L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.

Con una metafora, nel post precedente, suggerivamo con suggestione che la politica oggi la fanno o i corsari o i pirati. Ci siamo autodefiniti pirati, proprio perchè il nostro modo di fare politica è disinteressato, è diverso da coloro che usano i partiti per i loro fini, è diverso da coloro che sono "amici degli amici" e ad ogni tornata vengono ad estorcere voti. E' un modo di fare piratesco perchè il nostro orizzonte è aperto, il nostro obiettivo è creare un nuovo mondo, le nostre strategie non implicano la sopraffazione. Appunto, un po' come i pirati che, fuggiaschi politici e religiosi d'Europa, si mescolavano a ex-schiavi africani, a ribelli e depredavano gli imperi coloniali per difendere le loro cittadine libere e democratiche.

Ebbene, hanno vinto i corsari! I corsari sono coloro che campano al soldo dei potenti, di coloro che macchinano per mantenere il popolo in schiavitù, che depredano risorse al solo scopo di mantenere e accrescere il loro potere personale e il loro profitto privato.

Chiariamoci subito, il fatto che in Calabria abbia vinto Scopelliti non cambia molto rispetto al fatto che avesse vinto Loiero. Basta leggere i nomi dei consiglieri eletti da ambo le parti: i vari Ciconte, Amato, Adamo, Bova, Parente, Aiello, Tallini, sono gli stessi della scorsa legislatura, e anche di quella precedente, e di quella prima. Loro sono i potenti che hanno depredato la Regione dei suoi fondi, che hanno creato il buco della sanità e trasformato un diritto in una leva di potere, il loro potere personale ed economico.

Loro hanno promosso, mantenuto e difeso un sistema di potere che aiuta sempre gli amici degli amici, imprenditori conniventi che guadagnano sulle spalle dei lavoratori (i precari della sanità, i braccianti e immigrati dell'agricoltura, i sottopagati della piccola industria, i cantieri criminali della SA-RC, i nullafacenti della pubblica amministrazione). Le loro prefernze sono il frutto dello scambio politico affari/consenso. Alcuni di loro vanno addirittura oltre e intercettano lo scambio con le cosche. La difesa dei loro interessi è il vero freno allo sviluppo di questa regione, l'ostacolo alla meritocrazia.

Pertanto il giovine Scopelliti sarà solo l'ennesima appendice del coacervo di interessi criminali-economico-politici che hanno trasformato i calabresi in supini complici, sudditi, schiavi dei potenti.

Ma siamo ancora ad un livello alto. Se scendiamo nel dettaglio del nostro paesello i dati sono sconfortanti. Cominciamo dal nostro poco lusinghiero successo di 88 voti, ben al di sotto della media abituale di Rifondazione Comunista a Sersale (circa 200 voti). In questo caso la nostra campagna elettorale è stata prossima allo zero, per una semplice ragione: abbiamo sempre giudicato fallimentare l'esperienza di Loiero, abbiamo sempre spinto per un rinnovamento radicale del ceto dirigente regionale, ma la direzione regionale del PRC ha optato per sostenere uno sconfitto in partenza. La storia di un partito che si esalta nelle lotte e nei sogni, com'è avvenuto in Puglia, è stata sacrificata sull'altare del mantenimento della posizione. E, tuttavia, il PRC ha eletto due consiglieri regionali che dovranno impegnarsi in una strenua opposizione a Scopelliti e a ricostruire la sinistra.
A noi non era dato sognare l'alternativa, ma ingoiare il rospo di scelte egoistiche e vecchie, prese dai potenti locali che occupano i partiti soffocandone la democrazia interna.
Di fronte a tutto ciò i compagni, la gente di sinistra, ha preferito l'astensione o il voto disgiunto (un sostegno alla lista della federazione della Sinistra e uno per Callipo).

Sempre nel campo del centro-sinistra il PD - inespressivo strumento partitico nelle mani dei "cacicchi" e dei potenti locali - totalizza 718 preferenze, di cui 343 di lista.
Nel marasma generale di preferenze spuntano poi nomi sconosciuti, frutto dei rapporti personali e diretti tra elettore ed eletto. Gente di cui non si sono visti neanche i manifesti elettorali che realizzano 30-40-50 preferenze?

