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Nuovo ripetitore in paese. Confronto al comune.


Da Calabriaora del 17 marzo 2011:

Nuovo ripetitore in paese. Confronto al comune.


Dopo venti giorni amministrazione e associazione Boschi e Mari Puliti si incontrano in merito all'installazione di un nuovo ripetitore di telefonia mobile e del relativo inquinamento elettromagnetico a danno dei cittadini. Anche se all'incontro non è stata invitata la stampa e non si è trattato di una pubblica assemblea, è Domenico Procopio, responsabile dell'associazione ecologista e rappresentante del comitato civico a rivelarci tutti i contenuti dell'incontro a cui hanno preso parte una folta delegazione della maggioranza capeggiata dal sindaco Scalfaro, il consigliere Colosimo per l'opposizione, il responsabile comunale del procedimento e il dott. Salvatore Procopio, fisico dell'Arpacal.
“Innanzitutto devo chiarire che siamo venuti a conoscenza dell'installazione del nuovo ripetitore in via del tutto informale” esordisce Domenico Procopio, nonostante nel 2006 il comitato aveva indetto un incontro col dott. Spadanuda per spiegare alla popolazione i problemi legati all'inquinamento elettromagnetico e l'amministrazione si fosse impegnata davanti a 800 sottoscrittori ad evitare che nuovi impianti venissero concentrati in quella zona. Il problema dei ripetitori non è il loro numero, ma l'esposizione costante dei cittadini ai campi elettromagnetici generati; il fatto che si trovino proprio sul monte difronte al centro abitato provoca un irraggiamento continuo. “In secondo luogo, non essendo un esperto in materia, voglio ringraziare il professor Damiani che ha condotto un'esercitazione con gli alunni del liceo rilevando campi di una certa importanza” - Procopio si riferisce alle misurazioni effettuate da una classe del liceo scientifico di Sersale che, con un'apparecchiatura acquistata dalla Comunità Montana per il laboratorio di fisica del liceo, hanno rivelato campi magnetici di 8 volt/m nei pressi dell'abitato immediatamente prossimo ai ripetitori - laddove la normativa prescrive che non possano superare i 6 volt/m. “L'esercitazione ha mostrato che nei punti individuati dalla Wind il campo elettromagnetico è nella norma, ma a poche decine di metri, tra le case, il campo aumenta; se pensiamo che a breve entreranno in funzione i nuovi impianti e che questi coprono anche la rete Umts (con emanazioni più intense) si capisce bene il perchè noi siamo contrari all'installazione”, aggiunge il rappresentante del comitato, facendo il paio con il capogruppo di minoranza Colosimo che aveva richiesto un intervento del consiglio per la sospensione dell'autorizzazione, in via cautelare e fino a oggettivi accertamenti di scienza. “Voglio anche sottolineare la sensibilità del sindaco che si è impegnata personalmente, smentendo le battute di alcuni esponenti della sua maggioranza, a procedere alla verifica nel più breve tempo del danno alla salute pubblica in collaborazione con il Dott. Procopio dell'Arpacal”, sospira leggermente fiducioso Domenico Procopio. L'Arpacal ha offerto la disponibilità a installare apparecchiature di rilevamento permanenti anche nelle case oggetto di fenomeni elettromagnetici preoccupanti al fine di avere un dato continuativo sull'inquinamento. Le parole del sindaco, che ha anteposto la salute dei cittadini a qualsiasi insediamento economico, hanno chiarito la posizione dell'amministrazione a fronte di alcune boutades di alcuni esponenti di maggiornaza che avrebbero irriso le misurazioni del liceo come se fatte “con un giocattolo”, le firme del comitato “apposte da chiunque” e il “procurato allarme” susseguente alla richiesta di sospensione dell'autorizzazione avanzata dalla minoranza.
Invece la Scalfaro si è premurata di invitare l'Arpacal all'incontro perchè si tratta di temi con una certa delicatezza scientifica, le cui implicazioni riverberano sulla salute dei residenti della zona interessata, un bene supremo cui il sindaco è sempre stata sensibile. Perciò l'impegno di cui si è fatta garante il sindaco è quello di procedere alle rilevazioni in tempi brevi dell'Arpacal – disponibile a coinvolgere anche il prof. Damiani a garanzia del comitato – e di informare la cittadinanza sugli esiti.
“Voglio augurarmi che l'impegno profuso dal capogruppo di minoranza Colosimo e da Damiani, che la disponibilità dell'Arpacal e l'ascolto del sindaco ci aiutino a fare luce su un problema che riguarda noi e il futuro dei nostri figli; come dimostrano gli avvenimenti del Giappone, non c'è alcuna assicurazione sulla sicurezza di alcune tecnologie: nel dubbio è meglio sacrificare un telefonino che la salute”, conclude Domenico Procopio che testimonia di una battaglia di ragionevolezza, prima ancora che di contrarietà.

Antonio Borelli

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