L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.

non studio non lavoro non guardo la TV
non vado al cinema no faccio sport
io sto bene io sto male io non so
cosa fare non ho arte non ho parte
non ho niente da insegnare
è una questione di qualità
o una formalità
non ricordo più bene, una formalità


"Io sto bene", CCCP - 1985

 

Non rimane che "Azzeccare i cavalli vincenti", come in un romanzo di Bukowski. In mancanza dei consueti vizi da coltivare ho deciso di darmi alle scommesse.

In fondo è' un modo come un altro per passare il tempo.

Kash, il nostro broker, ci introduce in questo mondo fatto di 'under' e 'over', di quotazioni e campionati sconosciuti. Un mondo che ha qualcosa di perverso come le droghe: ti regala l'illusione di attendere qualcosa. E' come se anche tu avessi un impegno o un appuntamento, e poi c'è l'assurda convinzione che prima o poi succederà e vinci. Un surrogato di proggettualità: immagini cosa farai con quegli spiccioli della vittoria, ti sembra quasi di gustare l'obiettivo. Poi perdi e pensi che la prossima volta devi fare diversamente. C'è chi suggerisce strategie, chi come noi ci mette solo il capitale. Chi comincia anche a ipotizzare l'accanimento della sfiga, chi legge i presagi astrali.

E ci ritroviamo tutti, giocatori per ora occasionali, a chiedere a Kash: "come sta andando?"

Lui estrae il suo cellulare, si collega a internet e fa la solita faccia...

Puntualmente l'ultima in classifica vince con la prima fuoricasa quando avevamo giocato 1-X: risultati che sfidano le leggi della statistica, ma non la statistica di Kash. E il gioco ricomincia con una nuova schedina. Kash sceglie le partita, discutiamo del risultato e clicca. Lui è nel tunnel, noi lo arrediamo!

 

 

 

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