spiegata in questi anni la vacuità di Progetto Sersale, ora è il momento di proposte di senso diverso.
Perciò nel rispetto di tutti coloro che sostengono Rinnov@ndo Sersale, che si sono impegnati e che vogliono impegnarsi, rivolgo un appello che ho sempre fatto da quando faccio politica a Sersale: bisogna partecipare per decidere, insieme. Le deleghe si danno al momento del voto, ma le scelte si fanno prima e dopo, insieme.
Lo svuotamento dei partiti o movimenti politici è la principale causa di una politica di bassa qualità.
L'apertura delle sezioni solo sei mesi prima del voto, come è ormai consuetudine anche a Sersale, è la causa di scelte parziali, fatte da poche persone e, per questo, suscettibili di essere criticate. Dobbiamo tentare di percorrere un'altra strada, ma possiamo farlo solo se ci si confronta. Rinnov@ndo ha spezzato vecchie oligarchie e tentato di ridare spazio ai cittadini. Ma spetta proprio ai cittadini occupare questi spazi, riappropriarsi della politica e, soprattutto, smarcarsi dalle logiche dell'impegno civico/politico/volontaristico che connotano la nostra comunità.
Bisogna stare vicini, sostenere (e criticare), chi assume cariche politiche. Soprattutto in questi anni, il livello di scontro è stato così elevato da comportare un pesante carico per chi si è esposto in prima persona. Le accuse della campagna elettorale sono proseguite sottoforma di insulti ed epiteti offensivi verso chiunque abbia preso una posizione contro questa amministrazione. Un metodo che ha comportato la squalifica del consiglio comunale, lo svuotamento della sua funzione di rappresentanza delle legittime istanze delle parti e che riverbera purtroppo anche sul privato delle persone.
Ecco perché mi sento vicinissimo a chi ci rappresenta e sono convinto che sia in grado di continuare a sottolineare ad ogni occasione questo vergognoso marchio dell'ultimo ventennio. Anzi, smascherare definitivamente gli epigoni di questa cultura continua ad essere la missione principale di chi è alternativa a Progetto Sersale.
La politica non si fa con chiacchiere ma con senso di rispetto per le organizzazioni e le persone che si rappresentano. E questa è un'ulteriore ragione che mi spinge a rimettere il compito che mi è stato affidato, sono cresciuto nella fase terminale dei partiti organizzati, e vivo della cultura di rispondere politicamente del proprio operato.
Questo post si presta perciò ad un'unica lettura: non posso più occuparmi attivamente e costantemente di coordinare Rinnov@ndo Sersale e di contribuire fattivamente alle scelte da assumere in futuro.
Mi sarebbe piaciuto incontrare tutti per confrontarci ancora, anche se rimangono sempre attivi i canali social che abbiamo usato finora. Verrà però la stagione delle riunioni, dei consigli comunali e della voglia e desiderio di partecipazione. E io continuerò a seguirli.
Perciò congedandomi dal mio paese alla fine di questo periodo di ferie, voglio augurare ai miei amici consiglieri, ai simpatizzanti e militanti di Rinnov@ndo Sersale buon lavoro per un autunno caldo e attivo!
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