L'AltraSersale

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Consiglio Comunale: minoranza chiede le dimissioni del Sindaco.

Alleghiamo la dichiarazione del Consigliere Comunale Francesco Perri:

Nel ribadire la convinzione, come già affermato in più occasioni nelle sedi preposte, l’errata gestione delle risorse pubbliche portata avanti dalle amministrazioni a guida “Progetto Sersale” negli ultimi 11 anni, che esasperando le già vuote casse comunali attraverso spese improduttive come ad esempio i mutui con la Cassa Depositi e Prestiti per gli arredi e la sistemazione esterna della “Porta Parco” contratti successivamente al finanziamento regionale necessario per costruirla, avuto nel lontano 2007, e che vede la struttura a tutt’oggi ancora non affidata a gestione per renderla produttiva e creare un ritorno economico utile per saldare le rate dei mutui contratti per completarla.

La contrazione dei mutui, accesi nell’ultimo decennio dalle amministrazioni a guida “Progetto Sersale”, presso la Cassa Depositi e Prestiti hanno portato l’Ente comunale al massimo dell’indebitamento, causando l’impossibilità di poter contrarre mutui per opere e servizi necessari e non procrastinabili.

L’ostinarsi in programmi e progetti naufragati già da molto tempo, come ad esempio il PIP “Borda” che a fronte di investimenti milionari nulla o giù di lì hanno sortito per le casse comunali, anzi implementando quelle spese improduttive e sferrando il colpo ferale alle precarie condizioni finanziarie dell’Ente.

Tale affermazione è suffragata nei fatti dal contenuto di un considerato, posto all’interno nel corpo della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 12 del 08.03.2013 relativa al “Ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all’art. 243 bis del TUEL” che recita testualmente Considerato altresì che la situazione finanziaria dell’ente è stata ulteriormente penalizzata dalla difficoltà di portare a termine il programma di alienazione e di sfruttamento degli immobili di proprietà comunale”, certificando come la mancata vendita dei suoli nell’area PIP di “Borda”, a fronte di un investimento milionario, abbia arrecato un “ulteriore penalizzazione”.

Oggi, a seguito delle Deliberazioni della Corte dei Conti n. 340/2012 e 17/2013 e dalla notifica delle note sentenze esecutive, la macchina comunale sembra sbandare e senza controllo, smascherando l’inadeguatezza amministrativa di chi pur attendendo le fameliche sentenze di condanna ha continuato imperterrito a sostenere spese ed investimenti che potevano essere sicuramente evitati o rimandati, invece di concentrarsi con oculatezza nel programmare l’emergenza finanziaria prodotta.

Le “responsabilità morali e politiche che hanno portato all’emanazione di milionarie sentenze” dovrebbero, una volta e per tutte, essere accertate ed appalesate al pubblico giudizio perché non vi è dubbio che le stesse abbiano prodotto una condizione di ingovernabilità finanziaria dell’Ente.

Carattere centrale, acquisisce oggi nel dibattito in corso, le “gravi irregolarità e criticità contabili”, rilevate e testualmente citate nella Deliberazione, n. 340/2012, della Corte dei Conti che con successiva Deliberazione, n. 17/2013, recita testualmente “ACCERTA: 1) La mancata adozione da parte del Comune di Sersale di legittime ed adeguate misure correttive (di cui alla deliberazione n. 340/2012); 2) La conseguente persistenza di gravi profili di criticità ed irregolarità, quali già riscontrati nella precedente deliberazione n. 340/2012, idonea a provocare, ….., il dissesto finanziario dell’Ente”.

La situazione generale, appare, difficilmente sanabile nell’immediato futuro.

Il monito è di non pensare lontanamente di risolvere le difficoltà economiche dell’Ente caricando il peso, degli errori di gestione amministrativa di oggi e di ieri, sulle spalle dei cittadini aumentando in modo spasmodico i tributi che comprometterebbe la coesione sociale e le condizioni economiche precarie delle famiglie sersalesi.

Allo scrivente sarebbe piaciuto affrontare una legislatura basata sul confronto libero delle idee in cui le scelte e l’utilizzo delle risorse a disposizione fossero il frutto di una concertazione seria, tra l’amministrazione e la minoranza consiliare, coinvolgendo nelle scelte strategiche la popolazione che ha il diritto di sapere e giudicare se le scelte fatte corrispondono al bene di tutti.

Di fatto, il Comune di Sersale versa oggi in condizioni di dissesto finanziario provocato, secondo le sopra citate Deliberazioni della Corte dei Conti, dall’attuale amministrazione comunale, quindi il dissesto è certificato antecedentemente alla notifica delle sentenze esecutive di condanna Colosimo, Sorbara e Brutto.

Considerato quanto detto, il Gruppo Consiliare del Centro-Sinistra per Sersale chiede le immediate ed non revocabili dimissioni dell’attuale amministrazione.

Sersale, lì 12.04.2013

Il Capogruppo del Centro-Sinistra per SERSALE

Francesco PERRI

Pubblichiamo anche l'Articolo di Anna De Fazio, Calabriaora del 15.04.2013

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