L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.

Scrivo questo post perchè mi pare di avere forse esagerato scrivendo (e poi rimuovendo) Febbre a 90°, Sersale nel pallone.doc.

Quando l'ho scritto non intendevo minimamente offendere nessuno, nè dirigenti, nè tifosi, nè addetti ai lavori. Nè dell'una, nè dell'altra squadra. Anzi voglio approfittare per ribadire alle persone con le quali è intercorso il battibbecco che io me ne sono già scordato due secondi dopo che è successo, che a loro va ogni scusa per paragoni un po' azzardati e che spero conservino per me un rapporto di stima e rispetto, come io lo conservo per loro. Capisco che nel calcio rientrano emozioni, oppure che spesso si tende a ingigantire le cose perchè ognuno ha una visione diversa sull'importanza delle cose. Chiedo scusa se sono stato superficiale nel fare un po' di spicciolo folklore.

Inoltre voglio scusarmi ulteriormente con tutti quelli che investono nel calcio il loro tempo, il loro denaro e le loro fatiche. Senza di loro probabilmente Sersale non sarebbe ai livelli che ha raggiunto oggi, sull'una e sull'altra sponda: cosa che ho sempre cercato di enfatizzare nei miei articoli apparsi su Calabriaora, sottolineando quanto le imprese calcistiche di quest'angolo di mondo si debbano principalmente al LAVORO di queste persone.

Tuttavia lunedì parlando con alcuni amici che seguono il blog come lo seguite voi, ho riflettuto su quanto predominante sia divenuto il calcio a Sersale, su quante energie si dedichino ad un fenomeno che per me dovrebbe rimanere del tutto un piacere e non un chiodo fisso. E quindi ho approfittato del piccolo battibbecco per costruire un mio commento su una sorta di frenesia, follia, euforia che investe i sersalesi. Quindi ciò che lì era scritto non era rivolto a nessuno in particolare, nè giallorosso nè gialloverde, ma a tutti come sersalesi.

Ci conosciamo tutti in questo angolo di mondo e sappiamo quante chicchiere possiamo fare, quante supposizioni, quante falsità pronunciamo per spirito critico o per 'cogliona', o semplicemente per metterci in bella mostra. E io sono sicuramente il più chicchierone, falso, ipocrita e criticone.

Sappiamo tutti che spesso dietro alle attività sociali si nascondono ipocrisie, falsità e grandi ideali. Sappiamo che dietro al calcio ci sono economie, sponsor, immagini di se da edificare. Sappiamo che ci sono anche quelli che ci mettono la politica perchè pensano di trarne consenso. Sappiamo che ci sono quelli che di politica non gliene frega nulla e perciò stanno lì a costruire qualcosa di positivo e a difenderlo dalle speculazioni degli avvoltoi come me, che vedono ovunque un'obiettivo politico.

Voglio ribadire quindi un concetto per me fondamentale: politica è per me tutto ciò che riguarada la polis, la città, non soltanto quello che riguarda un partito, un'amministrazione o un politicante. Il calcio è parte (ormai predominante) della vita di questa città e perciò è politico, cioè soggetto alla discussione. Mi spiego meglio: da ciò che scrivo sui giornali ognuno di voi si farà un'opinione, quindi il mio operato pubblico incide (seppur minimamente) sulla vita pubblica di questo paese, non fosse altro perchè quello che scrivo può essere condivisibile o criticabile e quindi spinge al dibattito.

Ebbene, su questo convincimento di fondo ho scritto quel post che tanto sta facendo discutere i bar sport. Mi si può riconoscere che noi giornalisti siamo sottoposti all'accusa di parteggiare sempre per l'altra squadra, che mettiamo in mezzo faccende extracalcistiche? Mi si può criticare se dico che su alcune faccende amministrative inerenti la gestione del campo mi è stato detto che era meglio non scrivere per non ledere l'immagine delle società?
Mi si può accusare di essere un moralista se dico che spendere un mucchio di soldi per il calcio è uno schiaffo alla povertà e alla miseria che si vive oggi con la crisi?
Sono esagerato se dico che a S.Pasquale non hai ascolto se non parli di calcio? Sono uno che non c'ha capito niente quando dico che per un po' di terra si è montato un caso internazionale?
La risposta è sempre nelle dietrologie che facciamo ognuno sugli altri. Non siamo chiamati a sapere se quella terra era ferma sull'autostrada, o a ricostruire tutte le dinamiche societrie alla base delle scelte delle società. Ma possiamo leggittimamente esprimere opinioni? Possiamo dire liberamente che ci si agiti troppo per il calcio?

Probabilmente non c'ho capito niente di calcio, e la mia deviazione professionale mi spinge a vederci sempre qualcosa dietro: se cercate su questo blog, troverete mie contestabili opinioni sulla politicità di Mourinho o di Lippi. Giusto per far capire a voi lettori interessati che ognuno ha le sue opinioni, e non per forza si scrive per accusare qualcuno o qualcosa. Spesso si scrive solo per esprimersi, per diffondere ciò che si pensa.

Io leggo sempre i vostri commenti sulle pagine facebook e non mi sembra che ci andiate leggeri! Però quello è il vostro modo di esprimere le vostre idee, se non sono d'accordo lo scrivo o lo tengo per me.

Io con il mio post ho solo voluto enfatizzare ciò che succede a Sersale: ovvero che siamo preda di una febbre collettiva che ci spinge verso nobili traguardi, ma anche verso bassezze comportamentali e ideologiche.

Ebbene, malgrado possa aver scritto e parlato fuori dai denti, la vostra reazione a questo post ne è la dimostrazione. Ho solo commentato un fenomeno sociale e c'ho azzeccato. La provocazione ha suscitato la reazione che mi aspettavo. Voi chiamatela 'cogliona' o azzardo, offesa o esagerazione. Per me è solo un pensiero espresso all'opinione pubblica.

E in quanto tale può essere condivisa o criticata. Questo blog ha questo precipuo obbiettivo: stimolare la discussione.


Vi chiedo nuovamente scusa.

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Commento da ivanero su 25 Ottobre 2010 a 18:06
Giusto antony,tutta questa falsa ipocrisia che in questo momento ruota intorno al mondo del pallone HA DATO NOIA.....e la noia porta all'abbandono e alla disillusione verso una passione che sino a pochi anni fa a sersale era solo una PASSIONE...mentre ora è divenuta la ragione di vita di ogni appassionato di calcio in questo nostro piccolo paese.....io sono un tifoso...non sfegatato come alcuni....ma sempre un tifoso e non tengo ad una squadra in particolare...nè giallorosso nè gialloverde..ma sono tifoso del Sersale e sono fiero di poterne parlare fuori le mura cittadine....x me è un vanto e nè sono contento di ciò....tante care cose a tutti...

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