L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.

Disservizi postali, lunedì se ne parlerà in Consiglio.



Da Calabriaora del 24 novembre 2010:

Disservizi postali, lunedì se ne parlerà in Consiglio.


Non accenna a ridursi il disagio che Poste Italiane sta arrecando ai sersalesi. È dal marzo di quest'anno che la “zona 3”, corrispondente più o meno alla zone di recente espansione del centro presilano, nella quale risiede oltre un terzo della popolazione, non ha un corretto smistamento della corrispondenza. I cittadini sersalesi sulle prime si sono lamentati al locale ufficio postale, qui hanno ricevuto un numero a cui chiamare, ma la direzione comprensoriale di Poste Italiane ha ignorato le lamentele e perciò difronte alla minaccia di vedersi staccatti luce e gas per il mancato ricevimento delle bollette, delle tasse, hanno deciso di costituirsi in comitato spontaneo.
Anche l'Amministrazione Comunale ha sollecitato ripetutamente le Poste. Il mese scorso il capogruppo di minoranza ha scritto addirittura al Prefetto lamentando il disservizio e paventando anche il reato di interruzione di pubblico servizio a carico di Poste Italiane. E sembra che il Prefetto abbia intimato alle Poste di adottare un'adeguata soluzione. Ma dopo venti giorni permane ancora il disservizio.
Perciò la denuncia è stata sottoposta ai carabinieri da parte dei 580 sottoscrittori della petizione popolare per mano dell'avvocato Maurizio Capellupo. Nella lettera con la quale si consegnano le firme al sindaco, l'avvocato sottolinea che a fronte del reiterato atteggiamento di indifferenza dell'amministrazione postale si potrebbe procedere per vie penali per interruzione di pubblico servizio.
La petizione popolare per quanto debole nei confronti di un colosso semi-privato come Poste Italiane dovrebbe aver avuto il merito di spingere ad azioni più concrete l'amministrazione comunale. Pare infatti che la questione del disservizio sarebbe stata inserita all'ordine del giorno nel consiglio comunale di lunedì prossimo. La proposta della minoranza sarebbe quella di una delibera di consiglio, l'organo rappresentativo dell'intera popolazione, con la quale si da mandato ad un legale di tutelare in sede penale gli interessi della cittadinanza.
Una soluzione che metterebbe un attore economico davanti alle proprie responsabilità nei confronti dell'utenza pubblica. Un caso che dimostra concretamente quanto servizi pubblici non possano essere sottoposti alla logica del mercato, poiché il nocciolo della questione attiene ai contratti dei portalettere sempre più precari e alle logiche aziendali che privilegiano il profitto piuttosto che il servizio effciente.

Antonio Borelli

Leggi l'articolo 10-11-24 Disservizi postali, se ne parlerà in Consiglio

Visualizzazioni: 43

Commento

Devi essere membro di L'AltraSersale per aggiungere commenti!

Partecipa a L'AltraSersale

© 2024   Creato da Antonio Borelli.   Tecnologia

Segnala un problema  |  Termini del servizio