Da Calabriaora del 22 settembre 2009: Sersale, attesa per il derby. Domenica prossima sarà una giornata storica per la comunità sersalese: AS e Real si sfidano nel derby di Promozione. È il preside…

[Antonio Borelli]

Da Calabriaora del 22 settembre 2009:

Sersale, attesa per il derby.

Domenica prossima sarà una giornata storica per la comunità sersalese: AS e Real si sfidano nel derby di Promozione. È il presidente dell’AS, Michele Borelli, a sbilanciarsi e a descrivere lo stato d’animo che si vive nell’ambiente. “La vittoria di domenica scorsa ci ha dato maggiore consapevolezza della nostre forze e sulla base di questa affronteremo la sfida col Real” – dichiara il presidente per suonare la carica tra i suoi. A differenza di Rosati che diplomaticamente aveva definito il match “una partita in casa in più”, il massimo dirigente giallorosso confida nel fatto che il derby sarà una partita all’altezza delle aspettative dei tifosi, degli addetti ai lavori. Proprio per questo rivela che “l’umore e la concentrazione sono al massimo: sul campo non ci saranno timori reverenziali e a parlare saranno l’agonismo e la correttezza. Fuori dal campo il derby dimostrerà invece il livello di crescita sportiva e culturale che Sersale ha raggiunto negli ultimi dieci anni: non è cosa semplice portare ben due società a questi livelli di competizione”. In questo senso il centro presilano è diventato una piazza importante nel panorama calcistico e domenica il derby darà l’occasione per dimostrare tale maturità. Borelli rivela infine che il Real conta su un organico rilevante, uomini e tecnico di categorie superiori, investimenti corposi che fanno dei gialloverdi una squadra candidata ad ambire al campionato, “io però mi fido della motivazione dei miei ragazzi e della competenza di Rosati, ma soprattutto conto sul dodicesimo uomo in campo”. A questo punto però, tra i non addetti o come fenomeno di colore, sorge una domanda: per chi tiferanno i sersalesi? Finora la differenza di categoria aveva permesso di tifare entrambe le compagini a domeniche alterne in nome del calcio, ma domenica prossima la scelta di campo sarà evidente.




Antonio Borelli


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