L'AltraSersale

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Il 12 aprile scorso si è tenuto un partecipato consiglio comunale sulla falsariga di due indizi: a) voci e chiacchiere da bar davano il sindaco per dimissionario; b) all'o.d.g. c'era "Situazione Finanziaria Ente. Informazioni e Comunicazioni del Sindaco".

Due indizi avrebbero potuto essere una prova. Invece niente: il Sindaco ha sciorinato tre ragioni per le quali un sindaco dovrebbe dimettersi: mancanza della fiducia della sua maggioranza, gravi procedimenti penali, manifesta incapacità di amministrare. Essendo assenti queste condizioni il Sindaco ha smentito ogni voce e illazione su presunte dimissioni.

A quel punto i più curiosi hanno abbandonato il Consiglio Comunale avendo perso interesse. In realtà a quel punto è venuto fuori il punto saliente della giornata!

In un post precedente avevamo parlato di dissesto finanziario del Comune di Sersale. E avevamo spiegato che:

Il Consiglio Comunale a questo punto deve adottare un piano di riequilibrio decennale per:

  1. attestare la ricognizione di tutti i debiti fuori bilancio riconoscibili;
  2. deliberare le aliquote o tariffe dei tributi locali nella misura massima consentita;
  3. assicurare, con i proventi della relativa tariffa, la copertura integrale dei costi della gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e del servizio acquedotto;
  4. effettuare una rigorosa revisione della spesa;
  5. accedere al Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali di cui all'articolo 243-ter, a condizione che abbia previsto l'impegno ad alienare i beni patrimoniali disponibili non indispensabili per i fini istituzionali dell'ente;

A quanto pare la Corte dei Conti, Sezione di Controllo per la Calabria, ha ritenuto insufficiente la procedura di riequilibrio finanziario ex-art 243 bis del TUEL. E con deliberazione n. 17/2013 la Corte dei Conti

nell’accertare la mancata adozione da parte del Comune di Sersale di legittime ed adeguate misure correttive e la persistenza di “gravi profili di criticità ed irregolarità, quali già riscontrati nella precedente deliberazione della Sezione n. 340 del 20/12/2012, il dissesto finanziario dell’ente, ha disposto di assegnare al Comune di Sersale un termine di giorni 15 (quindici) al fine di consentire la produzione di eventuali ulteriori controdeduzioni;

In altri termini, la Corte dei Conti rigetta la procedura di autocommissariamento dell'Amministrazione Torchia e chiede al comune ulteriori adempimenti per giungere alla procedura di "dissesto guidato".

Il Sindaco ha convocato quindi il Consiglio per "informare" della bocciatura della sua exit strategy e per "comunicare" che con deliberazione n° 18/2013 il Comune adotta controdeduzioni chiedendo la sospensione dell'ultimatum della Corte dei Conti.

Sul piano strettamente tecnico ci auguriamo che le controdeduzioni del Sindaco siano suffragate da buoni presupposti di fatto e di diritto (come piace dire agli avvocati). Anche perché il Sindaco si è detto contrario alle procedure di dissesto pilotato e ostinatamente orgoglioso che la sua Amministrazione proceda al riequilibrio finanziario dell'ente.

Ma oltre la tecnica c'è la politica e questa maggioranza sta cercando di camuffare le ragioni del dissesto, di annacquare la portata del suo fallimento con ritrovati burocratici, di difendere l'indifendibile. Crediamo sia necessario rinfrescare un po' la mente dei lettori.

Dire la verità.

Innanzitutto è ormai inutile oltreché falso continuare a ripetere la classica storia che siano le sentenze relative a Palazzo Colosimo (e altre relative ad Amministrazioni precedenti) a gettare i conti comunali in dissesto: le sentenze di appello sono giunte solo nel 2012, mentre la delibera 340/2012 della Corte dei Conti punta l'indice sul bilancio dell'anno 2010 (Amministrazione Scalfaro).

E' su quei bilanci che la Corte ha un giudizio spietato:

  • elementi di criticità derivanti dall’incapacità di realizzare nell’anno la massa attiva delle entrate proprie derivanti dalle entrate tributarie ed extratributarie (incapacità di riscossione);

  • notevole difficoltà connessa al pagamento dei residui passivi nell’ambito, condizione che è sintomo di inefficienza nella gestione finanziarie delle risorse (incapacità di prevedere le uscite) - "La presenza di anticipazioni di tesoreria non rimborsate è il segnale di una condizione di precarietà degli equilibri finanziari, della loro inattendibilità";

  • indebitamento per il 2010 pari ad €. 8.267.381,30: la consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzione ammonta ad €. 5.828.567,61, il 184 % ca. sul totale entrate correnti (€. 3.171.766,15) - (incapacità di far fronte ai debiti contratti);

  • La gestione di competenza è influenzata da entrate di carattere non ripetitivo (recupero evasione tributaria, sanzioni codice della strada, proventi da terreni comunali e da concessioni lotti “PIP”) che risultano utilizzate solo in parte per finanziare spese di omologa natura, destinate per il resto a finanziare indistintamente la spesa corrente e ripetitiva.

