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A questo punto del primo mondiale africano, mi sorge un dilemma: per chi tifare nella fase finale?
Da premettere che ho osservato un ferreo boicottaggio politico della nazionale di Lippi. Non perchè sia antitaliano, ma semplicemente perchè quella nazionale per me rappresenta lo specchio del paese: un paese in cui ci si considera eroi incensurabili, santi le cui scelte sono insindacabili, un paese in cui le decisioni si prendono per la "simpatia" verso questo e quell'amico dell'amico, in cui esiste sempre una 'cricca' o una lobby che si prende i meriti e scarica le responsabilità.

Ho boicottato perchè Lippi è molto simile a Bertolaso, perchè la sua nazionale è stata non criticabile finchè non sono emersi i guai, proprio come quella Protezione Civile che mentre interveniva in terremoti e tragedie lucrava su quelle miserie.

In mancanza di un riferimento patriottico avevo optato per il Sudafrica, perchè simbolicamente poteve essere l'incarnazione dello spirito di Mandela; ma si sapevano i limiti e le difficoltà di un paese in cui il calcio è sempre stato appannaggio di township e bidonville. Comunque finchè c'è stata speranza ho tifato Sudafrica: per Mandela, per l'Africa.
Anche nella ricerca di un surrogato della nazaionale ho osservato il metasignificato politico nascosto dietro al circo mediatico del pallone. E sicuramente più mediatico di Maradona non c'è nessuno. L'Argentina, che sembrava una delle favorite, è stata la mia seconda scelta. In molti, forse per una implicita somiglianza tra argentini e italiani, per storie di migrazioni, hanno tifato Argentina. No comment per i vicoli napoletani tappezzati di biancazzurro! Però in fondo è quel fenomeno di nome Diego ad attrarre: bacia e accarezza i suoi giocatori quasi per infondergli uno spirito santo, spara battute al vetriolo senza alcun timore referenziale per avversari e superiori. Sarebbe stato bello vederlo ricevere la coppa da Mandela e lanciare con lui qualche messaggio politico. Perchè, non dimentichiamolo, Maradona è stato anche un convinto noglobal, è amico di Fidel Castro e come tutti gli uomini veri non ha paura di mostrarsi per quello che è.

Insomma Diego era il ct che tutti avremmo voluto, irruento e antipatico sicuramente, ma soprattutto un uomo. Non un freddo e arrogante manager, affarista come Lippi. Purtroppo Diego non potrà sollevare la coppa e quindi, addio sogni di gloria per un sud globale.

Maradona si è infranto sulla Germania. E' forse è questa la vera squadra per cui tifare. Il calcio tedesco è sempre stato simile a quello italiano, epici gli incontri tra le due nazionale. Eppure quest'anno la Germania è l'assoluto opposto della nostra nazionale. Se è valido il principio per cui la Nazionale di Lippi è lo specchio della decadenza morale, economica e culturale del nostro paese, allora la Germania di Loewe è la metafora di una Germania che non rinuncia ad essere artefice del proprio futuro.

Una squadra in cui l'età media non supera i 26 anni, che vince su un'Argentina Galactica con 9/11 in campo che non superano i 25! Una nazionale multietnica, con un tecnico giovane e con un gioco propositivo, non campioni dal grande blasone ma professionisti seri, tedeschi per intenderci.
Sicuramente non ispira sentimentalmente come l'Argentina o come il Sudafrica, se ci fosse stato ancora il Ghana, probabilmente avrei scelto gli africani perchè mi piace stare con gli ultimi e gli sfigati. Ma, siccome l'appeal di Snejider è poco rispetto a ciò che rappresenta la Germania, cioè un modello virtuoso cui l'Italia dovrebbe guardare (e non solo sul piano calcistico), mi sa che mi converrebbe tifare Germania.

PS: rimane pur sempre valida la mia convinzione che anche se l'Italia fosse ancora in lizza non la tiferei.

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