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Da Calabriaora del 22 febbraio 2011:

Clima politico sempre più caldo.


Continua ad arricchirsi di scritti l'epistolario fatto di volantini e manifesti tra maggioranza e opposizione comunale. Sabato è stata la volta dell’amministrazione che ha replicato al manifesto dal titolo “Santi subito” affisso dieci giorni fa dalla minoranza. La minoranza consiliare aveva infatti iniziato a fine ottobre ad attacare la solidità della maggioranza Scalfaro col manifesto “Giù la maschera”; in dicembre aveva criticato la gestione finanziaria e l'immobilità amministrativa anche in materia di turismo con il pamphlet “Stato confusionale”. Alla maggioranza non sono andate giù le critiche e all'epoca rispose con una lenzuolata nella quale si elencavano invece una lunga serie di risultati e di progettualità dell’amministrazione.
Al di là delle opere concrete poste in essere dalla Giunta Scalfaro e oltre le testuali parole degli scritti, l'oggetto del contendere sembra ricadere principalmente su due questioni: la gestione amministrativa e il diritto/dovere dei consiglieri comunali di controllare.
Sul primo punto, all'accusa di ricorrere sempre più spesso all'indebitamento per finanziare le attività comunali, l'amministrazione risponde che “all'interno delle cosiddette risorse onerose si trovano, in gran parte, alcune voci di spesa che non graveranno sulle tasche dei cittadini” come le spese di lottizzazione della zona PIP (1.500.000 € che dovrebbero entrare dall'eventuale vendita dei lotti) o come i mutui attivati per la sistemazione di Piazza C.Borelli o degli edifici scolastici (interventi pari a circa 1.200.000 € che dovrebbero essere poi coperti da finanziamenti regionali).
Sul piano invece delle prerogative consiliari c'è da registrare l'astio che consegue alle critiche. In un recente manifesto l'amministrazione aveva accusato di assenteismo “un'opposizione a corto di argomenti, sonnecchiante e avulsa dal contesto sociale”, allora la minoranza aveva ribattuto che era emblematico per dimostrare invece la propria presenza la vicenda delle graduatorie per l'edilizia popolare, per le quali era stato più volte necessario interpellare gli uffici comunali per scongiurare il rischio - sempre a detta della minoranza - di commissariamento dell'ATERP. Nell'ultimo scritto invece la maggioranza va giù duro sostenendo che “se per sollecitare, vogliono intendere l'avere qualche volta richiesto notizie, magari per qualche amico o conoscente, allora il discorso cambia!”. Una risposta che sembra andare oltre il consueto scambio di opinioni, toni che nella dialettica politica sersalese sono stati raggiunti in diverse occasioni. Una dialettica che parrebbe ormai un lento esercizio parolaio della politica locale, con una fazione che 'definisce' immobilismo amministrativo le politiche che l'altra invece 'ritiene' già realizzate e tangibili. Una dissonanza cognitiva che non aiuta.

Antonio Borelli

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