"...e io ci sto" - LiberaFesta '11

[Rifondazione Sersale]

"... e io ci sto"

è questo che ci siamo detti con i ragazzi di Rotta a Sud, Nemesis, gli amici di Faccia d'Arte, con Graziella e Francesca, con Pasqualino Colosimo e Francesco Pingitore, con i cinefili. Quest'anno infatti LiberaFesta avrebbe dovuto aver luogo in altra data, però chiacchierando in giro in molti hanno iniziato a chiedere "e quest'anno niente festa?".

Una domanda che ci lusinga, perciò eccoci qui.

In pochissimi giorni ne abbiamo discusso e, prima Faccia d'Arte, poi via via i musicisti, abbiamo lanciato l'idea: a venti anni dalla scomparsa, perchè non ricordare Rino Gaetano. "e io ci sto" ha detto ognuno degli interpellati.

 

Da questa intenzione comune nasce l'idea di tributare il cantautore crotonese con una sorta di festa monografica: lunedì 29 agosto proietteremo un film dedicato a Rino Gaetano, mentre martedì omaggeremo il cantautore con personalissime interpretazioni di alcuni gruppi locali che hanno aderito all'iniziativa.

 

Con l'occasione abbiamo deciso di integrare il programma con due esposizioni fotografiche e il reading teatrale di Graziella Spadafora e Francesca Gariano. La loro arte non è collegata al tema di LiberaFesta '11, ma ne costituisce parte fondamentale. Per una semplice ragione: LiberaFesta diventa spazio espressivo disponibile a chiunque.

 

E' questo il regalo che vogliamo farci. Infatti non molti sanno che Rifondazione Comunista esiste dal 1991 e quest'anno compie 20 anni!

Vogliamo regalarci la possibilità di condividere, come facciamo ormai da tanto tempo, un momento ludico, ma profondamente impregnato del senso della rifondazione del comunismo. Infatti 20 anni fa, dopo lo scioglimento del PCI noi abbiamo continuato a credere che una prospettiva di liberazione dallo sfruttamento e dai disastri del capitalismo fosse non solo possibile, ma praticabile quotidianamente a partire dai nostri comportamenti concreti.

Per questo LiberaFesta offre da sempre stand gastronomici a prezzi popolari mescolati a massicce dosi di convivialità, cerca di proporre un programma musicale/culturale sempre innovativo. Forse non sempre ci siamo riusciti, ma già 15 anni fa proponemmo il folk, il cantautorato, il reggae, e molti di coloro che oggi sono musicisti in questo paese si sono fatti le ossa alle nostre feste.

Perchè da sempre abbiamo creduto, che al di la delle differenze, ciò che è importante è costruire una rete di socialità: questo è il presupposto per costruire un altro mondo possibile.

 

In questi 20 anni il mondo è cambiato: dal crollo delle ideologie è nato un mondo a pensiero unico che tende a sopprimere le differenze secondo l'imperativo del profitto. Noi abbiamo cercato di aggiornare un impianto ideale che rimane sempre attuale (basta leggere un po' di Marx per capire da dove viene l'attuale crisi economica e di civiltà). Ci siamo contaminati con le istanze ecologiste, femministe e di genere. Con le culture altre. E 10 anni fa avevamo messo in guardia il mondo e l'Italia sul pericolo del baratro sul quale camminiamo: un baratro fatto di crisi alimentari, guerra infinita, crisi ecologica e recessione economica.

Un allarme lanciato dal variegato popolo di Genova, un allarme represso nel sangue dai cosiddetti Grandi del Mondo. Un allarme che era ed è una prospettiva: un altro mondo è possibile!

 

In questi 20 anni anche Sersale è cambiato; noi abbiamo scelto di praticare la politica alla luce del sole, di non cadere nel compromesso a ribasso che è sinonimo di inciucio, abbiamo preferito fare opposizione dentro e fuori le stanze istituzionali. Può darsi che siamo stati 20 anni dalla parte del torto, ma abbiamo dato fastidio a chiunque e senza timori reverenziali, senza timore del giudizio popolare. Lo abbiamo fatto perchè crediamo nell'alternativa e vogliamo costruirla con chi ci sta.

 

Se ci state, fatevi un giro.