DICHIARAZIONE A VERBALE - PUNTO N.2 dell'O.d.G:
“Ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato anno 2013 - Comunicazioni.”
Il Gruppo Consiliare “Rifondazione Comunista” prende atto delle comunicazioni intervenute in merito all’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, ringraziando il Sindaco per la tempestiva comunicazione del decreto ministeriale di approvazione: trattandosi di notizie positive per l’amministrazione, esse sono state trasmesse al Consiglio comunale altrettanto prontamente di quelle negative intervenute in passato. Tuttavia occorre ribattere alle parole del Sindaco: questa opposizione non ha mai tifato per lo scioglimento del consiglio comunale per gravi violazioni di legge come l'adozione oltre i tempi stabiliti dalla legge dell'Ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Non c'è da essere contenti se il consiglio viene sciolto per qualunque ragione, soprattutto se a causa di una inadempienza amministrativa: questo dimostrerebbe che TUTTO il consiglio è incapace di onorare il suo mandato. Al contrario rimane lecito chiedere se l'adozione oltre il tempo prestabilito dalle leggi conferisca illegittimità alla deliberazione del consiglio. Il mio gruppo ha semplicemente chiesto a Sindaco, Segretario e Prefetto se il termine "perentorio" dell'art 259 TUEL è da intendersi invece come facoltativo.
Nel merito delle prescrizioni aggiunte dal Ministero occorre sottolineare alcuni punti che inevitabilmente influenzeranno la futura vita amministrativa di Sersale, come conseguenza dello stato di dissesto finanziario:
- Innanzitutto il divieto di procedere all’aumento della pianta organica, che precluderà all’ente la possibilità di programmare l’erogazione di nuovi servizi e il potenziamento di quelli presenti;
- L’obbligo di innalzare al massimo tributi e tariffe a totale copertura del costo dei servizi che già si traduce in una elevata pressione fiscale sui cittadini, precludendo la possibilità di adottare forme di calmierazione delle tasse comunali o politiche di sostegno alle famiglie in difficoltà;
- L’obbligo di provvedere alla riscossione degli affitti degli immobili in locazione impone all’amministrazione di verificare quali locatari sono tuttora morosi con il comune;
- Attivare procedure coattive per il recupero dell’evasione, soprattutto per quanto riguarda i canoni di fornitura e depurazione delle acque – voce che incide pesantemente sul bilancio comunale e conseguentemente sulle tariffe caricate sulle spalle dei contribuenti onesti;
- A riguardo dei servizi, il Ministero stimola alla “riorganizzazione con criteri di efficienza di tutti i servizi erogati […] assicurare maggiore economicità ed efficienza con conseguente riduzione dell’onere a carico della collettività […] assicurare un efficace controllo sulla gestione dei servizi esternalizzati”: considerato che i servizi comunali erogati (acqua, rifiuti, mensa e scuolabus, ad esempio) sono quasi tutti esternalizzati, se ne deduce che la gestione in regime privatistico non sia quella più confacente a politiche di risparmio e ottimale gestione; pertanto, per ottemperare alle raccomandazioni ministeriali, sarebbe auspicabile un ritorno alla gestione pubblica, al fine di assicurare maggiore economicità e efficienza.
- Si raccomanda, come in tutte le famiglie in difficoltà, di eliminare sprechi, inefficienze e diseconomie, ricercando economie di scala negli acquisti di beni e servizi; traducibile come uno sprone a riorganizzare i servizi scolastici in una sola struttura, a rivedere le spese di carburante e cancelleria degli uffici, ottimizzare il dispendio energetico delle strutture comunali.
- Infine le ultime prescrizioni sottolineano alcuni dei vizi che hanno condotto al dissesto: si legge sul decreto, “le entrate a carattere non ricorrente […] devono essere destinate a finanziare spese di eguale natura” oppure “rispettare la corretta classificazione contabile di tutte le entrate e le spese”… alcuni dei vizi di redazione del bilancio che hanno condotto al dissesto rilevato dalla Corte dei Conti.
Da tali raccomandazioni si deduce che tale approvazione non cancella con un tratto di penna quanto stabilito dalla Corte dei Conti, ovvero che le condizioni che hanno condotto al dissesto sono imputabili ad una gestione spensierata dei conti comunali risalente agli anni recenti e che esse non sono state ancora del tutto rimosse.
Sersale, 08.09.2013
Il Consigliere Comunale
Antonio Borelli
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