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Il pubblico presente alla conferenza

Da sinistra in alto: Linda Pascuzzi (pres. GADCO); Vera Scalfaro (Sindaco di Sersale); Rocco Chiriano (Cons. AVIS Nazionale); Natale Borelli (Pres. AVIS Comunale); - in basso: Marilisa Quaresima (dott.ssa GADCO); Pullano Menotti (Resp. Servizio Donazione Cellule Staminali CZ)

Da Calabriaora dell' 1 febbraio 2010:

Cordone e staminali. Informare le coppie.


Molto partecipata la Conferenza sulla donazione di cellule staminali del cordone ombelicale organizzata dall'Avis comunale di Sersale. Una riflessione - che riguarda principalmente le coppie di recente formazione, convocate per l'occasione - su quelle cellule 'progenitrici' che evolvono in cellule 'specializzate', andando a costituire la base dei tessuti cardio-vascolari, nervosi, degli organi. È stato il presidente della locale Avis a moderare la conferenza: “Promuoviamo anche questo tipo di donazione perchè una vita può dare altra vita”, ha esordito Borelli ringraziando relatori e rappresentanti delle Avis intervenuti, i medici, il sindaco, ma soprattutto i donatori e il suo direttivo, a cui si deve la riuscita dell'evento. A seguire è stata il sindaco Vera Scalfaro a testimoniare la propria vicinanza al tema, a congratularsi con l'Avis comunale e con gli autorevoli relatori per lo sforzo comunicativo e l'attività pratica posta in essere in settori particolarmente sensibili, come la salute dei cittadini. A Rocco Chiriano, consigliere Avis nazionale, il compito di introdurre tecnicamente la conferenza: “La legge 219/05 regola tutta l'attività emotrasfusionale, mentre lo statuto dell'Avis ci impone di occuparci della salute dei donatori: sulla base di queste indicazioni ci prendiamo cura anche dei nostri futuri donatori, raccogliendo le cellule staminali che potrebbero servire loro in futuro”, ha ironizzato l'ex presidente provinciale spiegando che Avis Catanzaro si farà carico di trasportare i campioni prelevati alla banca regionale di sangue cordonale a Reggio Calabria, rimuovendo così uno dei principali ostacoli alla donazione. Sulla stessa linea la dott.ssa Linda Pascuzzi, presidente di Gadco (Gruppo Avis Donatori Cordone Ombelicale): “Il nostro ruolo è promuovere un'adeguata informazione tra le mamme, su ciò che questo gesto può rappresentare per tutti i bambini: le cellule staminali potrebbero essere fondamentali nella cura di eventuali patologie dei loro figli”. A entrare nel merito scientifico con chiarezza e semplicità è stata la dott.ssa Marilisa Quaresima, che ha spiegato al pubblico cosa sono le staminali, quali patrologie infantili possono già curare (anemie, leucemie, linfomi) e anche le speculazioni dei laboratori privati che promettono effetti miracolosi delle staminali pur di conservare a pagamento il cordone: “la donazione del cordone salva in primis una vita, ma se è eterologa (cioè destinata a chiunque ne avesse bisogno) ed è fatta ad un ente pubblico può alimentare indirettamente la ricerca sulle staminali”. Il dott. Pullano Menotti, responsabile del Servizio di Donazione Cellule Staminali di Catanzaro, ha invece spiegato concretamente quanto il prelievo dal cordone sia innocuo per madre e nascituro: “il prelievo cordonale è stata una pratica pioneristica per il Pugliese, che ora mette a servizio delle donatrici medici e ostetriche ampiamente formati. Però bisogna lavorare da un lato sull'informazione, nei corsi pre-matrimoniali e preparto, per diffondere una adeguata conoscenza sulle effettive potenzialità delle staminali, sulle modalità di donazione; dall'altro, sull'organizzazione sanitaria che rischia, con i suoi cortocircuiti, di fiaccare la nobiltà di tale gesto”. A riguardo Chiriano, nel seguitissimo dibattito a margine, ha aggiunto che è grazie ad Avis che la Calabria è autosufficiente nella disponibilità di sangue, che le 19.000 sacche raccolte in provincia di Catanzaro sono il pane quotidiano per coloro che lo ricevono, e per coloro che lo lavorano al centro trasfusionale. Testimonianze che suggeriscono la profondità e l'importanza di gesti all'apparenza minimi come la donazione di sangue, ma che possono salvare vite. Con il sangue cordonale si può salvare una vita addirittura nel futuro.


Antonio Borelli


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