L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.

Cari Sersalesi,

in questi giorni un non tanto sconosciuto Movimento Sociale/Comunità Nazionalpopolare di Sersale ha imbrattato il nostro paese con croci celtiche e scritti inneggianti al fascismo.

L'allegato elenco delle opere del Ventennio dimentica chiaramente alcune cose che da sole sconfessano ogni minimo dubbio sull'utilità sociale del fascismo:

  • le "leggi fascistissime" - cioé l'abolizione della libertà di stampa, del diritto di sciopero, la sostituzione del Parlamento col Gran Consiglio Fascista, il confino, l'introduzione della pena di morte e il Tribunale Speciale per gli antifascisti;

  • le “leggi razziali” - che permisero la deportazione di migliaia di ebrei italiani, zingari, omosessuali;

  • le atrocità commesse in Etiopia e Somalia perché il Duce voleva l'Impero;

  • le migliaia di italiani mandati a morire in Russia;

  • i 45 milioni di morti nella seconda guerra mondiale, scoppiata a causa del nazifascismo;

  • l'omicidio Matteotti o la prigionia di Gramsci e tanti altri uomini liberi;

  • i piccoli e grandi soprusi che i nostri nonni hanno subito anche qui a Sersale.

Tutto ciò rende il fascismo un'ideologia politica assolutamente barbara, retrograda e inumana, ma sconfitta dalla storia civile di questo paese. Migliaia di donne e uomini lottarono per liberarci unendosi nella Resistenza, al di là del colore politico, e gettando le basi del futuro dell'Italia.

Vorremmo ricordare ai neri estensori del manifesto che l'art. 4 della legge 645/1952 punisce chiunque «pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche». In attuazione della Costituzione.

Siamo preoccupati che tale gruppo abbia posto il suo cappello politico/culturale sull'amministrazione del neoeletto Sindaco Salvatore Torchia e sul consigliere Carmine Lupia. Siamo allarmati dal riemergere di queste barbariche ideologie e siamo ancora più preoccupati se queste si fanno anche carico di ruoli istituzionali.

Perciò chiediamo che il Sindaco condanni apertamente e chiaramente al prossimo Consiglio Comunale il manifesto che si configura come vera e propria apologia del fascismo e che Sindaco e Consiglieri si dissocino pubblicamente da tale movimento.

Facciamo questa richiesta non per posizione pregiudiziale ma come cittadini seriamente preoccupati che il fascismo torni a fomentare modi di pensare e pratiche che sono totalmente estranee alla nostra comunità.

Nel frattempo diamo vita, a difesa dei valori della Resistenza alla base della nostra Costituzione e a presidio delle istituzioni che ci rappresentano, ad un Comitato di Liberazione Nazionale aperto a tutti i cittadini antifascisti.

COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE

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