L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.

BUON 25 APRILE!!!

Ricominciamo dalle parole fondanti del nostro paese: resistenza e antifascismo.
Anche se più che ricominciare qui ci tocca di nuovo "resistere, resistere, resistere...". E' notizia di qualche giorno fa, il Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli, nel manifesto celebrativo della data simbolo della liberazione italiana dal nazifascismo scrive che quell'impresa fu merito dell'esercito alleato, che sovolse un ruolo importantissimo nel difendere l'Italia dal baratro di un'altra dittatura, quella comunista.

Cirielli dimentica che proprio nella sua città, Palmiro Togliatti nel 1944 proclamò la famosa "svolta di Salerno". Gli iscritti e i simpatizzanti del Partito Comunista Italiano - membri con pari dignità e passione civica dei CLN (Comitati di Liberazione Nazionale, costituiti da democristiani, cattolici, socialisti, azionisti, liberali e comunisti, che lottavano a fianco e in supporto degli Alleati contro l'occupante nazifascista) - si impegnarono a sostenere prima la lotta per la liberazione e, poi, il confronto democratico per stabilire una nuova forma di stato: "prima si fa l'Italia, poi la rivoluzione" - suonavano più o meno così le parole di Togliatti a Salerno.

Al di là della distrazione di Cirielli però c'è da segnalare l'iniziativa di un sindaco del trevigiano (deep north!) che vieta alla banda comunale di eseguire Bella Ciao, non la canzone dei comunisti ma la canzone dei Partigiani!!!
Potremmo anche segnalare il caso statistico di un Presidente del Consiglio che non ha mai partecipato alla commemorazione del 25 aprile, oppure parlamentari che si riuniscono a Predappio sulla tomba del Duce...
Ciò che vogliamo dire è che in Italia è ormai in atto una vasta operazione di riscrittura della storia. Non revisionismo storico - in quel caso si tratterebbe di un profondo esercizio accademico, intellettuale di analisi dei fatti e delle dinamiche con un buon margine di tempo alle spalle per farlo - noi siamo davanti ad un conglomerato eversivo fatto di leghisti, piduisti e fascisti che cerca di annacquare la nostra memoria storica che è coscienza collettiva del nostro paese.

I leghisti attentano al 25 aprile perchè è l'ultimo baluardo a difesa dell'unità della nazione: rimuovere la storia della liberazione, dello sforzo nazionale del popolo italiano di liberare se stesso dal cancro della dittatura fascista significa rimuovere quel sentimento comune che trasforma una massa di indivisui in un corpus unico che si chiama comunità, popolo. Se non c'è sentimento comune non c'è popolo, se non c'è popolo non c'è nazione.
I fascisti, invece ne approfittano per riabilitare modelli e culture sepolte dalla storia: la superiorità della razza, la difesa della tradizione, l'organicità della società, l'immobilismo delle classi sociali, il governo forte. Il 25 aprile è il primo vagito della nostra ritrovata democrazia! Che è il contrario della dittatura, è il popolo che si fa governo, che è libero di decidere...
I piduisti invece non hanno mai sopportato questa data perchè è un'ostacolo culturale alla realizzazione del loro piano di dominio della società, della restaurazione di una forma di governo autoritaria, in cui l'opinione è controllata dai media e la cultura è soffocata dall'assenza di scuola, di opposizione,di dissenso. E' l'esercizio quotidiano del Premier, il suo mantra costante sulla minaccia comunista, sulla magistratura comunista, sulla stampa comunista.

La revisione che questa destra di governo e di cultura sta operando è una seria minaccia al futuro del nostro paese. Qui si tenata di mettere indiscussione l'oggettività storica e cioè che furono gli italiani a liberarsi dal giogo fascista, fu il popolo a scegliere la repubblica al posto della monarchia e a lottare, sui monti, per un paese più giusto. Per dare un futuro di pace e prosperità ai propri figli.

Perciò riteniamo giusto custodire e tramandare i valori fondanti del nostro paese, la nostra religione laica: antifascismo e solidarietà. Perciò questo post vuole essere un piccolo segnale di difesa contro il dilagare delò qualunquismo, della bestialità dell'ideologia individualista e mercatoria portata avanti dal berlusconismo. Propio perciò condividiamo con voi due canti partigiani.





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Commento da Franco Lia su 25 Aprile 2010 a 15:43
Ok, questo lo comprendiamo tutti. Da tempo si ci vuole imporre un nuovo modello di sociètà dove non esisterebbe più fascisti e/o communisti. Questa impresa è stata anche propangadata da partiti di sinistra di massa che si sono ridotti a diventare attori di seconda categoria. Come fare? Ripartire dalla strada dimenticando le nostre lauree, l'economia globale e riparlare il dialetto della maggioranza dei cittadini e tentare di corregere a nostro modo le carenze del sistema attuale. Presonalmente, e benevolmente, insegno inglese alle scuole materne con molto piacere. Si potrebbe pulire i parchi giochi e dare già ai i più piccoli il sentimento di valere molto ai mloto più grandi.
Noi sappiamo che il capitalismo è in via di fallimento, come sai personalmente anche sè non ne sono fiero, pratico trading on-line è sono ogno giono in borsa... A di fuori di pura speculazione , non si intravendono investimenti propizii a crazione di posti di lavoro in tutta l'Europa. Questo lo sa anche la lega del nord che conta sul federalismo fiscale per pagare i suoi attuali e futuri disoccupati...
Ti complimento per la tua tenacià, il tuo senso della civiltà e il tuo continuo impegno in una lotta disuguale. Buona Festa e ricordati che quando cadevano i partigiani sotto il fuoco incrociato dei fascisti italiani e nazisti tedeschi, il popolo calabrese restava alla finestra con le tende chiuse...

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