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Da Calabriaora del 2 novembre 2010:

Disservizi postali, monta il disagio


Monta il disagio nei confronti delle Poste a Sersale. Come avviene anche nei comuni limitrofi, e come era stato segnalato nei mesi passati, i centri montani vengono progressivamente abbandonati al loro destino da parte di enti che hanno una funzione vitale per la vita di migliaia di cittadini. I sersalesi sembrano essere scesi sul piede di guerra attivando, tramite un comitato spontaneo, la raccolta di sottoscrizioni da sottoporre ai dirigenti delle Poste per rimarcare i disagi che vivono: ci sono quintali di posta inevasa nel locale ufficio postale e non si riesce a capire quali siano le ragioni; a parte la dotazione organica sottostimata, l'ufficio postale del comune presilano da mesi non riesce a far fronte alla sua principale funzione, ovvero la consegna della corrispondenza.
Ci sono cittadini che hanno già avuto seri problemi con gli allacci energetici e telefonici a causa della mancata consegna delle bollette; altri attendono da mesi importanti comunicazioni: mutui, bollette, vaglia, risposte fondamentali per le loro richieste. Ci sono professionisti che hanno serie difficoltà a proseguire nel loro lavoro quotidiano. E poi c'è anche il versante sentimentale, da sempre connesso alla natura stessa della corrispondenza: c'è chi attende convocazioni per colloqui di lavoro, chi attende risposte da amici e parenti.
Di tutte queste implicazioni sembra che la dirigenza locale delle Poste non si interessi. A coloro che espongono le proprie rimostranze viene dato un numero di telefono a cui spesso non risponde nessuno, nel cortocircuito di responsabilità e competenze tipicamente bizantino degli enti pubblici. Eppure sono molti a dire che il vero vulnus è al contrario il processo di privatizzazione e aziendalizzazione promosso da Poste Italiane a determinare i disservizi: portalettere precari, provenienti dall'altro capo della regione, con una pessima formazione, i quali, a torto o a ragione, non svolgono porfessionalmente la loro delicatissima mansione. In questo processo tutto viene esternalizzato e le responsabilità sono sempre di qualcun'altro.
I cittadini hanno dato vita a un comitato spontaneo che sta raccogliendo le firme dei cittadini per una petizione popolare. D'altro canto parrebbe che l'intero consiglio comunale di Sersale dovrebbe riunirsi nei prossimi giorni per varare un deliberato che investe del problema la Prefettura di Catanzaro. La mancata consegna della corrispondenza è un reato assimilabile all'interruzione di pubblico servizio oltre che una violazione dei diritti elementari dei cittadini, perciò pare che tra le proposte dei consiglieri si prospetti anche la possibilità di nominare un legale per avviare un procedimento contro Poste Italiane.
Nel frattempo ci si attende una risposta.

Antonio Borelli

Leggi l'articolo 10-11-01 Disservizi postali, monta il disagio.doc

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