L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.

L'acqua è un diritto di tutti, non un profitto per pochi

Il 18 novembre scorso il Parlamento italiano ha votato la fiducia sul Decreto Ronchi. Con un colpo di potere il Governo ha imposto ai parlamentari di votare la privatizzazione dell'acqua e degli altri servizi comunali; tutto ciò mentre in Francia la destra decide la ripubblicizzazione dell'acqua perchè con la gestione private le tariffe sono schizzate alle stelle, mentre in America Latina le multinazionali dell'acqua si ritirano sotto la pressione dei movimenti per l'acqua.

Circolo "G.Gentile"

Acquapubblica

www.sinistraeuropea.org


"Maledetti voi ricchi ... Maledetti coloro che hanno votato per la mercificazione dell’acqua!”

Padre Alex Zanotelli



Il 18 novembre è una data da tenere bene a mente per il futuro: quando non avremo più un euro per comprare sanità, scuole e case ci ricorderemo che tutto iniziò con la privatizzazione dell’acqua. Con l’art. 15 del decreto 135/09 (Decreto Ronchi), il Governo ha imposto che

«Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria:
a) a favore di imprenditori o di società in qualunque forma […] nel rispetto dei princìpi del Trattato che istituisce la Comunità europea;
b) a società a partecipazione mista pubblica e privata, a condizione che la selezione del socio avvenga mediante procedure competitive ad evidenza pubblica;
c) a favore di società a capitale interamente pubblico, partecipata dall’ente locale, che abbia i requisiti richiesti dall’ordinamento comunitario per la gestione cosiddetta "in house"».


Questo significa che la gestione dell’erogazione dell’acqua sarà sottoposta alla legge di mercato, e l’acqua stessa da diritto diventa perciò una merce: il prezzo lo fisseranno le multinazionali, e chi avrà i soldi potrà permettersela; chi invece abita in zone “non convenienti”, chi abita fuori paese, chi vive dove l’acqua scarseggia la pagherà cara!

L’acqua: bene comune, diritto di tutti, trasformata in profitto di pochi!!!


Alberto Lucarelli, ordinario di diritto pubblico alla Federico II, per conto del Forum Italiano per l’Acqua Pubblica, ha evidenziato l’illegittimità costituzionale della norma per:
a. violazione dei requisiti di necessità ed urgenza per l’emanazione dei decreti-legge (art. 77 Cost);
b. violazione della distinzione comunitaria tra servizi di interesse economico (orientati al mercato) e servizi di interesse generale (non orientati al mercato);
c. violazione del principio di coesione economico-sociale e di solidarietà e eguaglianza, poiché non tutti i cittadini avranno eguale accesso all’acqua (artt. 2 e 3 Cost);
d. violazione dell’autonomia dei comuni, con l’imposizione de facto della privatizzazione (artt. 5 e 18 Cost);
e. violazione di competenze tra Stato e regioni (art. 117, comma 2 Cost);
f. violazione dell’art. 43 Cost., relativo alla centralità del ruolo dell’impresa pubblica nella gestione dei servizi pubblici essenziali (non sottoponibili a mercificazione).

Ciò significa che per i comuni come il nostro, in serie difficoltà economiche e demografiche, l’erogazione dell’acqua diventerà un costo insopportabile, da dare in gestione ai privati, e i cittadini non avranno più il diritto di pretendere i servizi fondamentali previsti da diritti soggettivi, perché su tutto prevarrà la logica del profitto e dell’interesse privato.

Perciò impegneremo il Consiglio Comunale a dichiarare che l’acqua è un bene comune e patrimonio dell’umanità e l’Amministrazione a promuovere ogni iniziativa per sostenere tutte le azioni necessarie affinché l’accesso all’acqua potabile venga garantito in quanto diritto umano fondamentale, universale e, conseguentemente, il Servizio Idrico Integrato venga affidato “in house” o, comunque, a soggetti gestori a capitale totalmente pubblico.

Intanto vi invitiamo a sottoscrivere la petizione del Forum dei Movimenti per l'aqua cliccando qui.

Visualizzazioni: 20

Commento

Devi essere membro di L'AltraSersale per aggiungere commenti!

Partecipa a L'AltraSersale

© 2024   Creato da Antonio Borelli.   Tecnologia

Segnala un problema  |  Termini del servizio