Infine lo spettacolo dei corsari: i galoppini di Aiello e Tallini che collezionano, quasi come fossero loro proprietà privata, rispettivamente 312 e 346 voti.

La debacle della sinistra deve fare molto riflettere, soprattutto noi che da anni lavoriamo per il nostro partito, la nostra comunità: bisogna intraprendere un nuovo cammino di rifondazione della politica e dei suoi strumenti.

Ma il successo della peggior destra, quella affarista, è un dato eclatante per Sersale, un paese con una solida tradizione culturale di sinistra. Ecco è qui che siamo stati sconfitti: la cultura della democrazia, dei valori di solidarietà e di eguaglianza, sono stati spazzati via dalla forza dirompente del voto di scambio.

Quando il lavoro, la radiografia, l'appalto, la sovvenzione diventano merce di scambio chi può arrestare i campioni del baratto? Sono bastati 8 anni di amministrazione di destra, in un clima generale di disaffezione alla politica per colpe proprie della politica, per trasformare il fiero popolo sersalese in un branco di schiavi di affaristi e padroni.

Il risultato di noti amministratori di cliniche private, dove spesso si entra a lavorare con contratti di lavoro prossimi alla schiavitù, il risultato di medici e dipendenti di strutture sanitarie, di coloro che oliano gli ingranaggi per l'aggiudicazione di grossi appalti ci racconta di una gigantesca operazione di voto di scambio.

Ma mentre il voto di scambio era tradizionalmente ricambiato dalla concessione di favori e agevolazioni, ora si concretizza come un vero e proprio esproprio della libertà di voto. Non più il voto per un lavoro, ma il voto per una promessa, il voto come minaccia di non ricevere più favori ospedalieri... come se la promessa di lavoro o di cure sanitarie fossero elementare merce da scambiare al mercato elettorale.

E i diritti? che fine hanno fatto? Dov'è andata a finire quella cultura progressista che ci aveva liberato dal fascismo e dai padroni, dai baroni e dai signorotti? Ecco cosa siamo ora: un gregge ignorante alle dipendenze e disponibilità di questi corsari.

E il fatto più grave è che il mercimonio di voti/favori finisce per favorire sempre coloro che navigano nell'arretratezza amministrativa, il contrario dell'innovazione e dello sviluppo.

E' bene tenere a mente che tra i supporter di questi neoeletti vecchi consiglieri, i responsabili dello sfascio della sanità calabrese, ci sono coloro che amministrano questo paese: loro con le loro promesse e le loro pacche sulle spalle vi hanno convinto a votare nuovamente per scambio, e loro si giovano dello scambio e lo trasformano in mala amministrazione.

Loro, dall'alto dei loro 400-500-600 voti/schiavi si imporranno, così come già si sono imposti, come sindaci, assessori, consiglieri, la cui cultura politica e amministrativa potrete rimirare a lungo tra le disfunzioni di Sersale. (Piccola notazione: la nostra compatta amministrazione ha deciso di sostenere tutto l'arco costituzionale, ognuno il suo cavallo vincente di destra, di centro e di sinistra! per non offendere nessuno)

Inutile dire che la sconfitta grava su di noi, e bisogna che ce ne assumiamo la responsabilità a tutti i livelli. Ma difronte al dilagare della pratica dello scambio di favori noi possiamo ben poco, perchè non abbiamo sindacati, pensioni e radiografie con cui ricattare l'elettore.
Tuttavia possiamo fin da ora impegnarci a mantenere viva l'alternativa: una rivoluzione culturale per un cambiamento reale.




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Commento da antonio su 2 Aprile 2010 a 12:26
io condivdo questa posizione, ma credo che tutte le fazioni di sinistra e simpatizzanti dovrebbero fare un mea culpa perché durante la campagna elettorale non si è visto nessuno.sarebbe consigliabile di sedersi a un tavolo comune e non litigare più saluti da carmine

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