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«Le forze politiche non debbono occupare le istituzioni; gli organi di garanzia debbono vigilare e colpire, senza riguardo ai colori di bandiera; la magistratura deve funzionare come organo di controllo della legalità e la stampa deve imparare meglio e di più il suo ufficio di contropotere».
Enrico Berlinguer

Leggendo questa citazione di Berlinguer (fatta dal procuratore generale di Catanzaro, Enzo Jannelli) si rimane veramente basiti per due ragioni: lo spessore culturale oltrechè politico di un uomo che ha fatto la nostra storia; l'incredibile profeticità delle sue parole.

Analizziamole approfonditamente:

Le forze politiche non debbono occupare le istituzioni;

E invece, caro Enrico, a parte la ben nota occupazione manu militari della Presidenza del Consiglio da parte di un palazzinaro col diletto della TV, assistiamo a storie e "tarantelle" (come dice la Jervolino) quotidiane di noti e meno noti esponenti di PD e PdL che si arroccano sui palazzi del potere; e poi, a ben guardare, questi che occupano le istituzioni lo fanno in nome della gerontocrazia: più sei vecchio più vai bene... tutte le alte cariche dello Stato, degli enti locali, delle autorità di garanzia, laddove non sono occupate per appartenenza all'uno o all'altro schieramento, sono occupate da simpatici e sempiterni vecchietti.

gli organi di garanzia debbono vigilare e colpire, senza riguardo ai colori di bandiera;

E infatti, il massimo organo di garanzia, il CSM, "vigila" e "controlla" che i giudici e gli inquirenti che vogliono scoperchiare il calderone della corruzione politica e morale che attanaglia come un cancro questo paese vengano immediatamente spediti a sbrigare scartoffie o peggio...vedi da ultimo Apicella, De Magistris, la Forleo; ma possiamo citare casi ben più gravi come Falcone e Borsellino.

la magistratura deve funzionare come organo di controllo della legalità

Beh, a tal riguardo, Enrico, ti pregherei di riguardarti le apologie che sentiamo da 20 anni a questa parte. Gli apologeti della magistratura "rossa" sono sempre gli stessi: parliamo della loggia massonica P2, che insegue da anni il sogno aristocratico di una magistratura sotto controllo e di una giustizia esercitata a seconda del censo; ma parliamo del fiore all'occhiello di quella loggia, Silvio Berlusconi, che da anni si batte strenuamente a suon di leggi, lodi e riforme affinchè la magistratura non funzioni. Il principio è sempre lo stesso, si chiama lotta di classe; ma l'interesse di classe è quello dei capitalisti, anzi l'interesse del capitalista di Arcore. Insomma se proprio deve esserci giustizia, questa deve essere esercitata a difesa dei poteri forti e contro il cittadino!

la stampa deve imparare meglio e di più il suo ufficio di contropotere

Più che un contropotere, in Italia la stampa è l'ancella del potere: stuoli di pennivendoli e scribacchini, autorevoli editorialisti come Scalfari e Mieli, "feroci conduttori di trasmissioni false, voi che avete fatto del qualunquismo un arte" (diceva Guccini), inviati e acclamatori di regime...ecco cos'è la stampa in Italia - il cane da passeggio del potere.
E quei pochi che ancora fanno il loro mestiere, vengono bollati come eretici o comici.

Berlinguer, ti voglio bene!

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