L'AltraSersale

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Dopo due mesi di polemiche, dichiarazioni, campanilismi esasperati e spesso senza fondamento, finalmente il Consiglio provinciale ha decretato lo spostamento dell'Istituto Professionale di Stato per l'Agricoltura e l'Ambiente dai locali di Fieri di Belcastro a Sersale.

La delibera di Consiglio Provinciale è motivata dal fatto che «la situazione attuale della dotazione organica dell’Ipsaa di Belcastro non consente di prevedere il funzionamento per il prossimo anno dell’istituto nella sede attuale data la persistente mancanza di alunni», per cui non avendo individuato «soluzioni concrete per scongiurare la perdita dell’indirizzo formativo; considerato il parere del dirigente del settore Pubblica istruzione il quale, al fine di salvaguardare l’autonomia dell’Iis di Sersale, tenuto conto degli sbocchi occupazionali che l’indirizzo offre al territorio, della necessità di tutelare i posti di lavoro, di diversificare e incentivare l’offerta formativa dell’entroterra, di consentire una maggiore razionalizzazione in termini organizzativi e didattici a chi detiene la responsabilità del funzionamento dell’istituto, della maggiore accessibilità della sede centrale». (Fonte: Calabriaora del 10 febbraio 2009 - Ipsaa varato il trasferimento a sersale.pdf)

Si tratta del primo si necessario sia a salvare un indirizzo scolastico, sia a salvaguardare l'autonomia del Liceo Scientifico di Sersale, cui l'agraria afferiva. Ora il passo successivo, e definitivo, dovrebbe essere il parere positivo dell'Ufficio Scolastico Regionale sul quale speriamo non influisca il clima elettorale.
Infatti fin da quando abbiamo sollevato la questione abbiamo denunciato di stare attenti a come la politica, di qualsiasi colore, possa giocare sulla testa dei territori e della formazione dei nostri concittadini. Ora che si avvicinano le elezioni regionali la vicenda potrebbe assumere rilievo elettorale, trasformandosi in promessa, in mercimonio di voti.

In ogni caso possiamo dire che almeno è stata affossata quella prassi campanilistica che ha da sempre decretato il pessimo livello di sviluppo del nostro comprensorio. La battaglia per il salvataggio dell'IPSAA non è mai stata una battaglia di rifondazione contro il PD, nè dell'Amministrazione di Sersale contro quella degli altri paesi. Si tratta di una battaglia condotta da coloro che vogliono mantenere viva l'offerta formativa, e possibilmente una prospettiva di vita, per i ragazzi che abitano quel territorio.

Ora, se l'Ufficio Scolastico Regionale dovesse convalidare la deliberazione provinciale, si tratta di dotare di adeguate strutture le classi spostate a Sersale, integrare i rapporti con il Liceo e mettere sul campo una corposa politica di sostegno alle istituzioni scolastiche.

Queste sono chiamate a far funzionare la scuola; comuni, associazioni ambientaliste, imprese economiche turistiche e agricole, devono assolutamente far funzionare il comprensorio: per offrire ai ragazzi uno sbocco professionale, per trasferire le conoscenze dai banchi ai campi, dal libro alla realtà.

Su questa seconda fase si consuma la sfida maggiore per coloro che hanno spinto a questa scelta.


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