Ammettere il fallimento.

A fianco alla artificiosità dei bilanci redatti negli ultimi 5-6 anni (con entrate previste e mai accertate che consentivano di andare in pareggio), l'attuale maggioranza, che era poi maggioranza anche allora, ha fondato la sua strategia su un progressivo indebitamento quasi pre-elettorali: l'Area PIP di Borda (costo 1,5 mln di €, lotti venduti forse uno), gli arredi della Porta Parco non ancora resa fruibile e produttiva, muri e muretti, eventi, e anche qualche iniziativa lodevole (come l'ammodernamento delle infrastrutture scolastiche).

Quindi in una congiuntura di crisi, in una fase di tagli indiscriminati dei trasferimenti dallo stato centrale, le amministrazioni Scalfaro-Torchia cosa fanno? si indebitano per oltre 2,5 mln di euro per realizzare il loro "Progetto Sersale".

E in tutti questi anni ha continuato a sostenere costi enormi per servizi inefficenti e non sostenibili, come la Raccolta Indifferenziata dei Rifiuti, l'approviggionamento idrico da Sorical che ci costa più in bollette che in acqua erogata, costi di amministrazione elevatissimi. E si potrebbe proseguire con un lungo elenco.

Sono questi i dati politici del dissesto: che certificano - con gli atti della Corte dei Conti - la manifesta incapacità dell'Amministrazione Comunale.

Quella stessa amministrazione che ora si è fatta carico di risanare i propri bilanci.

Chi è causa del suo male, pianga se stesso.

PS: Non ci è dato sapere a danno di chi verrà operato questo riequilibrio o dissesto che dir si voglia...

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Commento

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Commento da carmine su 16 Aprile 2013 a 9:15

Ciao a tutti, rimango sbalordito quando leggo quello che sta succedendo nel mio paese, anche perchè, il sottoscritto è stato, in modo del tutto gratuito, etichettato come colui che dice Corbellerie e Fesserie, da parte del Sindaco Torchia, nel momento in cui io ho leggittimamente precisato che l'inaugurazione dei cosidetti  "Nuovi campi di calcio a 5" poteva essere evitata perchè i nuovi campi esistono da circa 30 anni e il manto di rivestimento è una semplice manutenzione...MA LOR SIGNORI l'hanno venduta come nuova opera....la discussione da parte mia pacifica, tra me è il nostro Caro Sindaco Torchia è terminata nel mese di gennaio 2013 sfidandomi a trovare un Comune nella Provincia di Catanzaro che ha fatto meglio della sua amministrazione "Vecchia e Nuova"in termini di Servizi e di Lavori Pubblici.

Questo è il risultato :

dell'arroganza...

della strategia politica di gestione della cosa pubblica sbagliata...

del pensare che l'opinione pubblica è incapace di ragionare, osservare e giudicare democraticamente...

 

Alla luce di tutto mi viene da chiedere se ad oggi il Sindaco Torchia ribadisce econferma ancora quello che ha affermato in altro sedi nei confronti di chi, come il sottoscritto, ha pubblicamente manifestato l'arretratezza gestionale della cosa pubblica in mano a questa amministrazione e cioè che LUI, IL SINDACO, sfida CHIUNQUE a trovare un'amministrazione che abbia fatto melgio della sua in termini di Servizi e LLPP. Proprio quei Servizi che alla luce degli ultimi fatti non raggiungono gli standard minimi imposti, e proprio quei LLPP che tramite scelte errate di un'amministrazione pubblica che a detta della Corte dei Conti risulta"INCAPACE" di raggiungere alcuni obbiettivi politico/amministrivi necessari per la sostenibilità non solo economica di un ente territoriale come un Comune.

Mi auguro che tutto si rosolva nel migliore dei modi,non perchè auguro a questa amministrazione di continuare con queste politiche di non sviluppo ma perchè Sersale non merita la fine dei peggiori comuni e infine perchè siamo stati sempre un popolo di umili lavoratori, che hanno saputo esportare il sapere il qualsiasi luogo e situazione.

Se si verificasse il contrario ricorderemo l'epoca FERRO-SCALFARO/TORCHIA come una delle peggiori della storia di Sersale.

 

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