L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.

Quattordici anni fa ero seduto al liceo per gli esami di maturità. Romano Prodi allargava i confini dell'Unione europea, mancava poco all'ingresso dell'euro. Scelsi per la prova d'italiano un saggio breve su Altiero Spinelli e il manifesto di Ventotene.
Mi sembrava d'obbligo. Anche perché, quattordici anni fa, tra un mese, la seconda potenza mondiale - come allora veniva definito il Movimento NoGlobal - avrebbe mostrato al mondo che parlare di povertà, globalizzazione, ambiente e finanza, diritti umani e pace è profondamente pericoloso. Per questo fischiarono i manganelli: un popolo informato rischia di essere unito.

In quel tema d'esame mi auguravo (e compiacevo) che esistesse uno spazio, nato dalle macerie della guerra e dell'odio tra i popoli, in cui la pace e i diritti di tutti sono la bussola politica di qualsiasi organizzazione. Quello spazio era l'Europa e per noi, la generazione libera di circolare, di studiare e lavorare in 27 paesi come se fossero il proprio, costituiva una certezza assoluta.

Con quel tema scelsi il mio futuro professionale e umano: avrei studiato e fatto la politica per avere un mondo migliore. Perché tutti avevano diritto alla propria Europa.

Nel frattempo ci sono state le guerre al terrore e il terrorismo islamico: una strategia per non parlare più di povertà e l'Europa è diventata una portaerei americana. Berlusconi, i popolari e il liberismo delle privatizzazioni dei saperi e dei beni comuni in nome dell'Europa.
La crisi del 2008 e le banche salvate a debito dei cittadini: si chiama austerity e serve per togliere diritti alle persone per tutelare i profitti. E poi le frodi ai fondi comunitari.
E il ritorno della xenofobia e del razzismo. Contro gli ebrei, i musulmani, gli immigrati. E l'ascesa dei movimenti come l'ukip, la Lega, i neonazisti ungheresi, il Front Nationale di Lepen, il M5S. Che insieme alle larghe intese tra socialisti e popolari hanno portato al potere in tutta Europa gente che non riesce a vedere oltre casa propria.

Dell'idea di Altiero Spinelli rimane solo un mastodontico apparato burocratico, gretti egoismi nazionalisti, ambizioni imperiali mascherate, uno squallido mercato di prebende politiche. Il tutto perché manca un'idea di Europa dei popoli, un'idea di comunità aperta e inclusiva.

Così hanno ucciso l'Europa: quando la finanza viene prima dei lavoratori, il mercato prima del sapere, l'interesse prima dei diritti.

Lo spietato egoismo che vediamo nei confronti della Grecia. O l'indifferenza verso i profughi. La fine di un sogno.
L'Europa è nata a Ventotene ed è morta a Ventimiglia.

Visualizzazioni: 64

Commento

Devi essere membro di L'AltraSersale per aggiungere commenti!

Partecipa a L'AltraSersale

© 2024   Creato da Antonio Borelli.   Tecnologia

Segnala un problema  |  Termini del servizio