La corruzione inconsapevole che affonda il Paese

[Antonio Borelli]

"Non basta il merito, non basta l'impegno, e neanche la fortuna, per trovare un lavoro. La condizione necessaria è rientrare in uno scambio di favori. In passato l'incapace trovava lavoro se raccomandato. Oggi anche la persona di talento non può farne a meno, della protezione."

Così ha scritto Saviano su Repubblica.

Il dato che emerge in questi giorni dal caso Why Not, dallo scandalo Del Turco in Abbruzzo, dalle inchieste napoletane, dalle telefonate di Belusconi a Saccà per sistemare veline e dame di corte è che nessuno dei coinvolti ha la percezione dell'errore, tantomeno del crimine.
Ognuno degli imputati va a dormire sereno. Gli accordi non si reggono solo su mazzette, ma sul semplice scambio di favori: far assumere cognati, dare una mano con la carriera, trovare una casa più bella a un costo ragionevole.

Gli imprenditori e i politici sanno benissimo che nulla si ottiene in cambio di nulla, che per creare consenso bisogna concedere favori, e questo lo sanno anche gli elettori che votano spesso per averli, quei favori. Il problema è che purtroppo non è più solo la responsabilità del singolo imprenditore o politico quando è un intero sistema a funzionare in questo modo.

Non si tratta di convincere qualcuno a cambiare idea politica, o a pensare di mutare voto. Non si tratta di aspettare il nostro Obama, o il meno peggio sino alla prossima delusione. La cosa peggiore è il triste cinismo italiano per il quale tutto è comunque marcio e non esistono innocenti perché in un modo o nell'altro tutti sono colpevoli.

Bisogna scrollarsi di dosso questo atteggiamento che ci avviluppa nel gattopardesco non cambierà mai nulla. Come si legge nei titoli di coda del film di Francesco Rosi "Le mani sulla città: "I nomi sono di fantasia ma la realtà che li ha prodotti è fedele".

Perciò se tutto ciò ci indigna, ci ferisce come cittadini onesti e militanti sinceri, dobbiamo essere noi a fare il nuovo. Dobbiamo essere noi a diventare i protagonisti di una nuova stagione, nel nostro piccolo, in ogni spazio comunicativo, in ogni luogo dove possiamo far valere le nostre competenze e le nostre istanze.

Vi invito a leggere l'articolo di Saviano.

La corruzione inconsapevole
che affonda il Paese
di ROBERTO SAVIANO